“ Il Cercatore di Luce”(Mondadori)” è il nuovo romanzo di Carmine Abate, talentuoso scrittore, nato a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria.
Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino (a Besenello). Come narratore, ha esordito in Germania con “Den Koffer und weg!” (1984) e in Italia con “Il ballo tondo” (1991), cui sono seguiti raccolte di racconti e romanzi di successo. I suoi libri, vincitori di prestigiosi premi, sono tradotti in numerosi Paesi. Con “La collina del vento” (2012) ha vinto il 50° premio Campiello.
Nel romanzo Abate narra di un ragazzo di nome Carlo, di dodici anni che va a Scanuppia, una montagna del Trentino, per trascorrere le vacanze estive nella baita di famiglia. I genitori non fanno che litigare, la tensione è palpabile, eppure un inatteso sollievo lo coglie quando si immerge nel dipinto appeso nella sua stanza: una giovane donna con un bambino tra le braccia. Chi sono quelle due persone? Al ragazzo pare di riconoscerle e chiede notizie alla Moma, la nonna originaria della Calabria, scoprendo che il nonno aveva conosciuto il pittore, Giovanni Segantini. Carlo si trova così a ricostruire la trama a di un intero secolo, a partire dalla meravigliosa vicenda umana di Segantini, legata a quella della propria famiglia. Mentre è alle prese con i primi turbamenti sentimentali, il ragazzo si appassiona all’amore tra l’artista e Bice Bugatti, donna carismatica e compagna fedele, sempre al suo fianco dall’incontro a Milano agli anni in Brianza e in Svizzera. In un romanzo epico e visionario, Carmine Abate torna a raccontare un’appassionante storia familiare, e intreccia con saèienza la straordinaria avventura esistenziale e artistica di un grande pittore, muovendosi in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all’altopiano della Sila, monumento alla bellezza nel cuore del Mediterraneo. Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte, gli stessi del famoso Trittico della Natura di Giovanni Segantini. È lui l’inesausto cercatore di luce che, pur presagendo la fine ormai prossima, sale in montagna a dipingere l’ultima, grandiosa opera. L’unico modo per sconfiggere la morte.
Ed è con questo travolgente romanzo che si è aperto a Gioia Tauro il “Maggio dei Libri”.
L’evento si è svolto alle Cisterne, madrina d’eccezione l’attrice gioiese Swamy Rotolo, Vincitrice del David di Donatello.
Dopo i saluti del sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, il quale ha sottolineato l’impegno profuso dall’Assessore Carmen Moliterno e la gioia e l’orgoglio di tutta la città per il riconoscimento ottenuto da Swamy Rotolo; l’ Assessore alla Cultura Carmen Moliterno dopo essersi soffermata sul Maggio dei Libri, ha ringraziato le forze dell’ordine per il patrocinio.
A seguire Swamy Rotolo, non senza emozione, ha ringraziato tutti per le dimostrazioni di affetto ricevute.
Subito dopo ha magistralmente dialogato con l’autore il libraio Francesco Scarcella.
Numeroso il pubblico presente in sala, tra cui autorità civili, militari, rappresentanti delle Associazioni presenti sul territorio e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Taurianova Angela Crea.