Tragedia in discoteca a Corinaldo. 6 morti e 59 feriti. Si cerca un incappucciato che ha spruzzato orticanti.

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Notte di terrore alla discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, nell’anconetano, dove era in programma il concerto del musicista “trapper” Sfera Ebbasta. Una fatalità che, ad ora, ha provocato almeno 6 morti e circa 100 feriti, ma il bilancio potrebbe salire. Secondo le prime ricostruzioni intorno all’una di notte qualcuno ha sparato spray urticante al peperoncino all’interno del locale generando un fuggi-fuggi che ha portato alla morte di sei persone e al ferimento di un centinaio, quasi tutti con lesioni e traumi da schiacciamento.

Sul posto sono immediatamente giunti Polizia, Carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco della provincia di Ancona; secondo alcune testimonianze erano presenti circa un migliaio di persone per assistere al concerto, molti dei quali giovanissimi.

Un caso analogo era già avvenuto lo scorso 9 settembre alla Mondovicino Arena di Cuneo, sempre durante un concerto di Sfera Ebbasta, quando intorno alla mezzanotte era stato spruzzato dello spray al peperoncino con conseguente interruzione dello spettacolo e con una ventina di persone soccorse per problemi respiratori. I carabinieri avevano immediatamente avviato le indagini e a fine concerto alcuni ragazzini si erano resi conto di non avere più addosso le catenine d’oro. Secondo alcune indiscrezioni emerse, una banda avrebbe messo in atto i furti e si sarebbe poi guadagnata la fuga spruzzando lo spray al peperoncino sotto al palco.

Un episodio simile anche a quello avvenuto in piazza San Carlo a Torino il 3 giugno 2017 durante la proiezione su maxischermo della finale di Champions League Juventus-Real Madrid, quando alcuni rapinatori di origine maghrebina con spray al peperoncino causarono una fuga di massa che portò alla morte di una persona e il ferimento di oltre mille e cinquecento. Da capire se anche la tragedia di Corinaldo sia da ricollegare a un tentativo di rapina o se invece si sia trattato di altro

Dopo la tragedia adesso si abbatte la bufera sulla discoteca Lanterna Azzurra. Gli investigatori finora hanno due punti fermi sulle indagini. Il primo riguarda l’uso di spary urticante all’interno del locale, il secondo invece riguarda la vendita di bioglietti: troppi per la capienza del locale. Ma in queste ore gli investigatori stanno cercando di capire quale è stata l’esatta dinamica dei fatti che hanno innescato il panico all’interno del locale. Decine di video sono stati posti sotto sequestro e verranno analizzati, ma si ascoltano anche le testimonianze di chi ha vissuto quell’inferno la scorsa notte.

Alcuni testimoni di fatto avrebbero raccontato di aver visto una persona incappucciata che sarebbe salita su un cubo proprio per spruzzare lo spray urticante. Subito dopo, sempre secondo il racconto dei testimoni, nel locale l’aria è diventata irrespirabile e in tanti sono scappati via dirigendosi verso le uscite di sicurezza. Ma in questo quadro investigativo gli inquirenti stanno valutando se sia ipotizzabile un collegamento tra la tragedia avvenuta nella notte al ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo e un episodio analogo avvenuto nel gennaio 2017 a pochi chilometri di distanza, in una discoteca di Senigallia dove suonava, peraltro, lo stesso trapper.

La discoteca era il Mamamia: era da poco trascorsa la mezzanotte quando qualcuno spruzzò spray urticante tra la folla. Il personale riuscì ad aprire immediatamente le porte di emergenza ma tre giovani rimasero comunque intossicati. I precedenti non sono comunque pochi. L’ultimo episodio un mese fa, il 7 novembre, all’Alcatraz di Milano: poco prima dell’esibizione del rapper Achille Lauro, nelle prime file un ignoto ha spruzzato dello spray al peperoncino, causando panico. L’8 settembre scorso, a Mondovì (Cuneo), spray al peperoncino è stato spruzzato fra gli spettatori mentre sul palco del festival musicale ‘Wake up’, alla Mondovicino Arena, si stava esibendo proprio Sfera Ebbasta. Un episodio analogo inoltre si è registrato durante un concerto di Ghali. A quanto pare l’uso di bombolette spray al peperoncino sarebbe abbastanza comune tra i giovani che forse per uno stupido svago lo usano durante i concerti. Questo di spray, va sottolineato. può essere utilizzato solo in caso di legittima difesa ed è vietata la vendita ai minori sotto i 16 anni. Eppure al Lanterna Azzurra, qualcuno, probabilmente un ragazzino, l’ha usato scatenando il panico tra le centinaia di fan di Sfera Ebbasta.

All’interno della discoteca Lanterna azzurra in provincia di Ancona sarebbe stato spruzzato dello spray urticante che avrebbe creato il panico tra i giovani che si sono riversati fuori dal locale. Poi due muretti sarebbero crollati, facendo cadere i ragazzi da circa un metro d’altezza.

Un video diffuso da Cronache Ancona mostra quei tragici momenti. Si crea una sorta di effetto domino e, le persone più vicine ai muretti scivolano, schiacciate dalle altre. C’è chi cerca di aiutare i caduti e chi, terrorizzato, urla. È proprio in quel punto che, come hanno confermato i carabinieri è profondo un metro, hanno perso la vita le sei persone. Si tratta di una quarantenne e due ragazze 15enni di Senigallia (Ancona), un 17enne di Ancona e una 16enne di Fano (Pesaro-Urbino). Negli ospedali di Torrette di Ancona, Jesi e Senigallia sono stati soccorsi oltre 120 feriti e, tra questi, almeno sette versano in gravi condizioni.

Traumi cranici, al torace e agli arti. Sono queste le principali ferite riportate da chi si trovava ieri notte nella discoteca. Una nota diffusa dagli Ospedali Riuniti di Ancona fa sapere che “allo stato sono pervenuti al Pronto Soccorso dell’Azienda di Torrette e sono stati accolti sette codici rossi Peimaf (Piano di Emergenza Interno per il Massiccio Afflusso dei Feriti, ndr) 2 ragazze e 5 ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 20 anni, per trauma cranico e/o toracico. Tutti ricoverati nelle terapie intensive dell’Azienda. Una ragazza in codice giallo Peimaf: attualmente in osservazione. Tre ragazze e due ragazzi in codice verde Peimaf: di età compresa tra i 14 ed i 23 anni con traumi degli arti di cui uno dimesso al domicilio e 4 attualmente ancora in valutazione clinica. Si è in attesa di un ulteriore ragazzo in codice rosso, che ci sarà trasferito dal PS di Senigallia“.

fonte il giornale

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