A Joppolo 385 firmatari chiedono gli attraversamenti pedonali A Joppolo 385 firmatari chiedono gli attraversamenti pedonali

A Joppolo 385 firmatari chiedono gli attraversamenti pedonali

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Sono 385 i firmatari della petizione promossa dall’associazione “Noi per Joppolo” del presidente Giovanna Rodolico che chiede al sindaco Carmelo Mazza la realizzazione di attraversamenti pedonali da realizzare nelle zone ad alto rischio del territorio cittadino.

In particolare, la necessità di realizzare con urgenza gli interventi preventivi volti a tutelare l’incolumità dei cittadini riguardano in città, le vie Siroto, Oliveto, Rocola e la via Provinciale delle frazioni Coccorino e nei pressi del Santuario a Caroniti. Da tempo l’associazione aveva sensibilizzato l’amministrazione comunale  anche in seguito agli ultimi incidenti verificatesi in via Oiveto 1°.

“Nel territorio comunale – evidenzia l’istanza – esistono all’interno dei centri abitati delle tre frazioni, strade che, per caratteristiche di conformazione, si prestano ad essere attraversate anche ad alta velocità. Tali vie sono anche caratterizzate, per la presenza di attività commerciali, ambulatori medici e luoghi di culto, dalla frequente presenza di pedoni. Sulle stesse si sono verificati in passato  diversi e gravi incidenti, alcuni dei quali mortali”.

Le quasi 400 firme raccolte testimoniano che l’argomento è avvertito da gran parte della cittadinanza come un problema serio che necessita di un intervento tempestivo. Pertanto, tale richiesta non può e non deve essere ignorata.

La Rodolico dopo aver proceduto a consegnare e protocollare il documento presso gli uffici comunali, ha chiesto e ottenuto un colloquio con il sindaco, il quale ha confermato il proprio impegno nel promuovere la realizzazione dell’opera che, a detta dello stesso, dovrebbe iniziare in tempi molto brevi (una settimana). Il primo cittadino ha però sottolineato che l’opera dovrà essere realizzata secondo le normative vigenti, così come richiesto dalla Provincia e ciò avrebbe comportato una modifica del progetto iniziale, con una notevole lievitazione dei costi dell’opera. Pertanto, si è reso necessario pianificare il lavoro in due fasi, iniziando dai punti dove il rischio è più elevato e dove il numero degli incidenti è stato più elevato per procedere, in un secondo momento, al completamento dell’opera.

“E’ chiaro che la nostra associazione – afferma la Rodolico – vigilerà affinché le promesse vengano mantenute e l’opera venga  comunque realizzata in maniera razionale ed efficiente e portata a termine completamente nel più breve tempo possibile”.

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