A Nicotera commosso omaggio e posa di una corona in memoria del Carabiniere Mario Cerciello Rega. A Nicotera commosso omaggio e posa di una corona in memoria del Carabiniere Mario Cerciello Rega.

A Nicotera commosso omaggio e posa di una corona in memoria del Carabiniere Mario Cerciello Rega.

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Commosso e solenne omaggio questa mattina a Nicotera al Vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Una corona di fiori è stata posta ai piedi del monumento al Milite Ignoto in piazza Garibaldi dal Sindaco Pino Marasco, presente la giunta comunale e il presidente del Consiglio. I Carabinieri di Nicotera hanno presenziato accanto alla statua portando lungo le due fila di cittadini ed autorità partecipanti, la corona di fiori. La cerimonia è stata svolta in concomitanza con i funerali di Stato che si celebravano a Somma Vesuviana. Erano presenti a Nicotera i Militari del Battaglione “Strade Sicure”, la delegazione di Spiaggia della locale Guardia Costiera, il Comando dei Vigili Urbani, il gruppo Volontari della Protezione Civile, il Lions Club di Nicotera e tanta gente commossa che, a fine cerimonia, ha espresso le proprie condoglianze all’Arma dei Carabinieri, stringendo affranta, le mani ai militari presenti. Al suono della tromba echeggiava il “Silenzio” con al temine la benedizione della posa della corona e l’orazione funebre del Diacono Miche Ieraci della Cattedrale S. Mara Assunta. La cerimonia si è conclusa con il discorso di commiato del Sindaco Marasco il quale, con tono solenne e nella commozione generale dei presenti, ha espresso le seguenti parole:

<Cittadini, amici, rappresentati delle forze dell’ordine, qui riuniti !

La drammatica uccisione del vicebrigadiere Mario Cerciello Brega, ha lasciato attonita l’intera nazione, suscitando un’ondata di solidarietà verso l’Arma e tutti coloro i quali, quotidianamente, mettano a repentaglio la loro vita per garantire la nostra sicurezza. Non è solo la giovane età dell’ucciso che ha destato particolare commozione o la circostanza del fatto che è stato sottratto all’affetto dei suoi cari e, in particolare, a quello della sua sposa – prosegue il Sindaco – con la quale era convolata a nozze solo poche settimane fa. Ha infatti notevolmente colpito noi tutti e l’opinione pubblica in generale, il ritratto che di Lui hanno fatto amici, colleghi e conoscenti e dal quale traspare la figura di un cittadino che incarnava le più alte virtù civili e repubblicane: un uomo che dopo la morte del padre si era preso cura della famiglia, un carabiniere che si era già distinto per atti di civismo come quando – quattro anni fa – accompagnò al Bambin Gesù di Roma – ha ricordato Marasco – una madre vedova con una bambina, restando in ospedale tutta la notte, circostanza che gli era valso un encomio. Un professionista della sicurezza serio che era diventato un punto di riferimento sia per il quartiere di Piazza Farnese dove si trovava la sua stazione, che per quello – Campo dei Fiori – in cui abitava. Un uomo mite e buono che, dopo il servizio, si dedicava ai tanti sfortunati senza fissa dimora che vivono nei pressi delle stazioni Termini e Tiburtina della capitale e ai quali, portava da mangiare, trovando poi persino il tempo per accompagnare i malati a Lourdes e a Loreto, in veste di barelliere dell’Ordine di Malta.

Una tragedia, quella della sua vigliacca e barbara uccisione – afferma il Sindaco – che ha quindi privato la nazione di un pezzo di quell’Italia migliore di cui l’Arma dei Carabinieri, è uno dei più fulgidi esempi e che, riaprendo il dibattito sulla sicurezza nei centri urbani, ci ricorda ancora una volta quando dobbiamo ai carabinieri stessi e alle altre forze dell’ordine che, da sempre, in prima linea con sacrificio, dedizione e altruismo, proteggono le nostre comunità.

Una tragedia che ci lascia attoniti, sgomenti e smarriti. Ma uno smarrimento che deve essere solo momentaneo – conclude Marasco – perché il più grande affronto che potremmo fare alle memoria di questo giovanissimo eroe del nostro Sud, sarebbe proprio quello di cedere al pessimismo e alla rassegnazione quando invece, tutti assieme, nella sua luminosa esistenza, per quanto breve, possiamo ritrovare gli esempi e gli stimoli per continuare a migliorare questo mondo che, a volte, è così ingiusto e crudele>.

 

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