L’ANPI di Reggio Calabria in merito alla vicenda di Silvia Romano, in una nota inviata agli organi di stampa scrive:
”Silvia Romano torna in Italia dopo 535 giorni di violenza e di sequestro e, appena rientrata a casa, deve subire altri giorni di intollerabile violenza da parte di altri italiani, che contro di lei scatenano una vergognosa campagna d’odio.
E’ già gravissimo che cittadini italiani insultino, minaccino e partecipino ad operazioni di linciaggio mediatico (e non solo) contro un altro cittadino, ed in particolare contro una donna, peraltro appena riemersa da un lunghissimo tunnel di indicibili sofferenze, ma è ancora più grave che un “rappresentante delle Istituzioni” (il Deputato della Lega, Alessandro Pagano) utilizzi i luoghi “sacri” della democrazia e della nostra Repubblica, per dare maggiore rilievo alla vergognosa campagna d’odio contro Silvia Romano, definita in Parlamento “neo-terrorista”.
La Presidente di turno della Camera, Mara Carfagna, ha prontamente espresso il biasimo per il grave accaduto “ritenendo inaccettabile definire neo-terrorista in quest’Aula Silvia Romano”.
Continuando afferma:”L’Associazione dei PartSoigiani di Reggio Calabria non si limita a condannare il grave comportamento, ma lo segnala e lo sottolinea nella consapevolezza che, ai sensi dell’articolo 54 della nostra Costituzione, Alessandro Pagano non sia degno di permanere nelle Istituzioni”.
Infine conclude affermando:
”L’ANPI invita tutti i cittadini a firmare e condividere gli appelli diffusi sui social e sui media contro le campagne d’odio scatenate da cittadini, che dovrebbero essere perseguiti a norma di legge.
Inoltre l’ANPI apprezza l’iniziativa promossa dall’ Associazione “What Women Want – la Calabria vista dalle donne”, che denunzia il grave caso di un cittadino cosentino, che, attraverso facebook, ha lanciato insulti vergognosi e irripetibili di netta matrice sessista contro Silvia Romano”.