Mare pulito, arrivano tempi duri per chi inquina

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l'orafo antonio affidato premia relatori
l’orafo antonio affidato premia i relatori
francesca mirabelli

Fondali marini monitorati con l’impiego di sofisticate apparecchiature dai tecnici della Stazione zoologia “Anton Dohrn” di Amendolara e dell’Arpacal; i 208 chilometri di costa compresi tra Tortora e Nicotera passati al setaccio grazie all’operazione “Deep” posta in essere dai Carabinieri con l’impiego di 300 militari, 115 automezzi, un elicottero e conclusasi con 13 persone denunciate e il sequestro di cinque depuratori; le zone interne ispezionate metro per metro senza risparmiare aziende agricole, frantoi e altre attività produttive; fiumi e torrenti controllati dalle sorgenti alle foci; una montagna di dati raccolti e ora al vaglio degli esperti. S’è fatto più lavoro dallo scorso dicembre a oggi che in tutti gli anni passati. In sintesi, non ci sarà mai più un’estate come quelle precedenti. Dal prossimo luglio il mare non sarà al massimo della sua cristallinità, ma nel volgere di un paio d’anni tutto cambierà. Lo hanno ribadito, ancora una volta con grande fermezza, tutti i relatori presenti al convegno organizzato dall’associazione “Mare pulito Giordano Bruno” guidata da Francesca Mirabelli per fare il punto della situazione dopo gli incontri tenutosi a Pizzo e a Nicotera. Dopo i saluti del sindaco Giovanni Macrì, di Francesca Mirabelli e del dirigente scolastico Nicolantonio Cutuli, da Domenico Pappaterra, direttore regionale Arpacal a Massimiliano Pignatale, comandante della capitaneria di porto di Vibo Marina; da Silvio Greco, responsabile della Stazione zoologica “Anton Dohrn” di Amendolara al generale dei Carabinieri Pietro Salsano, per finire a Camillo Falvo, procuratore della Repubblica di Vibo, è arrivata non solo la conferma degli impegni assunti precedentemente, ma è stato anche rimarcato il monito che non ci sarà più spazio per abusivismi e violazioni di alcun genere.

intervento del sindaco giovanni macrì

Naturalmente, ognuno dovrà fare la sua parte. Non bastano, infatti, le sole azioni di deterrenza per uscire dal guado. Bisognerà puntare al cambiamento facendo leva sull’entusiasmo dei giovani e sul coinvolgimento totale delle scuole. <In Calabria – ha sostenuto Silvio Greco – nessuno fa il proprio dovere. Non c’è attività che non sia legata al malaffare. Le procure possono arrestare tutti, ma non si risolve nulla se non cambia il modo di ragionare dei calabresi. Peraltro – ha aggiunto – sui fondali abbiamo trovato anche metalli pesanti non compatibili a mare. Bisognerà capire il perché di questo fenomeno>. Sull’efficacia del fronte comune creatosi tra le varie istituzioni e la Regione, nonché sul lavoro sin qui fatto s’è soffermato Domenico Pappaterra. <Tra Tortora e Nicotera – ha sottolineato – 40 depuratori saranno ispezionati a sorpresa e senza il solito preavviso da parte degli amici. Stessa cosa per aziende agricole e frantoi site specialmente nelle zone interne. Le negatività devono finire>.

ricercatore strumenti musicali francesco braccio

Di plastica, microplastica e reti abbandonate sui fondali ha parlato Massimiliano Pignatale, mentre il generale Pietro Salsano ha ribadito che <la polizia ambientale in Italia è di pertinenza dell’Arma e noi arriveremo dappertutto per ripristinare la legalità>. Perentorio il procuratore Cammillo Falvo che ha assicurato interventi a tutto campo. <I problemi – ha asserito – sono più gravi di quello che pensiamo. Il mare viene maltrattato come nessun altro settore. Chi aveva dovere di vigilanza in passato, nessuno escluso, non ha fatto il proprio dovere. Bisogna invertire ogni cosa e con la collaborazione di tutti ce la faremo>. Apprezzati anche i suggerimenti arrivati dall’oncologo Serafino Conforti che ha ricordato come <come l’errato stile di vita e i guasti ambientali siano alla base dell’80% delle malattie tumorali>. Parole di incoraggiamento sono arrivate anche dal vescovo don Attilio Nostro che s’è rivolto, in particolare ai giovani auspicando che <possano diventare adulti responsabili e dotati di un senso civico più forte del nostro>. Tra i presenti in sala anche gli orafi Michele e Antonio Affidato, che hanno premiato i relatori con una loro creazione artistica, mentre il ricercatore Francesco Braccio ha allietato l’incontro raccontando storia e origine di numerosi strumenti musicali da lui stesso recuperati e restaurati. Ai lavori hanno preso parte anche i sindaci di Parghelia (Antonio Landro) e Ricadi (Nicola Tripodi), nonché il vicesindaco di Nicotera, Marco Vecchio.

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