MONS: ALBINO CARATOZZOLO DI GIOIA TAURO: LA STRAORDINARIA NASCITA DELLA PARROCCHIA SAN FRANCESCO DI PAOLA

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Mons. Francesco Milito vescovo della Diocesi Oppido Mamertina- Palmi, ha fissato per domani 2 maggio la ricorrenza di San Francesco di Paola, in quanto ogni anno la ricorrenza cade nel periodo della Quaresima.

 A Gioia Tauro  una delle Parrocchie presenti è intitolata al grande santo di Paola.

In occasione dell’imminente evento vogliamo ripercorrere la storia della Parrocchia, legata al suo fondatore Mons. Albino Caratozzolo.

  Giovanni Paolo II a proposito dei sacerdoti  diceva: ”Il sacerdote, uomo di Dio che ascolta il tempo con benevolenza e sguardo critico”.

Nel corso della storia della chiesa, tanti sacerdoti  si sono distinti proprio  perchè  hanno saputo ascoltare il tempo e hanno creato meravigliose realtà, portando nell’ovile del Signore  tante pecorelle, spesso smarrite.

Tra queste figure c’è  Mons. Albino Caratozzolo di Gioia Tauro, il quale da un  angusto garage ha creato una grande Parrocchia faro di spiritualità e cultura.

Mons. Albino è nato a Gioia Tauro il 14 maggio del 1931, ottavo di dieci figli.

Suo papà  si chiamava Francesco Caratozzolo e  la mamma Fortunata Carresi.

 Don Albino da ragazzo voleva iscriversi all’Accademia Militare, perché sognava di volare, ma la Provvidenza per lui aveva destinato di volare in alto,   accanto  a Gesù Cristo.

Entra così in seminario a Mileto  e dopo aver completato la formazione viene ordinato sacerdote l’11 settembre del 1945, nella Parrocchia di Sant’Ippolito Martire di Gioia Tauro.

Dopo l’ordinazione sacerdotale ha proseguito gli studi universitari conseguendo la laurea in filosofia nel 1969.

A Roma ha approfondito gli  studi di diritto canonico.

Nel contesto degli studi a Roma e a Messina, viene nominato dapprima Prefetto d’Ordine nel seminario vescovile diocesano e al contempo Mansionario della Cattedrale di Mileto; due anni dopo vicario cooperatore nella parrocchia gioiese di Sant’Ippolito , prestando contemporaneamente servizio nelle chiese dell’Immacolata e di Sant’Antonio, con l’obbligo di celebrare la santa messa nelle domeniche e nei giorni festivi, nella frazione Cirello di Rizziconi.

Don Albino a proposito di questo periodo dice:  ”Ho vissuto una stagione della mia vita di incredibile spessore umano e sacro, pastorale e culturale insieme”.

Il vescovo Mons. Vincenzo De Chiara, dopo l’aumento della popolazione a Gioia Tauro decide di istituire un’ altra parrocchia,  nei pressi del Quadrivio Sbaglia , proponendo la guida  a diversi sacerdoti che subito   rifiutano .

Allora  affida a Don Albino questo compito.

Don Albino che ama profondamente la sua città e la sua diocesi accetta e  pensa subito a quale Santo intitolarla. Tra le varie ipotesi( San Francesco da Paola, San Francesco d’Assisi e  San Giovanni Bosco) vince alla fine quella di  San Francesco da Paola, grande santo della Calabria.

La parrocchia viene canonicamente istituita il 1 settembre del 1968, costituita da 1268 nuclei familiari che nel corso del tempo sono arrivati a 2600 e 9  mila fedeli.

Inizia tutto da un garage e con un manifesto, dove don Albino citando Paolo di Tarso scrive: ”Fratelli e sorelli non cerco i vostri beni, ma voi!”.

Lui cercava la gente in comunione con il Signore.

Nel garage mancava tutto, ma Don Albino non si arrende, lotta, pensa , decide:  vuole una chiesa con i locali annessi e aiutato  dalla Curia e soprattutto dalla mamma Fortunata, acquista il terreno.

