BEATO CARLO ACUTIS: Il GIGLIO DI  GESU’.

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 “Tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie”, amava dire, citando il filosofo inglese Edward Young, il Beato  Carlo Acutis,  inoltre diceva anche “Non io ma Dio”.

Il suo parroco Mons. Gianfranco Poma di lui ha detto:

”Era un ragazzo assolutamente normale, ma con un’armonia assolutamente speciale”.

 Ma vediamo chi è Carlo Acutis, che io dopo “averlo conosciuto” l’ho definito ”il giglio di Gesù”.

Carlo   nasce il 3 maggio 1991 a Londra, dove i suoi genitori Andrea e Antonia  si trovano per motivi di lavoro.

Nel settembre dello stesso anno rientrano a Milano, dove  il bambino cresce, differenziandosi dai suoi coetanei, perchè ha una speciale inclinazione per le pratiche religiose.

Già a 12 anni  va a Messa e riceve quotidianamente la Comunione.

Diceva sempre: ”Più Eucaristie riceveremo e più diventeremo simili a Gesù e già su questa terra pregusteremo il Paradiso”.

 E non è tutto: crescendo recita ogni giorno il rosario  e  non trascura l’adorazione Eucaristica, convinto com’è che quando “ci si mette di fronte al sole ci si abbronza… ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”.

Carlo trova in Gesù  l’Amico, il Maestro, il Salvatore, la Ragione stessa della sua esistenza.
Ed è proprio la santità  che lo porta a distinguersi  a scuola, in pizzeria con gli amici o in piazzetta per la partita di pallone.

 La sua vita è interamente caratterizzata dalla  Messa,  dalla Comunione e il  Rosario quotidiano, una razione giornaliera di Bibbia, un po’ di adorazione Eucaristica, la confessione settimanale, la disponibilità a rinunciare a qualcosa per gli altri.

 Nel Corpo e il Sangue di Gesù,  Carlo accoglie in sé l’aspetto oblativo e sacrificale. Già innanzi la sua Prima Comunione, ricevuta a soli 7 anni nel Monastero delle Romite di S. Ambrogio ad Nemus, di Perego, poi sempre di più, alimenta una grande devozione al SS. Sacramento dell’altare, in cui sa e crede che Gesù è realmente presente accanto alle sue creature, come Dio e l’Amico più grande che esista.

Come Santa  Margherita Maria Alacoque, anche lui alimenta dentro di sé il desiderio di condurre le anime al Cuore di Gesù, nel quale confida e si abbandona ogni giorno. In particolare, si comunica tutti i primi venerdì del mese per riparare i peccati e meritarsi il Paradiso, secondo la “grande promessa” di Gesù, nel 1675, a S. Margherita Maria. Tra i suoi scritti, le sue “note d’anima”, forse l’affermazione più bella è proprio questa: “L’Eucaristia? E’ la mia autostrada per il Cielo!”.

Nel suo sito internet c’è la sezione “scopri quanti amici ho in cielo”, dove compaiono i santi “giovani”, quelli che hanno raggiunto la santità in fretta.

I suoi modelli sono i Pastorelli di Fatima, Giacinta e Francesco Marto,  San Luigi Gonzaga, San Tarcisio martire per l’Eucaristia, San Francesco D’Assisi, Sant’Antonio di Padova, il culto degli Angeli e San Domenico Savio(molti sacerdoti considerano Carlo il Domenico Savio dei nostri tempi).

Carlo,  è convinto di non invecchiare; “Morirò giovane”, dice spesso.

Le sue giornate sono piene: ”con i ragazzi del catechismo, con i poveri alla mensa Caritas, con i bambini dell’oratorio, con i disabili;  inoltre suona il sassofono, gioca a pallone, progetta programmi al computer, divertirsi con i videogiochi, guardare gli adorati film polizieschi, girare filmini con i suoi cani e gatti. Oltre a studiare, naturalmente, perché frequenta con profitto (pur senza essere il primo della classe) il liceo milanese “Leone XIII”.
Tutti lo vogliono bene e tutti subiscono il suo fascino.

 I suoi compagni lo cercano per farsi insegnare a usare al meglio il computer, e Carlo, mentre spiega programmi e comandi, dirige il discorso verso le Verità eterne, verso Dio. Non perde mai l’ occasione per evangelizzare e catechizzare.

Il suo esempio trascina, la sua parola dolcissima spiega i Misteri della salvezza. Emana un fascino singolare, ha un ascendente straordinario.

