Mare sporco a Nicotera: protesta giorno 9 agosto. Il sindaco sposta l’attenzione sul piccolo torrente Vena, ma viene smentito sui social. Il problema mare sporco va ricercato in loco? Mare sporco a Nicotera: protesta giorno 9 agosto. Il sindaco sposta l’attenzione sul piccolo torrente Vena, ma viene smentito sui social. Il problema mare sporco va ricercato in loco?

Mare sporco a Nicotera: protesta giorno 9 agosto. Il sindaco sposta l’attenzione sul piccolo torrente Vena, ma viene smentito sui social. Il problema mare sporco va ricercato in loco?

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E’ ormai una guerra aperta sui social. I panni sporchi non si lavano più in casa. Il sindaco Marasco ha postato da alcuni mesi sui social, forse imprudentemente e ingenuamente, decine e decine di foto sul mare pulito a Nicotera, definendo la spiaggia “Miami Beach” o “Rio de Janeiro”, facendo sorgere spontanea la domanda che dopo anni di mare sporco e inquinato, per fare tanta propaganda diretta mettendoci la faccia in proprio, il sindaco e la sua giunta, devono aver lavorato molto durante l’inverno e la primavera scorsa sull’inquinamento ed aver risolto il problema?

La risposta è negativa e anche la pubblicità si è verificata, purtroppo, ingannevole tanto da ironizzare se il mare oggi è “marasco o sporco”.

Puntuale come una disgrazia che incombe sulla città, il mare sporco si è ripresentato con cadenza ormai quotidiana tra i giorni di luglio e fino a questi precedenti il ferragosto. Il sindaco difronte a questo “inspiegabile” mare sporco, quasi da “lesa maestà” ed avendo osato affrontarlo durante la sua amministrazione ormai giunta al terzo anno, ha pensato di  correre ai ripari spostando l’attenzione sul torrente Vena che sfocia alla foce del fiume Mesima, nel limitrofo comune di San Ferdinando, facendo riferimento ad un filmato del 18.07.2019 di un noto cronista il quale documentava un problema vecchio di anni e ben noto a tutti gli addetti con denunce e articoli sui giornali, anche da parte di MediterraneiNews.

Ma parlare di mare inquinato, senza portare le prove delle analisi in merito, è un reato, così come lo è se è veramente inquinato e non provvedere ad emettere una ordinanza comunale di divieto di balneazione, che al momento a Nicotera non è mai stata emessa. Insomma la contraddizione e la strumentalizzazione dello scarica barile, è un fatto ormai fin troppo evidente, sulla pelle dei cittadini e dei turisti.

A  tirare in ballo il Comune di Rosarno, sui social, da parte dei leoni da tastiera, è poi stato un attimo. Pronta la risposta, sempre sui social, da parte del dirigente comunale di Rosarno arch. Domenica Corigliano la quale, avendo preso provvedimenti in questi ultimi anni sulla rete fognaria di Rosarno compresa la località incriminata del quartiere San Leonardo, smentisce nel giro di poco le affermazioni del sindaco Marasco: <Caro sindaco di Nicotera sperando di aver risolto il problema, ha provveduto a segnalare alla capitaneria di porto di Gioia Tauro, l’eventuale svernamento di liquami da parte del comune di Rosarno, cosa che mi ha fatto piacere in quanto io come responsabile insieme alla capitaneria abbiamo percorso l’intero torrente vena costatando che, le pompe di sollevamento erano regolarmente funzionanti e che non vi erano svernamenti di nessuna natura sul vena…>.

Foce del Mesima e del Vena

Noi di MediterraneiNews, ieri intorno alle ore 18:00, siamo stati alla foce del Vena e del Mesima documentando la situazione, con un video in fase di montaggio, ed abbiamo constatato che le acque, nel tratto dove si congiungono a pochi metri dal mare, sono limpide e di scarsa affluenza, impossibile da sole a creare il vasto inquinamento che giornalmente si verifica con forte colorazione marrone per poi diluirsi in un verdastro stomachevole, ma, comunque, il Mesima e il Vena andrebbero monitorati sia di giorno che di notte. Altresì, il tutto, tra l’altro, andrebbe monitorato anche e non solo partendo dal Mesima, bensì dal lato opposto nei pressi della foce del torrente Tuccina a Nicotera, per poi allargarsi verso la scogliera e dirigersi nella lunga spiaggia a ridosso dell’abitato. Dal Mesima verso le ore 11:00 si assiste invece al fenomeno giornaliero della “Rema” cosiddetta dai pescatori, che un gioco di correnti tra acqua calda e fredda, rimescolandosi nel fondale sporco crea una ulteriore colorazione con evidente fenomeno di inquinamento che si sposta verso l’abitato.

