Tra le mie letture invernali, mi ha colpito molto il libro di Gianfranco Manfredi dal titolo “Callipo 1913” Rubbettino Editore.
Nel libro Manfredi racconta una storia che profuma di Calabria e quindi di mare.
Presente anche uno scritto dell’antropologo Vito Teti.
Una storia(Giacinto Callipo Conserve Alimentari), che affonda le sue radici a Pizzo Calabro, cittadina nota fin dall’antichità per la pesca del tonno e per gli impianti di ‘tonnare fisse’ (un sistema di pesca importato dagli arabi e diffuso intorno all’anno Mille) fra le più rinomate del Mediterraneo.
Pensate che già nel IV secolo a.C. Archestrato di Gela poeta siceliota, diceva: ”Se un giorno vai ad Ippona città dell’illustre Italia, presso i Bruzii, circondati dalle acque,vi troverai i tonni migliori di tutti e dopo questi non c’è più nulla che possa stargli a pari”.
Callipo è stata la prima azienda in Calabria ad inscatolare il pregiato tonno rosso del Mediterraneo.
La straordinaria avventura di questa famiglia, inizia il 14 gennaio 1913 quando Giacinto Callipo, commerciante e “armatore di paranzi”, decide di dare una svolta alle sue attività imprenditoriali nel commercio di tonno e delle conserve ittiche.
Da allora sono passati 105 anni , ma l’amore per quella terra, con la scelta intelligente di non delocalizzare mai la produzione, il rispetto e l’attenzione per le maestranze, considerate risorse preziose, la strategia di sviluppo e diversificazione, ha portato alla creazione di un Gruppo con 6 aziende e circa 400 dipendenti e che rappresenta il vero volto della Calabria.
Pensate che Pippo Callipo, l’attuale proprietario, ha iniziato ad inserirsi nell’azienda all’età di 12 anni, aiutando lo stagnino nella saldatura dei coperchi delle scatole di tonno.
Ancora giovane abbondonò l’Università per coadiuvare il padre nella direzione.
Prese poi, le redini dell’azienda, Pippo Callipo è riuscito ha conquistare anche i mercati esteri, in particolare americani e calabresi.
E’ stato il primo ad introdurre l’uso dei vasetti di vetro per la conservazione del tonno, un’innovazione vincente e presto imitata da altri marchi.
Nel 2005 è stato eletto Presidente di Confindustria Calabria e in seguito è stato nominato dal Presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro.
Non sono certo mancati momenti di amarezza che Callipo e la sua azienda hanno brillantemente superato, dimostrando che con amore, passione e tenacia anche in una terra bella e difficile come la Calabria, si può vincere e si può restare.
Il libro, infatti, rappresenta una sorta di testamento, che sancisce la volontà condivisa da cinque generazioni di non tradire mai la filosofia del fondatore: “la qualità innanzitutto”, non solo un principio a cui ispirarsi ma un modo di essere che, come allora, continua ad essere un punto cardine intorno a cui ruota tutta l’attività del Gruppo.
L’autore Gianfranco Manfredi ha detto: ”Nel libro, racconto la storia di un’impresa che ha superato un secolo di vita ma è attualissima e proiettata negli scenari futuri. Tra le prime in Italia e in Europa ad inscatolare il pregiato tonno rosso, ha saputo raccogliere l’eredità di una millenaria tradizione mediterranea radicata in Calabria già in epoca romana. L’azienda, e personalmente Pippo Callipo, si stagliano come un ‘caso’ fra i più emblematici di un Mezzogiorno che non si rassegna, di un Sud positivo, fatto di impegno, serietà, qualità e rigore, che guarda ai mercati globali senza complessi”.
Consiglio a tutti la lettura di questo libro, che riempie d’orgoglio, che ci invita a gridare a testa alta “Sono Calabrese”.