“Che l’applicazione delle leggi, dei regolamenti e delle delibere consiliari, secondo il sindaco Giuseppe Marasco siano spesso un optional, da disattendere o interpretare a proprio piacimento, ne abbiamo avuto e continuiamo ad averne dimostrazione. Ne abbiamo, peraltro, dato conto più volte”.
Esordisce così, in una nota, il capogruppo della lista Movi@Vento, Antonio D’Agostino, ancora una volta critico nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale di Nicotera.
“Veniamo agli ultimi accadimenti, ai quali ci tocca associare questa volta anche il presidente del consiglio comunale – afferma D’Agostino -. In occasione della sua convocazione di martedì scorso, 16 giugno, avevamo indicato al primo punto dell’o.d.g. la risposta a quattro interrogazioni, una delle quali replicava quella precedente del 27 febbraio 2020, a cui non era stata data inspiegabilmente risposta. Orbene, nella seduta citata, il presidente del consiglio, in apertura della sessione e dopo aver zelantemente richiamato e raccomandato l’osservanza di alcuni articoli del regolamento, confessava candidamente di aver omesso l’inserimento di detti quesiti che, per regolamento, debbono avere la precedenza nella trattazione degli altri punti. Niente di irreparabile, osservava il nostro gruppo. Sarebbe bastato semplicemente integrare, seduta stante, l’ordine del giorno per ovviare alla defaillance del presidente. Ed ecco il colpo di scena. La maggioranza al completo (presidente compreso) vota contro e vanifica il possibile rimedio, autorizzando in tal modo il legittimo sospetto che vi fosse stata una combine tra il sindaco e il presidente (nei panni del gatto e della volpe) per eludere le risposte che legittimamente chiedevamo su argomenti importanti quali: la pulizia delle strade comunali, i fenomeni di inquinamento in atto nel quartiere Vasia e l’anomalo funzionamento dell’impianto di sollevamento presso il canale San Giovanni“.
“Niente da fare quindi – prosegue il capogruppo di Movi@Vento” -, in barba ai diritti della minoranza e al regolamento del Consiglio comunale al quale tiene tanto il suo presidente. Ma siccome, come si suol dire, al peggio non c’è fine, ecco che arriva oggi l’ultima “trovata” del democratico Marasco; fuggiasco quando gli conviene e inopportunamente intraprendente in cause perse in partenza come quella odierna. Ci riferiamo all’ultimo avviso pubblicato sulla pagina istituzionale, con il quale, garantendo il supporto dell’amministrazione, invita gli operatori balneari a chiedere al demanio regionale, come se questo potesse consentire una tale illegalità, di occupare i tratti di spiaggia libera per consentire l’installazione di un maggior numero di ombrelloni, per compensare la riduzione conseguente ai distanziamenti prescritti dalle norme anti-covid. E le norme dettate dal Piano spiaggia comunale: 50 metri di spiaggia libera tra due stabilimenti? Una variabile indipendente. E i diritti dei cittadini a fruire gratuitamente di tali spazi in un momento di particolari difficoltà economiche? Rinviati a data da destinarsi. Nulla da fare invece per la proposta dal nostro gruppo di sospendere almeno per questa stagione il pagamento dei parcheggi all’interno delle strisce blu. Bocciata in consiglio comunale! Non andava forse questa proposta a favore del gran numero di bagnanti che, si spera, arriveranno in Marina e che, in questo periodo di ristrettezze economiche, dovranno fare i conti per decidere se comprarsi un panino o pagare il parcheggio? A questi il nostro sindaco, col suo avviso, che per fortuna non potrà avere alcun seguito, sembra voler rispondere: pagatevi il parcheggio, l’ombrellone e la sdraio… e risparmiate su tutto il resto. Ma dove lo trovate un sindaco così democratico?”