Siamo stati contattati da due simpatiche ragazze: Giulia Fondacaro e Mikita Oppedisano, le quali con l’entusiasmo tipico dei giovani ci hanno raccontato della “Sales Band” un gruppo musicale nato nell’Oratorio Salesiano della Chiesa San Francesco da Paola di Gioia Tauro, guidata da Don Natale Ioculano.
Giulia e Mikita affermato: ”Nella formazione oratoriana, dallo scorso anno è iniziato ad aprirsi uno spiraglio sulla parte espressiva, cioè quella musicale.
Come sappiamo la musica è un’arte dove ogni persona, in particolare ogni ragazzo riesce a tirar fuori i propri sentimenti e le proprie qualità, infatti molti ragazzi dell’oratorio, esponendo le loro qualità, sono riusciti a formare un gruppo musicale chiamato “Sales band”.
La sensibilità di formare questa Band è nata da un giovane seminarista Domenico Alampi arrivato lo scorso anno nella parrocchia San Francesco da Paola con l’incarico di affiancare i Salesiani
nell’ oratorio”.
Giulia e Mikita hanno intervistato Domenico.
Riportiamo l’intervista nella sua stesura integrale.
1)Domenico, qual è stato l’impulso a formare la Band?
“Ho sempre creduto che la musica sviluppa tante potenzialità a livello umano e mentale, soprattutto nel mondo giovanile. Per questo ho pensato che facendo musica insieme si va a sviluppare non soltanto l’espressione del singolo, ma anche l’educarsi tramite la musica stando insieme. Con il mio poco bagaglio di esperienza che ho ricevuto grazie all’educazione salesiana degli anni della mia giovinezza e grazie agli studi fatti al conservatorio di “Bruno Maderna di Cesena” sono riuscito ad individuare alcuni giovani che sapevano suonare e cantare.”
2)Da chi è composta la Band?
“Alcuni ragazzi che la compongono frequentano il conservatorio di Vibo Valentia, altri sono appassionati di musica e l’età stimata dei partecipanti varia dalle scuole medie fino alle superiori. Infatti abbiamo:
Batteria: Vincenzo Stimolo
Tastiera: Francesco Siciliano
Chitarra elettrica: Antonio Guerrisi
Chitarra acustica: Mariana Biselli e Francesco Ventrice
Violino: Chiara Maiolo
Flauto traverso: Giuseppe Scarpace, Chiara Restuccia e Alessandro Cupone
Voci principali: Maria Concetta Pesa, Denis Scarpace e Ilaria Cupone
Voci secondarie: Bernardette Fazzari, Benedetta Restuccia, Giulia Fondacaro, Carla Pisano, Gabriella Gagliuso, Ginevra Torre e Ingrid Torre”
3)Quali generi di musica suonate?
“La band principalmente nasce per animare la messa dell’estate ragazzi, ma da quest’anno abbiamo cominciato a lavorare su musica moderna, con i brani scelti e studiati dai ragazzi. Quest’anno tra i brani eseguiti con successo abbiamo Beggin e Vent’anni dei Maneskin, What You Makes beautiful degli One Direction, It’s My Life di Bon Jovi. Abbiamo anche riproposto grandi classici come 50 special di Lunapop, almeno stavolta di Nek, fatti mandare dalla mamma di Gianni Morandi e tanti altri.”
4)I ragazzi come hanno reagito all’idea della band, si vede l’entusiasmo?
“ I ragazzi hanno dimostrato un grande interesse nella partecipazione soprattutto l’affiatamento durante le prove, dove non solo provavano in quell’ora ma si privavano di uscire la sera per provare la loro partitura. La cosa curiosa da notare è il loro talento, per ogni brano scelto da loro riuscivano ad interpretarlo subito senza troppa fatica e questo ci ha permesso in poco tempo di elaborare una scaletta con diversi brani da eseguire.”
5)Qual è il legame tra la musica e l’oratorio salesiano?
“ Molto semplice, grazie all’arte della musica si riesce ad educare, infatti Don Bosco diceva :”Un oratorio senza musica è come un corpo senza anima”, con questa frase intendeva che la musica riesce ad animare la vita di ogni essere umano, tanto da riuscire a tirar fuori non solo il talento di ciascuno ma il meglio di ogni ragazzo, infatti Don Bosco crea non solo il coro domenicale per animare la messa, ma guardando la capacità di ogni singolo e facendosi aiutare da alcuni maestri istituisce la banda dell’oratorio dove al tempo animavano ogni festa in cortile”
6)Con l’addio dei salesiani la band continuerà a suonare?
Certamente, il nostro vescovo Mons. Francesco Milito, ci ha rassicurati che non è un addio totale ma è un arrivederci, questo sta a significare che i progetti iniziati non possono finire perché avremo il loro sostegno nella formazione anche grazie all’aiuto del nuovo parroco Don Natale Ioculano.
I ragazzi hanno tanta voglia di fare perché sono i giovani più impegnati, hanno assaporato il carisma di don bosco, sono coloro che hanno delle speranze e a cui piace anche sognare e noi vogliamo continuare a sognare proprio come Don Bosco.”
Una bellissima testimonianza, una segno di gioia e speranza nel segno di don Bosco, da raccogliere e condividere.