LA SOLUZIONE PER IL RIUTILIZZO DELLE MASCHERINE MONOUSO È PRODOTTA DA GRUPPO CAFFO 1915

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Il Gruppo Caffo 1915 ha messo a punto una preparazione in grado di sanitizzare le introvabili mascherine monouso rendendole, di fatto, riutilizzabili.

La preparazione è idonea al trattamento disinfettante dei dispositivi di protezione individuale, avendo i requisiti indicati dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico della Difesa. Le prime mille bottiglie di Alcospray prodotte sono state donate dal Gruppo Caffo 1915 all’Asp (Azienda Sanitaria Provinciale) di Vibo Valentia.

 Le istruzioni d’uso per la sanitizzazione delle mascherine monouso di protezione individuale in emergenza da Codiv-19 indicate nella circolare dell’Agenzia Industrie Difesa indica come idonea una soluzione idroalcolica al 70% (Alcool a 70°) in erogatore spray ecologico o altro dispenser che possa permettere una spruzzatura della soluzione uniforme e senza dispersione.

La  soluzione è disponibile in confezione spray per permettere la sanitizzazione delle mascherine protettive individuali monouso. Dosandone la giusta quantità si evita lo spreco del prezioso liquido e si consente agli operatori sanitari di riutilizzare le difficilmente reperibili, mascherine.

 La donazione all’ASP di Vibo Valentia, dimostra quanto l’azienda calabrese sia legata alla propria comunità e al proprio territorio, nel quale è cresciuta ed ha creato il Vecchio Amaro del Capo, e ai quali, in questo momento di emergenza, ha voluto dare un segno tangibile di vicinanza e riconoscenza. La distilleria nasce all’origine proprio per produrre alcole. Oggi la Distilleria F.lli Caffo è l’unica operante in Calabria. Con questi presupposti, non poteva sottrarsi al dovere di adeguare la produzione elaborando un prodotto utile in questo momento per il bene della comunità. Alcospray Caffo consente un impiego più ampio rispetto alle preparazioni prodotte con l’aggiunta di addensanti, profumi, glicerina, normalmente utilizzate per le mani per le quali l’Agenzia dogane, vista la mancanza di alcole denaturato sul mercato italiano, ha autorizzato l’impiego durante l’emergenza.

L’Agenzia dogane ha poi deciso di derogare al pagamento delle accise per i prodotti che impiegano alcole puro per la produzione di disinfettanti per le mani.

Nella circolare non viene fatta menzione dell’uso di alcole neutro per la sanitizzazione delle mascherine perciò la produzione di soluzione idroalcolica non può beneficiare del vantaggio e dunque, su di essa, pesano le stesse accise come se si produce  Caffo.

 Ricordiamo che  Caffo Antica Distilleria produce e distribuisce bevande alcoliche dal 1915. La costruzione di un’intera filiera produttiva inizia dalla coltivazione delle erbe officinali, ingredienti base dei propri liquori. Vecchio Amaro del Capo fa parte di questa famiglia insieme a un catalogo di numerose ricette fra liquori, distillati, premiscelati e sciroppi tra cui gli apprezzatissimi Liquorice, l’originale liquore di pura liquirizia calabrese, Limoncino dell’Isola, nato come tributo a Tropea e alla generosità dei frutti di Calabria, Elisir Borsci S. Marzano il più sensuale dei sapori e l’amaro S. Maria al Monte la cui ricetta segreta è tramandata da cinque generazioni. Grazie alla propria vocazione internazionale approda in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Il marchio Vecchio Amaro del Capo resta il più amato fra gli italiani e si aggiudica oltre il 30% di quota di mercato presso la Grande Distribuzione, come dimostra anche il rapido sviluppo nel canaleHo.Re.Ca. (bar, ristoranti e locali di entertainment). Vecchio Amaro del Capo è un’eccellenza firmata Caffo: la special edition Riserva del Centenario è stata premiata con la Grand Gold Medal al Concorso Mondiale Spirits Selection di Bruxelles, venendo di fatto riconosciuta una bevanda alcolica.

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