Cani liberi e senza museruola sull’arenile, proprietari incapaci di controllarli e per Antonio Spinoso, 55 anni, oncologo in servizio nell’ospedale di Tropea, quella che doveva essere una salutare attività di footing si trasforma in incubo. Tutto è successo martedì sera attorno alle 19,30. Il professionista di Nicotera Marina, come è sua abitudine, rientrato a casa dal lavoro, indossa un abbigliamento sportivo e, assieme ad amici, avvia l’abituale camminata lungo la strada che costeggia la pineta demaniale. Arrivato all’altezza del villaggio “Nicotera beach”, si stacca dagli amici, attraversa la stessa pineta e raggiunge la spiaggia. Non l’avesse mai fatto. A poca distanza dalla battigia, infatti, ci sono due donne con un ragazzo di colore e quattro cani senza guinzaglio e senza museruola. I “quattro zampe” sono, tradizionalmente, amici dell’uomo, ma non di Antonio Spinoso. Infatti, si staccano dai proprietari, gli vanno incontro, lo circondano ringhiando e, mentre la paura lo attanaglia, uno di essi, di colore bianco e di razza imprecisata, lo aggredisce mordendolo alle gambe e ai glutei. Gli stessi proprietari non sanno cosa fare e, a questo punto, l’oncologo chiama il 113 che trasferisce la richiesta di soccorso alla caserma dei Carabinieri di Nicotera Marina comandata dal maresciallo Pasquale Capasso.
I militari, immediatamente intervenuti, procedono all’identificazione dei proprietari del cane bianco, mentre il malcapitato professionista viene prima accompagnato alla guardia medica e da qui, non essendo presente il medico di turno impegnato fuori dall’ambulatorio, al pronto soccorso di Polistena. Visitato e sottoposto alle cure del caso, ne avrà per una decina di giorni. <Ho ritenuto opportuno sporgere denuncia – sottolinea Antonio Spinoso – per evitare che altri possano trovarsi nelle mie stesse condizioni. Se al posto mio ci fosse stato un bambino non so cosa sarebbe potuto succedere>. In zona, peraltro, affisso al tronco di un pino, esiste un avviso contenente l’invito ai proprietari di cani di tenerli al guinzaglio e con la museruola a tutela dell’incolumità delle persone. Evidentemente quella all’oncologo non è la prima aggressione.
- Tags: antonio spinoso, pasquale capasso