Nicotera, arriva il nuovo scuolabus, ma nessun alunno ci salirà

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E’ stato acquistato alla modica cifra di 48.312,00 euro il nuovo e sfavillante scuolabus municipale bianco, marca Ducati.

Un veicolo quanto mai necessario considerando che, negli ultimi anni, gli ormai obsoleti mezzi comunali sono stati il più delle volte fermi in quanto necessitavano periodicamente di manutenzione ordinaria e straordinaria, causando notevoli disagi alle famiglie.

Appena giunto, il pulmino è stato parcheggiato nel garage del Comune, esattamente in pieno centro, sotto il palazzo della Cultura. Peccato, però, che nessun alunno delle scuole nicoteresi, almeno per l’attuale anno scolastico, avrà la possibilità di utilizzarlo. Ebbene sì, perché la novità è che l’Ente aveva incaricato del servizio di trasporto scolastico una ditta esterna che per avviare la prestazione necessitava della copertura di 25 posti, numero non raggiunto per i prezzi troppo alti.

“La lotta che noi genitori abbiamo portato avanti – afferma Carmen Tomeo –, unitamente al movimento “14 luglio” che ci ha supportato in questa battaglia, ha avuto successo in Regione così da permettere al Comune di Nicotera di acquistare un pulmino nuovo che, però, non solo l’Ente non riesce a mettere su strada, ma non informa del nuovo acquisto neanche l’intera comunità che ancora subisce le conseguenze del caro-biglietto”.

Una battaglia per i propri diritti che le famiglie degli alunni scritti alle scuole dell’obbligo di Marina, Preitoni, Comerconi, Badia e della periferia cittadina, portano avanti dopo la pubblicazione del Piano di diritto allo studio ad opera dell’allora terna commissariale che prevedeva esosi rincari delle tariffe dei servizi a domanda individuale a causa della dichiarazione di dissesto finanziario. In particolare, lo scuolabus passava dai 5 euro mensili dello scorso anno scolastico ai 43,21. Dopo discussioni e accesi confronti con la terna, i commissari, con grave ritardo, avevano fatto un passo indietro riducendo il prezzo del trasporto scolastico fino a determinare una tariffa mensile di 22,62 euro

“La problematica ormai passerà al nuovo sindaco – dichiara la Tomeo – poiché fino ad oggi nessuno dei commissari preposti in Comune ha considerato il benessere dei nostri figli”.

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