Aldo Alessio sindaco di Gioia Tauro: i Salesiani non devono andare via!

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“Uno per tutti, tutti per uno”.

Tutta la città di Gioia Tauro, non vuole che i  Padri Salesiani lascino la città.

Il sindaco Aldo Alessio, sensibile al dolore della città ha inviato una missiva, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione, indirizzata al Rettor Maggiore – Sede Centrale Salesiana – nella persona del P. Fernández Artime Angel,
all’Ispettoria Salesiana Meridionale nella persona del P.Angelo
Santorsola, nonché al Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina – Palmi
Mons. Francesco Milito.
Riportiamo di seguito il testo integrale:
“In costanza della recente diffusione della notizia della chiusura
della Stazione Missionaria Salesiana animatrice della Parrocchia San
Francesco da Paola di questa Città, che tanta eco di tristezza ha
sortito nella comunità locale, ritengo doveroso inoltrare questo
scritto, per evidenziare alle LL.SS., nelle rispettive qualità,
l’opportunità e, persino, l’essenziale necessità di rivedere la
decisione assunta, che, adottata a motivo di scelte riorganizzative
interne, appare in stridente contrasto con la missione di codesta
importantissima realtà religiosa, tesa alla cura ed al sostegno dei
giovani e, in particolare maniera, di quelli che, per ragioni diverse,
sono maggiormente bisognosi di attenzione.
È proprio su questo che vorrei fondare il presente scritto, ponendo
in rilievo che le peculiarità ambientali che caratterizzano,
purtroppo, Gioia Tauro, qualificano, appunto, i nostri giovani quali
persone bisognose di particolare cura ed attenzione, sotto molteplici
profili, non da ultimo quello educativo.
È noto, infatti, che questa realtà – non diversamente da tante
altre similari del sud – gravata da una crisi economica e lavorativa
imponente, è, per di più, sfortunatamente, afflitta, ormai da tempo
“inenarrabile”, dalla piaga di una criminalità feroce e pervasiva,
che allunga i suoi tentacoli in ogni settore, reclutando tra le sue
fila molti giovani, che adesca con ammalianti chimere di facili
guadagni e, così, di fatto, depreda irreversibilmente della speranza
di un futuro onesto e dignitoso.
Orbene, proprio tale delicatissima evenienza, pur nel rispetto
dell’esigenza interna di riorganizzazione della Vs. struttura, non
può non assumere valore pregnante rispetto alla missione che da sempre
anima codesta fondamentale e rinomata congregazione.
Si fa osservare, infatti, che l’opera meritoria ed instancabile dei
Padri Salesiani di questa Città, in appena tre anni, ha sortito
l’effetto encomiabile di aggregare moltissimi giovani, (così creando
un sano vivaio di presenze) i quali, impegnati e curati mediante
l’educazione ai valori più sani (compresi quelli più laici ed
universali della fratellanza, dell’amicizia e della relazione con
l’altro), sono stati, così, naturalmente tenuti a distanza dalle
facili tentazioni di insane pratiche, che pure derivano dall’apatia,
oltre che dallo stato di difficoltà e bisogno.
È evidente, quindi, anche soltanto per questo, che la necessità di
rivedere la decisione assunta rispetto alla chiusura della
“Stazione” gioiese si palesa quanto mai essenziale ed
imprescindibile, atteso il ruolo fondamentale di polmone propulsore che
i Padri Salesiani gioiesi svolgono nella cura e nell’educazione dei
nostri ragazzi, ponendosi, unitamente alle altre realtà parrocchiali,
quale imprescindibile contraltare alle devianze ed alle storture di cui
– come già detto – gli stessi sono facili prede.
Alla luce di quanto detto, dunque, sposando le istanze dell’intera
comunità che rappresento, sollecito all’attenzione delle SS.VV. , per
le rispettive prerogative, la necessità di rivedere la decisione
assunta, mantenendo aperta la Stazione Missionaria Salesiana animatrice
della Parrocchia San Francesco da Paola di questa Città, il cui
apporto fondamentale in termini di recupero e crescita sociale non
potrebbe altrimenti essere sopperito dall’opera anch’essa
apprezzabile
delle altre parrocchie, che si manifesta già adesso insufficiente
rispetto alle delicate esigenze qui rappresentate.
Fidando nell’attenzione che verrà riservata alla presente e nella
sicura comunanza d’intenti, si rimane, quindi, in attesa di positivo
riscontro”.

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