A Gioia Tauro ricordata la strage del 22 luglio 1970

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Il 22 luglio 1970,  la Freccia del Sud, il treno  partito da Palermo alla volta di  Torino, all’altezza della stazione di Gioia Tauro deraglia spezzandosi in più punti.

L’impatto provoca sei vittime: Caccia Rita  35 anni, di Bagheria (PA), insegnante presso una struttura per sordomuti; Fassari Rosa, 68 anni, di Catania, casalinga;Gangemi Andrea, 40 anni, di Napoli, funzionario di Banca;Mazzocchio Nicoletta, 70 anni, di Casteltermini (AG), casalinga e Palumbo Letizia Concetta, 48 anni, di Casteltermini (AG), sarta; mentre settantasette sono le persone rimaste  ferite.

Il caso,  viene subito considerato disastro colposo e archiviato.

Molti anni dopo,  viene riaperto grazie alle dichiarazioni di un pentito, nell’ambito di un’ indagine sulla ‘ndrangheta calabrese che squarcia il velo di bugie, omissioni e depistaggi sul deragliamento del Treno del Sole.
Quello strano incidente ferroviario, avvenuto durante la rivolta di Reggio Calabria, in un territorio di mafie potenti e pervasive, è un atto doloso, riconducibile agli ambienti dell’estrema destra eversiva.

L’attentato di Gioia Tauro entra così tristemente a far parte della lunga lista di stragi e depistaggi che caratterizzano gli anni della strategia della tensione e costellano di lutti la storia  d’Italia.

 A 50 anni dalla strage , l’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro, guidata dal sindaco Aldo Alessio, ha deciso di commemorare le vittime con due giorni di eventi.

 Ieri sera  allo slargo antistante il Palazzo Sant’Ippolito,  si è tenuto un convegno dal tema: ”Il Treno del Sole, un’ombra lunga 50 anni – Gioia Tauro 22 luglio 1970 – 22 luglio 2020”.

L’evento magistralmente presentato e moderato dall’Avv. Luigi Mamone della sezione ANPI di Taurianova, si è aperto con i saluti istituzionali del  sindaco Aldo Alessio e dell’ assessore alla Cultura  Carmen Moliterno.

 Hanno relazionato: Vincenzo Macrì, già Procuratore della Generale della Corte d’Appello di Ancona, il dott. Michelangelo Di Stefano, scrittore, Arcangelo Badolati, giornalista e scrittore calabrese, il prof. Enrico Caterini, docente ordinario presso l’Università della Calabria.

Preziose sono state anche le testimonianze del signor Salvatore Allera e del giornalista Gioacchini Saccà.

Stamattina  alla stazione di Gioia Tauro,  dopo un momento di ricordo e preghiera, officiato da Mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi;  è stata  scoperta una targa affissa al muro dell’edificio principale, nello spazio prospiciente il primo binario, quale atto di ossequio della città alla memoria delle vittime del tragico attentato.

Ai piedi della targa, inoltre, è stata deposta una  corona fatta pervenire dalla Camera dei Deputati, quale omaggio alle vittime del grave fatto criminoso.

Presente  l’On. Giuseppe D’Ippolito, deputato della Repubblica, il quale tra le altre cose ha detto:”È mio preciso dovere  portarvi i saluti più vivi e calorosi del presidente della Camera, onorevole Roberto Fico, e del sottosegretario all’Interno, onorevole Carlo Sibilia, che oggi non sono riusciti a presenziare per altri impegni istituzionali, ma che per mio tramite esprimono, rispetto a questa importante commemorazione, tutta la vicinanza dello Stato, che lotta contro ogni forma di fascismo e totalitarismo”. Dobbiamo proseguire su questa strada, mai dimenticando – ha rimarcato il deputato – che il futuro si costruisce partendo, soprattutto in questa delicata fase determinata dal Covid, dal ricordo vivo del passato e dalla piena consapevolezza del travaglio e del valore della democrazia. Facciamoci, da qui, proprio da Gioia Tauro, portatori – ha concluso il deputato – di un messaggio nuovo: di speranza e di fiducia, di unità nazionale e di riscatto del territorio, di investimento culturale e morale a vantaggio in primo luogo dei giovani, che hanno il diritto di vivere in un  mondo migliore.

Presenti all’evento  autorità civili, militari e religiose, i rappresentanti delle associazioni presenti sul territorio, rappresentanti  delle scuola della città, sindaci, rappresentanti di diversi Enti, anche di profilo nazionale, il prof. Fabio Cuzzola  e il Consigliere Regionale Marcello Anastasi.

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