Dal “Tropea express” al “Tropea line”. Cambia la sigla, ma restano gli interrogativi sull’efficacia del servizio che ha preso il via domenica scorsa lungo la tratta Lamezia-Tropea-Nicotera-Rosarno. Ancora una volta Ferrovie e Regione programmano, decidono e investono senza monitorare la situazione esistente e, quindi, senza prendere atto degli inconvenienti che anche quest’anno finiranno col penalizzare un’iniziativa di sicuro d’interesse. L’obiettivo della Regione è quello di facilitare gli spostamenti dei turisti lungo la fascia costiera vibonese durante il periodo estivo facendo conoscere loro località ricche non solo di bellezze naturali e paesaggistiche, ma anche di beni culturali di sicuro pregio. Il tutto si traduce nell’incremento del numero di treni che faranno la spola da Lamezia a Nicotera e viceversa, nonché nella possibilità, per chi ama spostarsi, di tuffarsi nelle immense bellezze della Costa degli Dei senza dover far uso della macchina. In presenza di un’adeguata organizzazione, però, tutto finisce coll’essere fine a se stesso e i vacanzieri potrebbero continuare a rientrare alla base non sempre soddisfatti degli esiti delle loro escursioni. I disagi più evidenti sono costituiti dalla mancanza di collegamenti tra le stazioni ferroviarie, i centri abitati e le spiagge. Disagi che – a parte Tropea, il cui scalo ferroviario è praticamente a ridosso del centro – in misura più o meno rilevante, è possibile riscontrare in quasi tutti gli altri centri rivieraschi.
La situazione diventa ancora più complicata proprio a Joppolo e a Nicotera che tra i comuni del litorale è quello che, assieme alla stessa Tropea, può mettere a disposizione dei visitatori un patrimonio storico e culturale di primo piano. I turisti che arrivano in stazione – e nei mesi di luglio e agosto sono in tanti – non sono confortati né da un adeguato sistema di segnaletica direzionale né dalla presenza di mezzi di trasporto per raggiungere il capoluogo o la Marina. Quelli già informati della situazione si avviano a piedi imboccando le stradine medievali che portano al mare o al centro storico della città con i suoi palazzi borghesi, le sue chiese, la giudecca, il castello. Ma anche in questo caso c’è da fare i conti con lo stato d’abbandono che regna sovrano lungo i percorsi esistenti e che durante il triennio di gestione commissariale non sono mai stati sottoposti a manutenzione e taglio delle erbacce. Il sindaco Pino Marasco, insediatosi alla guida dell’Ente da pochi giorni, garantisce, però, il massimo impegno per ripristinare almeno la percorribilità pedonale. <Abbiamo preso atto dello stato dei luoghi – afferma – e in tempi brevi provvederemo ad eliminare ogni inconveniente. Il turista che arriverà in città ne dovrà godere le bellezze senza alcuna difficoltà>.
A stagione ormai iniziata non è possibile programmare altro. Nei piani dell’amministrazione c’è anche l’attivazione, nell’estate 2020, di un servizio navetta che collegherà la stazione col capoluogo e con la Marina. C’è anche da riaprire il confronto con le Ferrovie. Non è pensabile, infatti, che un territorio a forte vocazione turistica debba avere uno scalo ferroviario senza un bar, senza una sala d’attesa o una pensilina per quando piove e, soprattutto, senza un bagno pubblico. Sono forme di seria disattenzione generalizzate che tolgono significato allo stesso “Tropea line” e appiccicano all’immagine di Nicotera un’etichetta negativa assolutamente da evitare.
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