È stata sicuramente una giornata emozionante, quella del 17 novembre, per gli allievi dell’Istituto Omnicomprensivo “Bruno Vinci” di Nicotera del dirigente scolastico Marisa Piro che, causa covid-19, in parte in presenza e in parte da remoto, hanno incontrato Enza Petrilli, campionessa di tiro con l’arco, argento alle paralimpiadi di Tokyo 2021, simbolo di una Calabria tenace, volitiva e combattiva.
La giovane atleta, accompagnata dal fisioterapista che l’ha seguita per tanto tempo nella riabilitazione, Carmelo Nicotera, ha raccontato la toccante storia della sua “rinascita”, nonostante tutta la sofferenza dell’esperienza che ha vissuto in seguito ad un incidente stradale che ha vanificato i sogni di una ragazza ventenne.
È iniziato tutto una sera di cinque anni fa, quando era uscita in compagnia del suo ragazzo e di alcuni amici, e si è risvegliata due giorni dopo in un letto di ospedale. Dopo l’incidente e una lunga degenza, la Petrilli ha saputo rimettersi in gioco, riprendendo in mano la sua vita e affrontando ogni sfida con il sorriso, sempre aiutata e supportata dalla famiglia, dagli amici e dal fidanzato. Quando le hanno messo vicino al letto d’ospedale la carrozzina, non vedeva l’ora di salirci su, perché vedeva in essa un simbolo di libertà e autonomia. Mentre si trovava in un centro riabilitativo per le dovute cure, per fisioterapia, le sono stati fatti conoscere alcuni sport paralimpici e si è subito appassionata al tiro con l’arco, praticandolo anche dopo le dimissioni. Nonostante si alleni da pochi anni e non abbia le strutture adeguate (si allena in una fabbrica dismessa), è arrivata a vincere la medaglia d’argento. Spera, però, in vista della paralimpiadi di Parigi 2024, di avere strutture e mezzi idonei per potersi preparare al meglio e riuscire ad ottenere anche lì splendidi risultati.
Con la sua testimonianza la campionessa ha toccato il cuore dei partecipanti ed è stato sbalorditivo vedere come, nell’ascoltarla, ci fosse un silenzio surreale e tutti fossero attenti al suo racconto. All’incontro hanno preso parte anche rappresentanti dell’amministrazione comunale di Limbadi e quella di Nicotera, quest’ultima, in particolare, ha donato alla campionessa una targa.
La Petrilli ha consigliato, infine, a tutti di praticare sport fin da piccoli, perché lo sport è vita e, a tal proposito, alla presenza di Sabina Nardo, in rappresentanza dell’Usr Calabria, sono stati premiati alcuni allievi della Scuola Secondaria di I grado di Limbadi, che si sono distinti durante i giochi studenteschi dello scorso anno, classificandosi al secondo e terzo posto a livello regionale. I giovani ringraziano Enza Petrilli per aver rappresentato nel mondo la parte più sana della Calabria e per aver condiviso con essi la sua storia, con la consapevolezza che tutti dovrebbero prendere esempio da persone come lei, lottare per i propri sogni, rialzarsi quando si cade e affrontare ogni ostacolo con caparbietà per raggiungere i propri obiettivi.