Il 29 maggio del 1969 arriva la statua di San Francesco da Paola, acquistata da lui stesso a Ortisei in Trentino Alto Adige.

Per l’occasione,  per una settimana arriva nella chiesa-garage anche una reliquia del Santo.

Inizia così il cammino della Parrocchia,  con la creazione del gruppo dei catechisti e la loro formazione, il gruppo dei ministranti, il coro parrocchiale, l’azione cattolica il consiglio pastorale ,la Caritas, l’Agesci e  gli Scout.

Una parrocchia in uscita che visita le  famiglie , i giovani e  i poveri.

Ascolta i problemi, invita, accoglie, collabora in sinergia con gli altri sacerdoti.

Tra le strategie seguite da don Albino oltre a quella di evangelizzare, c’è la strategia culturale.

Crea così le scuole: Asilo Nido, Scuola Materna, Scuola Elementare, Scuola Media, Liceo Linguistico e  una libreria.

Intanto il tempo passa e dopo fatiche e sacrifici, il 9 dicembre del 1989 la parrocchia viene consacrata e intitolata .

 Tantissimi gli eventi,  che nel corso degli anni si sono succeduti  nella parrocchia di don Albino, per esempio nel 1992 si è tenuta la sessione primaverile della conferenza episcopale italiana e nel 1994 in occasione  del 25° anno della fondazione della parrocchia, coinciso con la celebrazione dell’anno internazionale della famiglia, personalità di rilievo sono stati ospitati ,come il cardinale Alfonso Lopez Trujillo e mons. Dionigi Tettamanzi, Mons Filippo Curatola, Mons Domenico De Luca e tanti altri.

Tra le infinite iniziative ricordiamo la Settimana Eucaristica.

Grazie a don Albino, Gioia Tauro è divenuta meta di illustri porporati come Mons. Fisichella ,il Cardinale Francis Arinze e il Cardinale Tarcisio Bertone.

Nel corso dei suoi sessanta anni  di sacerdozio, don Albino ha incontrato Papa  Giovanni XXIII, Papa Paolo VI, Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco.

Don  Albino Caratozzolo è sempre stata una figura presente ed attenta ai bisogni, sia spirituali che materiali della comunità, contribuendo in maniera determinante alla crescita della stessa ed essendo punto di riferimento per centinaia di giovani.

Voglio chiudere questo breve scritto con una frase di Papa Francesco: “ Il volto  più bello di un paese e di una città è quello dei discepoli del Signore – vescovi, sacerdoti, religiosi, fedeli laici – che vivono con semplicità, nel quotidiano, lo stile del Buon Samaritano e si fanno prossimi alla carne e alle piaghe dei fratelli, in cui riconoscono la carne e le piaghe di Gesù”.

Senza ombra di dubbio possiamo dire che don Albino Caratozzolo è per Gioia Tauro il volto più bello, perché con tenacia, amore, fede e carità ha creando un mondo meraviglioso faro di spiritualità, accoglienza e cultura.

Divenendo parroco emerito,  ha lasciato  un altro grande dono alla sua comunità: con un grande lavoro preparatorio, svolto con discrezione ed umiltà in questi ultimi anni e con lo sguardo attento ai giovani, ha fatto sì che la parrocchia divenisse Salesiana, unica realtà in tutta la diocesi Oppido Mamertina-Palmi.

Volontà profetica quella di Mons. Albino, per due motivi: quando Gioia Tauro apparteneva alla Diocesi di Mileto, l’allora vescovo di Mileto, Mons. Enrico Nicodemo voleva istituire una parrocchia a Gioia Tauro e Mons. De Lorenzo gli aveva proposto di far venire i  padri Salesiani.

Il secondo motivo è che lui stesso quando doveva decidere l’intitolazione della parrocchia, tra le  ipotesi  c’era quelle di intitolarla a don Bosco.

Per chi volesse approfondire la straordinaria storia di Mons. Albino Caratozzolo e della  Parrocchia, consigliamo la lettura del libro dal titolo Don Albino. La Storia Di Un  Uomo, Il Coraggio Di Un Prete. Da un angusto garage ad una chiesa che naviga verso l’eterno. Tau Editrice.

 

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