Si è tenuto il giorno 27 novembre u.s. presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi “Magna Graecia” (UMG) di Catanzaro, un convegno dal titolo “Il Caprino Nicastrese: tra scienza e tradizione”.

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Si è tenuto il giorno 27 novembre u.s. presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi “Magna Graecia” (UMG) di Catanzaro, un convegno dal titolo “Il Caprino Nicastrese: tra scienza e tradizione” in cui sono stati presentati i risultati del progetto AGER Canestrum casei, relativi al valore nutrizionale e nutraceutico del formaggio Caprino Nicastrese e, nel contempo, sono state illustrate le nuove possibili strategie per il rilancio delle produzioni locali e delle filiere ad esse collegate. Il progetto Canestrum casei, finanziato dalla Fondazione AGER, intende migliorare i canali di commercializzazione e vendita di quindici formaggi del Sud Italia a forte rischio di estinzione in quanto poco conosciuti e valorizzati. Si tratta di prodotti tradizionali fortemente legati ai territori, ottenuti con tecniche ecosostenibili, in aree montane o marginali e per i quali diverse ricerche scientifiche hanno già dimostrato essere formaggi di alta qualità. La finalità del progetto Canestrum casei è di fare conoscere questi formaggi al consumatore, riorganizzando il processo produttivo e il sistema di vendita. Il tutto per sostenere l’economia di piccole e medie aziende agricole di cinque regioni italiane: Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna.

All’evento, sono intervenuti in presenza e in modalità remoto, i vari attori scientifici nazionali che hanno preso parte all’équipe di ricerca, provenienti da varie università ed enti di ricerca italiani, ed è stato moderato da Valeria Maria Morittu, professoressa aggregata di Nutrizione e alimentazione animale presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università “Magna Græcia” di Catanzaro e dal Dott. Floro De Nardo, Zootecnico dell’Associazione Regionale Allevatori della Calabria.

Ha aperto i lavori il professore Domenico Britti, presidente della scuola di farmacia e nutraceutica dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, il quale ha portato i saluti del Magnifico Rettore dell’UMG di CZ professore Giovambattista De Sarro. Come affermato da De Nardo nel suo intervento, non poteva mancare il sindaco di Lamezia Terme avv. Paolo Mascaro, il quale si è felicitato con gli organizzatori per l’organizzazione dell’evento, sottolineando quanto l’amministrazione comunale lametina, sia molto vicina e partecipe a tutti gli eventi tesi al rilancio e alla promozione delle produzioni agroalimentari tipiche della città di Lamezia Terme, storicamente vocata all’attività agro-armentizia, compiacendosi contestualmente per tutte le iniziative che si stanno compiendo per il rilancio e il recupero della razza caprina autoctona Nicastrese e del Caprino Nicastrese, con l’auspicio che dette azioni possano apportare positivi riflessi economici alle aziende del territorio, costretti ad enormi sacrifici economici per sostenere i costi di produzioni.

Sono intervenuti il professore Massimo Todaro dell’Università degli studi di Palermo nonché coordinatore del progetto AGER, il professore Giuseppe Licitra dell’Università degli studi di Catania e responsabile della comunicazione del progetto AGER, la professoressa Adriana di Trana dell’Università degli studi della Basilicata che ha trattato sulle capacità antiossidanti e del contenuto in polifenoli del Caprino Nicastrese. In remoto è intervenuta la professoressa Margherita Addis dell’Agenzia per la ricerca in agricoltura della Sardegna che ha presentato i risultati relativi al profilo acidico e del contenuto in vitamine liposolubili del Caprino Nicastrese. E’ seguito l’intervento della dottoressa Elisa Mazza, ricercatrice in scienze e tecniche dietetiche presso l’UMG di Catanzaro, che ha presentato un lavoro dal titolo “I formaggi caprini nella dieta del consumatore” realizzato insieme ad Arturo Pujia, professore ordinario e direttore della scuola di specializzazione in scienze dell’alimentazione presso l’UMG di Catanzaro. Sempre in remoto è intervenuto Vincenzo Russo, professore di psicologia dei consumi e neuromarketing presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano (IULM), nonché direttore scientifico del centro di ricerca di neuromarketing Behavior and Brain Lab IULM, il quale è intervenuto su: “Costruzioni dell’immagine dei formaggi storici del Meridione d’Italia: trend e soluzioni neuroscientifiche”. Il Prof. Salvatore Claps, ricercatore del centro di ricerca CREA – Zootecnia e Acquacoltura di Bella Muro (PZ) ha relazionato su: “Innovare nel solco della tradizione: la valorizzazione del pascolo”. Ha concluso i lavori Giovanni Quaranta, nella duplice veste di professore di economia ed estimo rurale presso l’Università degli studi della Basilicata e rappresentante della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile del Mediterraneo (MEDES) che è intervenuto sulla concentrazione dell’offerta, differenziazione e tutela della qualità, sottolineando le opportunità e le buone pratiche.

A conclusione dei lavori, il dott. Antonello Alessio dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Basilicata e Calabria, ha guidato una degustazione di alcuni formaggi della Selezione AGER, ovvero il Caprino Nicastrese, la Vastedda del Belìce DOP, il Pecorino Siciliano DOP, il Ragusano DOP, il Caciocavallo Podolico PAT, due formaggi della Basilicata il Canestrato di Moliterno IGP e il Pecorino di Filiano DOP, tutti in abbinamento ai mieli calabresi gentilmente offerti dagli apicoltori De Filippo, Galati, Bava e dai vini gentilmente offerti dalle cantine Brigante, Longo, Russo e Statti.

Il workshop è stato patrocinato dalle Università degli Studi “Magna Græcia” (UMG) di Catanzaro, di Catania, della Basilicata, di Messina, di Palermo, dalla Libera università di lingue e comunicazione (IULM), dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), dalla Fondazione MEDES, dall’agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale (AGRIS), dal Comune di Lamezia Terme, dalla Società Italiana di Patologia e Allevamento degli Ovini e dei Caprini (SIPAOC), dall’Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione (RARE), dall’Associazione Nazionale della Pastorizia (ASSONAPA), dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria (ARSAC), dall’Associazione Regionale Allevatori della Calabria (ARA), da Slow Food Calabria, dagli Ordini dei Medici Veterinari, dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, dai collegi degli Agrotecnici e dei Periti Agrari della Provincia di Catanzaro, dal Centro Interdipartimentale di Servizi Veterinari (C.I.S.), dalle organizzazioni agricole calabresi, CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri e da Federalberghi.

Alla segreteria organizzativa hanno preso parte i Dott. Cristian Piras, Fabio Castagna, Anselmo Poerio e Monica Ragusa.

 

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