GIOIA TAURO: LA PIANA SI MOBILITA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE.

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Stamattina a Gioia Tauro, in tantissimi (Associazioni e Gruppi) hanno aderito alla mobilitazione indetta dal Sindaco Aldo Alessio per la riapertura dell’Ospedale Giovanni XXIII  e di tutti gli Ospedali della Piana chiusi in questi anni.

Cittadini, Sindaci, giovani e lavoratori hanno dato vita ad un lungo corteo che, partito da Piazza Duomo, ha attraversato le vie della città per confluire a Piazza dell’Incontro dove si sono succeduti, moderati dal vice sindaco Carmen Moliterno,  gli interventi di: Aldo Alessio Sindaco di Gioia Tauro, un lavoratore portuale, Celeste Logiacco Segretaria della Cgil, Rosy Perrone Segretaria Provinciale Cisl, Francesco Cosentino Presidente del Comitato dei Sindaci Città degli Ulivi, Giuseppe Zampogna Presidente dell’Assemblea Città degli ulivi e Mons. Francesco Milito Vescovo della Diocesi Oppido-Palmi.

“La gente ha diritto a curarsi nelle propria terra-ha esordito Aldo Alessio-e una Città come Gioia Tauro non può essere sprovvista di un centro di primo intervento e di una struttura ospedaliera funzionante”.

Un Piano straordinario di assunzione di personale medico e sanitario, queste sono state le richieste dei rappresentanti sindacali intervenuti.

“I Sindaci rappresentano le esigenze della gente-hanno affermato Cosentino e Zampogna- e non possono  più assistere ai viaggi della speranza, perchè quì gli ospedali sono stati chiusi”.

Forte l’intervento di Mons. Francesco Milito, il quale ha ricordato quando nei villaggi della Galilea e della Samaria la folla inseguiva Gesù per essere guarita.

Gesù Cristo era il 118 immediato, la potenza di Dio fatto uomo.

Gesù Cristo guariva tutti, anche di sabato.

E oggi? Il collasso della sanità deve aspettarsi un miracolo?

La salute è un diritto dell’uomo ed è triste dover difendere questo diritto.

Continuando Mons. Milito ha affermato: ”La richiesta di un popolo va capita e va recepita.

Quando si parla di sanità non ci  devono essere  divisioni politiche e sociali e la chiesa è in prima fila nel soccorrere chi soffre e chi ha bisogno di cure e  conforto .In questi anni abbiamo assistito a sprechi e ruberie ai danni della gente ammalata e questo scempio deve finire. La salute è un diritto di tutti e al più presto questo territorio deve essere dotato  di strutture ospedaliere adeguate”.

 

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