GRAZIA SEVERINO:  DOLORE, RABBIA E AMAREZZA.

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Grazia Severino, una  bellissima ragazza di 24 anni, di Pompei forse( gli inquirenti stanno indagando per  fare luce) è  morta suicida buttandosi dal quarto piano di un edificio.

Secondo il racconto  degli  amici  la ragazza soffriva di anoressia, rifiutava il cibo e non aveva mai accettato il suo corpo.

In un periodo drammatico, nel quale tanta gente lotta giornalmente contro il Covid 19 per sopravvivere, fa rabbia e dolore che una ragazza così  giovane decide di morire.

Ci sentiamo smarriti e confusi e ci chiediamo il perché.

Perché una ragazza dal sorriso meraviglioso come Grazia, rifiuti di vivere e non riesca ad accettarsi.

L’anoressia, il rifiuto ad alimentarsi sono una brutta bestia e solo chi ne soffre, famiglie comprese, sanno di che cosa si parla.

La domanda che ci poniamo  è  perchè non esiste una rete di servizi sociali fatta di medici, psicologi, esperti che possano aiutare le persone, in particolare i giovani  che soffrono dei cosiddetti disturbi dell’era moderna.

Dobbiamo riflettere e reagire ad una società nella quale l’individuo  è  lasciato solo con se stesso, come del resto, per alcuni aspetti, anche la vicenda del Coronavirus ha messo in evidenza.

I bambini, i giovani, gli anziani, le donne e le mamme, i disabili sono i soggetti più fragili del nostro sistema sociale e hanno bisogno dell’aiuto di tutti.

Di fronte a questo ennesimo dramma possiamo solo manifestare rabbia, dolore  e amarezza.

 

 

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