Nell’ ambito del percorso didattico di ampliamento dell’attività di conoscenza storico – culturale del proprio paese, qualche giorno fa, le classi II°, III° e IV della scuola Primaria di Amato, dell’Istituto Comprensivo F. Sofia Alessio-N. Contestabile, guidato dall’ing. Pietro Meduri, si sono recate in visita didattica al “Primo Nucleo Abitativo di Amato, denominato “Ceda”, accompagnate dalle docenti, dalla signora Paola Monterosso e dai vigili : Walter Tomagra, Caterina Nicotera e Giovanni Meduri.
Gli alunni hanno visitato quelle che un tempo sono state le case dei contadini, alle dipendenze della nobile e storica famiglia Gagliardi.
27 erano le famiglie, tutte numerose, che vivevano in un mondo caratterizzato dal lavoro, dalla preghiera, dalla semplicità , dalla bontà e anche dal pensiero magico così caro a Gabriel Garcia Màrquez.
C’era un forno dove ogni famiglia preparava il pane , i biscotti e la “pitta ripiena”.
Un territorio, da sempre identificato con le tonalità e le sfumature del verde dei prati, dei colori vivaci dei fiori, dal volo degli aironi, delle poiane e dei passerottini tra gli ulivi secolari .
Il canto del gallo era l’orologio più sicuro per indicare l’alba, così pure l’ora del tramonto era indicata dal ritiro delle galline nel pollaio.
Casette, che rappresentano tracce preziose di una storia antica, presente non solo ad Amato ma in ogni angolo di una terra( la Calabria) fecondata dalla fatica e dalla fantasia, rappresentata dalla civiltà contadina, dalle radici che rafforzano l’identità di un popolo che lo individuano e lo rendono unico; perché è dal passato che bisogna partire per comprendere il presente e prepararsi al futuro.
Tante le domande poste dai bambini alle loro insegnanti, mentre l’odore della terra, dei fiori e della storia danzava nell’aria.
Grande soddisfazione per la riuscita del percorso didattico è stata espressa dalla responsabile del plesso dott.ssa Angela Crea, nonché Assessore all’Istruzione del Comune di Taurianova, la quale ha subito abbracciato il progetto, collaborando attivamente e rimarcando l’idea che il futuro è nel passato.
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