Strada provinciale 23, anche l’Udicon “denuncia” l’inoperosità degli enti locali

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“In questo lungo periodo di tempo nonostante le tante promesse di intervento e le innumerevoli verifiche effettuate da parte dei responsabili tecnici degli enti interessati, è sotto gli occhi di tutti che nessun tipo di intervento è stato predisposto e messo in atto. Attendiamo chiarimenti e prossime mosse”.

E’ l’analisi critica di Peppino Ruberto, presidente regionale dell’associazione Unione per la difesa dei consumatori Calabria (Udicon), che interviene sull’interdizione al traffico, da più di un anno, della strada provinciale 23, nel tratto Joppolo-Coccorino, per la caduta dal dorsale montuoso sovrastante di due massi sulla carreggiata stradale. Per questo l’associazione sarebbe intenzionata a chiedere, al più presto, alle istituzioni competenti di conoscere lo stato della progettazione ed i tempi di realizzazione dei lavori necessari per la messa in sicurezza del costone, nonché, i tempi occorrenti per la riapertura del tratto di strada.

“Quando si parla di strade chiuse al traffico – afferma Ruberto –, spesso e volentieri si parla di Calabria. In questo caso particolare al centro della notizia c’è la Provincia di Vibo Valentia e la Sp 23. Le istituzioni dovranno dare risposte celeri ai cittadini in merito alla situazione presente, oltre che su quella futura. Da considerare, infatti, i gravi disagi che stanno vivendo gli abitanti delle zone interessate e il grande valore turistico del litorale rappresentato dai comuni di Nicotera, Joppolo, Spilinga, Ricadi e Tropea, una realtà che dovrebbe essere da stimolo per l’immediata risoluzione del problema oltre a garantire il diritto alla mobilità dei cittadini”.

Ruberto chiama in causa anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli la cui segreteria, nei giorni scorsi, ha incaricato l’Anas di svolgere una verifica del costone e di assumere formalmente, in luogo di Provincia e Regione, la cabina di regia per la copertura finanziaria delle opere, dalla fase di progettazione a quella dell’esecuzione dei lavori. “Anche il ministro – dichiara Ruberto – deve dare risposte certe ai cittadini”. Secondo Anas che ha effettuato il sopralluogo il 26 novembre, entro pochi giorni dovrebbe essere presentato un progetto che dovrebbe avviare i lavori di consolidamento del costone per poi poter riaprire il tratto entro massimo 4 mesi.

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