“Controlliamo noi le terre di Maria Chindamo” è lo slogan della campagna che prende il via oggi e che si pone come obiettivo finale quello di dotare di un sistema di videosorveglianza l’azienda di Maria Chindamo, giovane donna scomparsa a Limbadi il 6 maggio 2016. Ma non solo.
Con queste parole le amiche e gli amici della famiglia Chindamo insieme a diverse realtà del territorio intendono lanciare un messaggio chiaro a chi ha inteso sentirsi padrone di queste terre derubando l’azienda dei mezzi agricoli. Per le proponenti il furto nella sua impresa agricola non può essere solo “un furto”, “perché – affermano – questa azienda è parte di una storia che non può essere taciuta: la storia di una azienda agricola calabrese fondata da una donna che ha costruito dignità e lavoro e che proprio davanti a quel cancello ha probabilmente perso la vita. Il silenzio di molti nei giorni successivi al furto ha di fatto confermato la tensione verso questa azienda e questa storia e la necessità di rintracciare nella società civile, nella cittadinanza nuove forme di tutela, di accompagnamento, di solidarietà che diventa pratica concreta. Da qui la scelta chiara e condivisa: “controlliamo noi la terra di Maria”, ci saranno occhi vigili e attenti, segni forti di chi sceglie da che parte stare, quella di Maria Chindamo, della sua famiglia, della sua azienda”.
È possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso la piattaforma GoFundMe, https://www.gofundme.com/f/controlliamo-noi-la-terra-di-maria?utm_source=customer&utm_medium=email&utm_campaign=p_cp+share-sheet o direttamente sul conto corrente intestato a Federica Punturiero – IT68J0760116300001043612009.
- Tags: GoFundMe, Maria Chindamo