Un incontro con i cittadini a 30 anni dalle stragi di mafia, nelle quali persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, voluto da Don Pino De Masi ,Parroco della Città,in occasione delle celebrazioni della Festa di Santa Marina ,per affrontare il tema del ruolo della Chiesa di fronte alle Mafie.
Mons. Savino, che tra l’altro è Vicepresidente per l’Italia Meridionale della Conferenza Episcopale Italiana,non ha deluso le attese del numeroso pubblico presente in Piazza della Repubblica.
Il Vescovo dopo aver ricordato il suo viaggio in Ucraina dove “la paura” regna sotto i bombardamenti e dopo aver ripercorso alcune tappe della sua vita di studente sessantottino,Monsignor Savino ha affermato “ ho incontrato Gesù di Nazareth e ho seguito la mia strada.
In questo cammino ho capito che bisogna essere credibili,così come era Gesù e come debbono essere credibili e carichi di umanità i religiosi della Chiesa “.
“Oggi c’è un virus-ha affermato il Vescovo- ma non è solo il Covid ma è l’alzhimer culturale e la stessa ‘ndrangheta.”
Dobbiamo riscoprire-ha proseguito Monsignor Savino- il desiderio della legalità così come era presente in Falcone e Borsellino, due eroi.”Maledetta la Patria che ha bisogno di eroi”.La Chiesa è credibile se parla dei 5 milioni di poveri assoluti e dei 7 milioni di poveri relativi che la crisi ha generato in Italia.
La Chiesa deve porsi il problema della sanità e del diritto alle cure.
“Si parla tanto di Pnrr-ha sostenuto il Vescovo di Cassano-ma qui tutto viene bloccato dalla burocrazia”.
“Abbiamo una grande speranza in Papa Francesco che è venuto dalle mie parti e ha scomunicato i mafiosi e ha lanciato un messaggio di speranza.
Ora dobbiamo far diventare le Comunità Ecclesiali luoghi di speranza”.