Ennesima nota polemica del gruppo consiliare di minoranza Movi@Vento che, attraverso il proprio capogruppo, Antonio D’Agostino, invita il sindaco Giuseppe Marasco ad affrontare e risolvere le numerose problematiche cittadine in un confronto aperto.
“Il primo dato che emerge – afferma il consigliere di opposizione D’Agostino – dalla reazione piuttosto scomposta del sindaco Marasco, è che lui è allergico alle domande e ai confronti. Lo ha d’altronde dimostrato in svariate occasioni: quando ha preteso di impedire un consiglio comunale da noi legittimamente richiesto e poi convocato dal prefetto; quando ha boicottato, col supporto del presidente del consiglio suo sodale, le interrogazioni che avevamo chiesto fossero poste all’ordine del giorno del 16 giugno scorso e a tutt’oggi inevase malgrado i termini scaduti. Lo continua a
dimostrare non convocando a distanza di oltre un anno le commissioni previste dallo Statuto; lo fa infine ora, rispondendo alle nostre domande in maniera tanto insoddisfacente quanto piccata, sulla stampa come sulla pagina istituzionale facebook, che tanto “istituzionale” non è, dal momento che viene utilizzata soprattutto come canale propagandistico di “Rinascita nicoterese”, escludendo qualsiasi possibilità a noi di replicare sulla stessa pagina come se il nostro gruppo non facesse parte della stessa istituzione. E’ la democrazia secondo Marasco, di cui abbiamo scritto ripetutamente. Ecco perché da domani rifiuteremo il confronto viziato sui canali social e invece proponiamo adesso al Sindaco, una volta che abbia recuperato calma e contegno, questo confronto pubblico attraverso un’assemblea aperta e in luogo aperto, che può essere anche il Consiglio comunale nel chiostro di palazzo convento, in ossequio alle norme anti-covid, purché venga data la possibilità di parola ai cittadini”.
“E veniamo alle risposte partendo dal preambolo che ad esse antepone Marasco – prosegue -. Il nostro gruppo sarebbe secondo lui “passato da una iniziale e fattiva collaborazione ad una polemica permanente”. Ora, che la
collaborazione l’abbiamo offerta e continuiamo a offrirla, ma che essa viene sistematicamente rifiutata per motivi mai chiariti, è sotto gli occhi di tutti. Contano e cantano le carte. Intanto facciamo presente che sui 10 consigli comunale finora svoltisi, al netto di quello di insediamento, sei sono stati proposti dal nostro gruppo e la gran maggioranza delle proposte, come risulta dall’elenco che segue, sono state le nostre, trasfuse in almeno dieci delibere votate all’unanimità, ma regolarmente insabbiate. Dalla rescissione previa diffida alla Mea; al Tavolo permanente per combattere l’inquinamento marino; al controllo attraverso contatori, sia nella rete idrica che fognante, per accertare da un lato eventuali abusi nei consumi e dall’altro per accertare le reali portate che giungono al mega depuratore delle IAM alla quale versiamo 170.000 euro ogni anno. E ancora: dalla costituzione delle commissioni consiliari, al comitato 118, alla questione Vasia dove la fognatura scorre ancora a cielo aperto, alla sicurezza stradale (realizzazione di dossi); fino alla recente costituzione di un Fondo di comunità per gli effetti dell’epidemia Covid. Per non parlare del nuovo Statuto, rimasto per ora lettera morta dopo mesi di elaborazione e colpi di mano mancati.”.
Il capogruppo esamina, quindi, le risposte fornite dal sindaco alle continue richieste dell’opposizione.
“Sul problema pozzo di Santa Barbara – dichiara D’Agostino – abbiamo già detto che la possibilità di utilizzo immediato è legata a un’autorizzazione regionale sulla cui possibilità aveva dato assicurazione il dirigente ingegnere Pallaria. Anche la possibilità del pozzo a Preitoni era legata a una variazione di bilancio visto che esisteva già una determina dell’Area tecnica comunale. Perchè non è statafatta? Sulla qualità dell’acqua di Marina, il fatto stesso che la Sorical debba ancora provvedere alle operazioni di spurgo della rete, sta semplicemente a dimostrare che il problema dell’intorbidamento non è ancora del tutto risolto. E come la mettiamo sul fatto che le analisi condotte dall’Asp (le uniche con valenza ufficiale), in costanza delle criticità anzidette, sono passate da una frequenza mensile a una semestrale. Come fa allora il Sindaco a dichiarare che “da quando si è insediata la nostra amministrazione la qualità delle acque potabili è sempre risultata ottima”. Non sembra al sindaco Marasco di sopravvalutarsi un pò accreditandosi anche il potere miracoloso di purificare le acque con la sola presenza della sua amministrazione? Quanto alla nostra domanda, del tutto retorica, se è preferibile continuare a pagare a caro prezzo l’acqua di cattiva qualità della Sorical, con la risposta sottintesa che forse sarebbe meglio captare e utilizzare acqua di proprietà comunale, di cui peraltro si è accertata la presenza anche a Preitoni, dov’è “l’insinuazione”? E’ solo un fatto oggettivo di cattiva amministrazione di tale risorsa che viene sprecata all’80% per la maggior parte a causa delle ingenti perdite ampiamente documentate. E riguardo agli abusi, il riferimento nel nostro scritto era alla sistematica affermazione della Sorical, da ultimo ribadita giorni fa dal tecnico Isola, e non al Sindaco, che strilla perché si sente chiamato in causa. Ciò è riscontrabile proprio dalla dichiarazione del sottoscritto, estrapolata maliziosamente solo in parte, ma che era chiaramente riferita al dirigente Sorical ingegnere De Marco citato nella stessa frase moncata. E proprio per ”tagliare la testa al toro” che in quella stessa seduta abbiamo proposto, con l’approvazione unanime, di apporre dei contatori per accertare eventuali abusi. Perchè fino ad oggi non è stato fatto? E’ a questo che deve rispondere il sindaco Marasco invece di ergersi a vittima sacrificale. E per quanto riguarda infine il progetto di ingegnerizzazione della rete idrica, che la Regione si sta rigirando tra le mani da due anni, perché, ripetiamo, il Sindaco non va dai dirigenti a reclamare il crono-programma sottoscritto da loro nei verbali del tavolo tecnico al quale abbiamo partecipato e che abbiamo consegnato nelle sue mani da oltre un anno? I patti sono da osservare o no? E per finire, il capitolo “villaggi”. E qui il discorso non riguarda soltanto l’acqua, ma anche i rifiuti e la tassa di soggiorno. Il Sindaco non vuole azzardare teorie né incolpare alcuno. E noi non chiediamo questo, ma semplicemente, in ossequio alle norme sulla trasparenza, di dare la prova certa che tutto è regolare, esibendo i dati che sono a disposizione degli uffici sui quali egli ha il dovere di esercitare il controllo”.