 I suoi compagni sono ora concordi nel dire che Carlo è stato un vero testimone di Gesù e annunciatore del suo Vangelo.
Apprezza l’intuizione del Beato Giacomo Alberione (1884-+1971) a usare i mass-media a servizio del Vangelo. Il suo obiettivo è quello dei missionari più veri: giungere a quante più persone possibili per far loro conoscere la bellezza e la gioia dell’amicizia con Gesù.
In questa visione della realtà, prende come modello S. Paolo, l’apostolo delle genti, che impegna tutto se stesso per portare il Vangelo a ogni creatura, fino al sacrificio della vita, ma anche l’apostolo Giovanni è l’icona di vita per lui, quando durante l’ultima cena appoggia il suo capo sul cuore di Gesù
Adora la Madonna.

E’ impossibile parlare di Carlo, senza considerare la sua forte devozione alla Madonna.

E’ affascinato dalle sue apparizioni a Lourdes e a Fatima e ne vive il messaggio di conversione, penitenza e preghiera.

Da Fatima, impara a amare il Cuore Immacolato di Maria, a pregare e a offrire sacrifici per riparare le offese che molti le arrecano.
Maria SS.ma è la sua Avvocata, la sua Mamma: è fedele, per amor suo, alla recita quotidiana del Rosario, diffonde la devozione mariana.
Poi, improvvisa come un fulmine a ciel sereno, arriva nell’ottobre del 2006  la leucemia, quella acuta che non lascia scampo, e che lui accoglie con un sorriso.
E’ ricoverato in ospedale.

 Non si spaventa, ma dice: “Offro tutte le sofferenze che dovrò patire, al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare dritto in Paradiso”.

Si Confessa spesso, ma ora è Gesù che lo accoglie nel suo abbraccio.

Riceve l’Unzione degli infermi, Gesù-Ostia come Viatico per la vita eterna.

Sorride a tutti con uno sguardo bellissimo, con un coraggio senza pari.

 Alle 6,45 del 12 ottobre 2006, Carlo Acutis, di appena 15 anni, contempla per sempre Iddio.

Viene seppellito nella nuda terra ad Assisi, la città di san Francesco, che più di altre ha amato e nella quale tornava così volentieri per ritemprare lo spirito. Proprio nel cimitero cittadino di Assisi viene sepolto, ma nel gennaio 2019 i suoi resti mortali sono stati riesumati, per essere traslati, il 6 aprile dello stesso anno, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione, nella stessa città.

Dopo  cinque anni previsti dalle norme canoniche, la diocesi di Milano, nel cui territorio si trova Monza, ha dato inizio alle fasi preliminari della sua causa di beatificazione e canonizzazione.
Il 15 febbraio 2013 la Conferenza Episcopale Lombarda ha dato il proprio assenso all’inizio della sua causa, seguito, il 13 maggio 2013 dal nulla osta da parte della Santa Sede.
Concesso il nulla osta per l’avvio della sua causa di beatificazione, è stato aperto il processo diocesano.

 La prima sessione si svolse il 12 ottobre 2013, l’ultima il 24 novembre 2016.
Il 5 luglio 2018 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui Carlo veniva dichiarato Venerabile. Intanto, in Italia e all’estero, sono cresciute sempre più la fama e la stima per questo ragazzo che ha cercato la santità in modo straordinario, pur nell’ordinarietà della sua vita.
Il 14 novembre 2019 la Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi espresse parere positivo circa un presunto miracolo, avvenuto nel 2013.

Si trattava della guarigione di un bambino brasiliano affetto da importanti disturbi all’apparato digerente, con rara anomalia anatomica congenita del pancreas. I genitori del bambino e l’intera comunità parrocchiale cui appartenevano si unirono nella preghiera, chiedendo espressamente l’intercessione di Carlo.
Il 21 febbraio 2020, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui la guarigione era ritenuta miracolosa e ottenuta per intercessione di Carlo.
La sua beatificazione si svolse il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi. La celebrazione è stata presieduta dal cardinal Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, come rappresentante del Papa.

La memoria liturgica del Beato Carlo venne fissata al 12 ottobre, giorno esatto della sua nascita al Cielo.

Per chi volesse approfondire la storia di questa figura straordinaria, consiglio : Carlo Acutis Beato. La vita oltre il confine di Francesco Occhetta Editrice Velar; Il Segreto di mio figlio. Perché carlo Acutis è considerato Santo di  Antonia Salzano Acutis con Paolo Rodari, Edizioni Piemme; Eucaristia. La mia autostrada per il cielo. Biografia di Carlo Acutis di Nicola Gori, San Paolo e Sei nato originale non vivere da fotocopia. Carlo Acutis mi ha insegnato a puntare in alto di Cecilia Galatolo.

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