Rosarno, gli alunni del Comprensivo "Scopelliti-Green" in visita alla tendopoli di San Ferdinando Rosarno, gli alunni del Comprensivo "Scopelliti-Green" in visita alla tendopoli di San Ferdinando

Rosarno, gli alunni del Comprensivo “Scopelliti-Green” in visita alla tendopoli di San Ferdinando

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Si è conclusa oggi, con la consegna delle derrate alimentari, l’iniziativa organizzata e realizzata dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Scopelliti Green” di Rosarno a favore degli immigrati ospitati nella tendopoli di San Ferdinando.

Grazie alla sensibilità del dirigente scolastico Giuseppe Eburnea, i ragazzi accompagnati dagli insegnanti Caterina Puntoriero, Domenica Pugliese, Antonella Cucci, Antonio Gaudioso e Cosma Mancuso hanno consegnato a Fabio Costa, rappresentante della cooperativa che gestisce la tendopoli, le derrate alimentari che nelle scorse settimane hanno raccolto con grande partecipazione e sensibilità volendo fare proprie le parole di nostro Signore: “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato”.

È stata un’esperienza di vita molto forte non solo per gli alunni, ma anche per gli insegnanti; i quali hanno avuto modo di constatare una realtà fatta di sofferenze, privazioni e stenti in cui molti nostri fratelli immigrati sono costretti a vivere. Una realtà completamente differente da quella che si è abituati a vivere quotidianamente.

Emozionante anche il dialogo tra gli alunni e alcuni immigrati nel corso del quale quest’ultimi hanno manifestato la loro tristezza e amarezza per quanti, ancora oggi, considerano loro come persone ostili, da evitare perché creano problemi, generano violenza e magari sono solo “da usare”.  Non così per tutti e la presenza della scuola Scopelliti – Green è stato un chiaro e forte segnale accolto dai presenti i quali hanno ringraziato ripetutamente i ragazzi con molto affetto e gioia.

Una giornata da ricordare e un’esperienza da trasmettere anche agli altri compagni di scuola, genitori, colleghi, parenti e amici con la speranza che tali iniziative possano essere un monito ed essere seguite da altre nella certezza che anche una umile azione, una semplice parola di conforto, un piccolo gesto possa dare gioia per affrontare con più coraggio la lunga e tortuosa strada della vita.

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