Il torrente San Giovanni, che sfocia nel centro della spiaggia di Nicotera, viene inspiegabilmente e colpevolmente ignorato da tutti, nonostante abbia un affluente di vari chilometri denominato “Bracotto” che sversa, insieme al collettore Ravello, una quantità di acque scure superiore a quelle del Vena. Queste acque occupano visibilmente solo l’ultimo tratto di circa 100 metri che sfocia nel centro della spiaggia di Nicotera a ridosso dell’abitato, ed essendo appositamente sbarrato alla foce, crea un pericolosissimo laghetto maleodorante e di colorazione verde che è una bomba ecologica in piena zona balneare, a pochi metri dalla battigia con una continua infiltrazione sotterranea che, da sotto la sabbia, va verso il mare rimanendo ingannevolmente invisibile e divenendo fonte di pascimento per tutti i fenomeni di inquinamento sopra descritti potenzialmente ricche di carichi antropici e/o inquinanti. Si attende il prossimo temporale per immettere il tutto illegittimamente e irresponsabilmente in mare? Non si può sottacere sugli scarichi comunali della rete fognaria pubblica, in atto a regime misto (nere e bianche) relativi a tutto il territorio comunale di Nicotera già più volte segnalato nelle relazioni della Capitaneria di Porto di Vibo Marina. Il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, dovrà intervenire in questa vicenda.

Foce torrente San Giovanni – Bracotto con uccelli morti

Abbiamo filmato uccelli morti e bambini che giocano ai bordi dello stesso laghetto artificiale, privo di alcuna protezione e senza alcun cartello di preavviso sanitario. Nelle immediate vicinanze vi è il dismesso depuratore che giace in un abbandono pauroso, una discarica a cielo aperto, ma che sembra essere fatto apposta per distrarre l’attenzione, essendoci un continuo sversamento di liquami provenienti dalla città di Nicotera, inspiegabilmente ancora attivo in località Mortelletto, e con pompe che sversano in una vasca a cielo aperto a intervalli continui e frequenti, il tutto privo di alcuna norma di sicurezza per i lavoratori e privo di protezione verso i cittadini, senza alcun cartello previsto in un ambiente di lavoro che appare ingannevolmente dismesso, ma che invece qualche operaio ci deve essere a manovrare e controllare la centrale elettrica ancora attiva e le vasche interrate che ricevono liquami. Anche questo problema di sversamento nel torrente San Giovanni, era stato denunciato dalla capitaneria di Porto di Vibo Marina dove evidenziava <uno scarico di condotta diretta nel fosso/canale S. Giovanni>. Uno scandalo a cielo aperto che è una bomba ecologica con gravi responsabilità di chi ne è il proprietario, che riteniamo sia il Comune di Nicotera. Come già detto, una indagine della Capitaneria di Porto faceva emergere alcuni anni orsono delle responsabilità nei confronti del Comune di Nicotera che <è emerso che la condotta sottomarina in effetti non è uno scarico utilizzato esclusivamente in situazioni di emergenza, ma bensì uno scarico tecnologicamente manovrato come scarico continuo di acque reflue non depurate>.

Alla luce dei gravi fatti alcuni cittadini chiedono per giorno 09/ 08/ 2022 alle ore 17,00 presso la Sala Comunale del Municipio di Nicotera un Consiglio per discutere sul problema mare inquinato affermando sui social <E’ surreale arrivare al mare e andare da una parte all’ altra in cerca di un pezzettino di mare pulito. E nonostante ciò spesso è sporco ovunque>.

Sempre sui social si chiedono le dimissioni del sindaco Marasco da parte di cittadini, di turisti inferociti e di operatori turistici, non solo e non tanto per il mare sporco, che già di suo è un fatto grave, ma per la sporcizia dentro la città, i cumuli di calcinacci, il degrado evidente sul lungomare e sulle vie interne con blatte volanti, scarafaggi, zanzare, topi. Fortissime le lamentele per la mancanza di acqua in casa ormai divenuto un problema giornaliero dove, dopo le 23:00, è impossibile farsi una doccia o lavare le stoviglie a casa o nei locali turistici. E’ di pochi giorni fa la notizia di un ristorantino appena chiuso sul lungomare dove ci sono voluti i Carabinieri e la Capitaneria di Porto per riscontrare che non possedeva alcuna autorizzazione, anche in materia sanitaria, e che la struttura si trovasse in precarie condizioni igieniche. Nella cucina, infatti, sono stati rinvenuti oltre 110 kg di prodotti ittici in pessimo stato igienico-sanitario.

Alla luce di fatti, potremmo dire che il recente concorso per la selezione di Miss Mondo 2023, tanto piaciuto alla autoreferenziale giunta comunale, si sia svolto in mezzo alla strada, in un tratto di  via Castello e in una cornice da ambiente di una città ormai ridotta da “Terzo Mondo 2022”.

Fogna, vasca a cielo aperto
Ex depuratore, ma ancora in parte in funzione
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