SEMINARA E IL RECUPERO DEI BENI  CULTURALI.

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E’ stata siglata  una convenzione  tra il Comune di Seminara e il suo Sindaco Carmelo Arfuso, l’Università della Calabria-Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Corso di Laurea conservazione e restauro dei beni culturali, Professoressa Donatella Barca e il restauratore Prof. Antonio Barbera e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana e la Provincia di Vibo Valentia, Direttore Salvatore Patamia; con l’obiettivo di un “Intervento di conservazione e restauro su quattro bassorilievi in marmo provenienti dal monumento a Carlo Spinelli I Duca di Seminara”.

La famiglia Spinelli  è una delle più  antiche e illustre di Napoli, feudataria sin dai tempi dei normanni e decorata dei più prestigiosi Ordini cavallereschi.

Le prime notizie ci portano a Ugo Spinello crociato in Terra Santa e ai figli Filippo e Giacomo. A Napoli vi erano due famiglie omonime e la seconda Spinelli in Giovinazzo possedette,1895,i feudi di Bianco, Bovalino, Cariati, Santa Cristina, Oppido, Quaranta, Scala e Seminara.

 Del discendente di questa famiglia, Carlo Spinelli oggi troviamo la testa di una statua presso il Museo di Reggio Calabria e il Comune di Seminara si è posto l’obiettivo del recupero, conservazione e restauro di quattro bassorilievi, attraverso delle copie al posto degli originali che si trovavano presso il Municipio della Città.

Il Sindaco Carmelo Arfuso ha fatto visita ai ragazzi dell’Unical impegnati nel corso  di restauro presso la Biblioteca Comunale e ha dichiarato: ”Vogliamo, con questo progetto ridare dignità  ad opere artistiche di proprietà comunale attraverso un accurato lavoro di recupero, restauro e ricollocazione dei quattro bassorilievi dette “fotografie” di pietra che raffigurano i momenti  delle battaglie tra Angioini e Aragonesi avvenute tra il 1495 e il 1503”.

“La ricollocazione-ha proseguito il Sindaco Arfuso- delle copie dei bassorilievi sarà nel Palazzo  San Mercurio che ospita il comune e gli  originali andranno esposte al Polo culturale museale, in fase di realizzazione, nel palazzo dell’ex Pretura.

Inoltre il progetto prevede tre Statue dei monaci bizantini, bassorilievi del Santo Patrono della Città e le copie degli stemmi nobiliari.”

Lucrezia Iacovello una delle studentesse dell’Unical, assieme ai colleghi e sotto l’attenta  visione del Prof.Barbera , ha effettuato una dimostrazione dell’accurato lavoro di “ divisione in parte e della ripulitura di un bassorilievo”.

La valorizzazione dei beni culturali è il veicolo  per la diffusione della conoscenza del nostro patrimonio  culturale che rappresenta una grande ricchezza del nostro Paese  e che  la stessa Costituzione sancisce all’Articolo nove.

 

 

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