Peppino Impastato diceva : “ La mafia uccide, il silenzio pure”.
E così imparare a conoscerla, parlarne, confrontarsi è il primo passo per affrontarla.
Venerdì scorso a Taurianova nell’incantevole Chiesa del Rosario, “Taurianova Talk” ha presentato il docufilm “Il venerdì nero di Taurianova” curato dalla giornalista Nadia Macrì e dal film maker Filippo Andreacchio sui fatti accaduti negli anni ’90 a Taurianova, con riferimento soprattutto al venerdì nero del 3 maggio 1991 (in seguito alla disumanità di quelle vicende, venne approvata la famosa legge sullo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose).
Protagonisti del racconto l’assessore Massimo Grimaldi(figlio di vittima di mafia), il direttore della Caritas diocesana Vincenzo Alampi, il sociologo Mimmo Petullà, il sacerdote Giovanni Rigoli, l’attivista Giovanni Accardi, l’On. Angela Napoli e il maresciallo Salvatore Barranco.
Un lavoro di ricerca, ascolto e restituzione, che non ripercorre solo i fatti storici e giudiziari di quel periodo buio, ma restituisce stati d’animo e solchi di speranza. Quella speranza necessaria dopo il dramma che ha inesorabilmente segnato le loro vite.
Nadia Macrì e Filippo Andreacchio, hanno affermato: ”Abbiamo riavvolto il nastro affinchè quello che è accaduto non ritorni più”.
Numeroso, attento ed emozionato il pubblico presente, tra cui la giunta comunale della città, il capitano della Compagnia Carabinieri di Taurianova Gaetano Borgese, la Presidente della Consulta delle Associazioni Annamaria Fazzari, il Maggiore Giuseppe Abrescia Comandante del Nucleo Informativo dei Carabinieri di Reggio Calabria.