Joppolo, Vecchio: "Il piano spiaggia e il piano strutturale, che fine hanno fatto?" Joppolo, Vecchio: "Il piano spiaggia e il piano strutturale, che fine hanno fatto?"

Joppolo, Vecchio: “Il piano spiaggia e il piano strutturale, che fine hanno fatto?”

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A porsi il problema è l’ex sindaco Salvatore Vecchio che ritorna sul piano spiaggia e il piano strutturale.

“Nello scorso mese di giugno – afferma -, prendendo lo spunto dai tanti numeri sciorinati nel rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2018 e immediatamente attratto in negativo dalle entrate relative agli oneri di urbanizzazione-appena 5.950 euro in un anno intero, mi sono chiesto ed ho chiesto che fine avessero fatto il piano strutturale e il piano spiaggia, quest’ultimo adottato nel 2010. Strumenti, questi ultimi, per un verso indispensabili per un Comune che voglia tutelare e gestire correttamente il proprio  territorio, nonché utili, sotto altro aspetto, come nel caso del Comune di Joppolo, del quale è stata ufficializzata la condizione di predissesto, in quanto avrebbero potuto apportare innegabili vantaggi finanziari. Ovviamente nessuna risposta è stata data attraverso i canali istituzionali, dai quali si rende nota l’attività amministrativa e/o si può cogliere, come in questo caso, una persistente, colpevole inerzia”.

Salvatore Vecchio

La domanda per Vecchio merita di essere riproposta, e lo spunto per riproporla vien dato ancora una volta dall’iniziativa assunta in questi giorni dal Comune di Ricadi,  il quale per dare vita al piano strutturale si era associato nel 2007  con i Comuni di  Spilinga e di Joppolo, che ne era stato il promotore anche  in un’ottica di sviluppo socio-economico del comprensorio Capovaticano-Monte Poro, di gestione ottimale dei servizi e degli uffici comunali, tuttora non compresa. “Ebbene – dichiara Vecchio -, il Comune di Ricadi dopo avere sancito lo scioglimento dell’associazione, attribuendone nel gennaio scorso la responsabilità ai taciturni consociati, ha reso noto nei giorni scorsi il disciplinare di gara per la selezione di professionisti cui sarà demandato l’incarico per il completamento e l’adeguamento del piano strutturale comunale e del regolamento edilizio, prevedendo tempi stretti e una modica spesa. Fin qui il Comune di Ricadi il quale si è almeno attivato -bisogna darne atto- per “completare ed adeguare” il  piano strutturale comunale, avendo superato-ben per lui- ad occhi chiusi tutti i vizi macroscopici, puntualmente rilevati dal consiglio comunale di Joppolo che ne ha annullato la delibera approvativa il 10 luglio 2017, che hanno caratterizzato la procedura seguita o non seguita ai fini dell’approvazione del documento preliminare che ineriva ai tre territori comunali. Archiviato l’argomento “piano strutturale associato, a fronte della conclamata inerzia del Comune di Joppolo che  ancora non ha assunto alcuna iniziativa e anche sul punto non da segni di vita, occorre chiedere a chi possa giovare la mancanza dei citati strumenti di pianificazione territoriale, tutela e corretta gestione del territorio e dei demanio marittimo”.

Per l’ex sindaco “Il tempo scorre velocemente e la scadenza dell’attuale consiliatura che non  è lontana, ammesso che si concluda naturalmente, evento quest’ultimo in verità non auspicabile e  del tutto improbabile,  consiglierebbe che nell’interesse pubblico generale  si desse almeno  inizio all’attivazione delle  procedure necessarie per dotare il Comune dei due importanti strumenti. Non ci vorrà  tanto tempo, con tanti rup in giro, per predisporre un bando come ha fatto il Comune di Ricadi, in  un mese peraltro propizio anche perché, concluse le ferie agostane, la platea dei  professionisti che vi potrebbero partecipare  sarebbe senz’altro ampia, con garanzia  scelte trasparenti e di qualità”.

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