SIDERNO – Abitazioni scoperchiate, muri crollati, giganteschi alberi divelti, roulotte ribaltate, qualche autovetture fatte volare come un fuscello, finanche una barca finita in un campetto sportivo e molti altri danni sono il tragico bilancio di una tromba d’aria che nel corso della notte tra giovedì e venerdì si è abbattuta nella periferia sud della città e che, tra l’altro, ha letteralmente devastato il Camping Caravan della famiglia Congiusta certamente epicentro della tromba d’aria. La furia devastatrice ha interessato tutta la zona a monte della ss. ionica per un raggio di almeno 500 metri. Per fortuna la tromba d’aria si è verificata nel corso della notte ( erano circa le 3 )in un momento in cui lungo la ss. 106 non c’erano automezzi di passaggio altrimenti al già pesante bilancio di danni alle cose si sarebbero aggiunti anche probabili danni alle persone. Impressionante la visione che si è presentata stamane ai cittadini del posto molti dei quali si sono visti devastate le abitazioni e da quelli richiamati dal passaparola dopo che alle prime luci dell’alba si è cominciato ad avere un quadro della situazione di cui pochi si erano resi conto anche perchè la stessa linea dell’energia elettrica si è interrotta . Sul posto si sono portati vigili del fuoco, carabinieri, vigili urbani e volontari del servizio civile unitamente a qualche squadra di operai del Comune che si sono prodigati per liberare la strada da alberi e detriti e per disciplinare il traffico per forza di cose prima bloccato e poi rallentato mentre si cominciava a prendere atto dei gravissimi danni.
Il Camping Caravan di Girolamo Congiusta dove, come si diceva, c’è stato l’epicentro della devastazione ospitava numerose roulotte che si sono capovolte o sono state schiacciate dai grossi alberi caduti a causa della forza della tromba d’aria. Una pineta che d’estate serviva anche per dare ombra agli ospiti è letteralmente scomparsa. La struttura fissa del Camping rinnovata proprio quest’anno e dotata di varie camere per l’eventuale ospitalità dei forestieri ha subito gravissimi danni che non hanno risparmiato neppure il mobilio interno perchè le stesse camere sono state devastate dalla furia del vento. Solo per un caso fortuito le camere erano vuote. L’ultima coppia – hanno riferito i gestori – aveva lasciato il camping proprio il giorno precedente. Forse questa l’unica nota positiva della sciagura che ha legittimato le lacrime della famiglia Congiusta che nel corso di una notte ha visto andare in fumo gli sforzi di tutta una vita. Il camping era attivo da circa 30 anni ed era un punto di riferimento estivo per tantissimi appassionati del settore. A parte il Caravan l’intera zona è stata devastata La furia della tromba d’aria ha abbattuto il muro di una falegnameria in disuso che si trova di fronte al Camping nella zona a monte della ss.106 devastando anche i locali interni.
Altri gravissimi danni in una vasta area abitata a fianco della falegnameria dove una autovettura parcheggiata nel cortile è stata fatta girare piu’ volte in modo vorticoso subendo danni molto visibili. Danni anche in una vicina villa , nella pizzeria Mimosa di Antonella Simone e in adiacente esercizio commerciale dove sono andate distrutte giare ed anfore che si trovavano nel cortile. Anche se i danni non sono stati ingenti la tromba d’aria non ha risparmiato neppure due note strutture turistiche alberghiere come l’ Hotel President dei fratelli Diano e lo Zefiro Residence di Angelo Lubieri . Poco appresso anche una gigantesca insegna della concessionaria Renault adiacente all’ Hotel President è stata sradicata e sono state danneggiata anche alcune autovetture. Ma se queste sono le strutture della zona maggiormente interessata alla devastazione la furia della tromba d’aria non ha risparmiato le zone piu’ a monte della città sino addirittura ad interessare alcune abitazioni ( una ancora in costruzione) nella parte alta del prolungamento che da Corso Garibaldi conduce a Locri e lungo la strada che dalla ss. 106 conduce in contrada Pellegrina che è stata anche chiusa al traffico. Una vera e propria apocalisse che per fortuna non ha fatto vittime ma tante famiglie ieri mattina erano in lacrime. Oggi si comincerà con la conta reale dei gravi danni.
di Aristide Bava
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