Il 26 dicembre scorso si è celebrato l’anniversario del Movimento Sociale Italiano, il partito di ispirazione neofascista fondato il 26 dicembre 1946 poi dichiaratosi post fascista nel 1972 con la sigla MSI-Destra Nazionale. Il 27 dicembre di 75 anni fa veniva firmata e promulgata la Costituzione della Repubblica italiana. Due ricorrenze che stridono tra loro tanto da spingere l’ANPI e il PD a fare riferimenti espliciti verso quei nostalgici del fascismo e dei movimenti di destra come Casa Pound e Forza Nuova, con addirittura la richiesta per il presidente del Senato, Ignazio La Russa, di presentare le dimissioni dopo un post che ricorda la militanza del padre nel MSI. Pronta è stata la replica di Fdi affidata al senatore Andrea De Priamo: <Bisogna ricordare a chi oggi prova ridicolmente di mettere alla gogna importanti esponenti della nostra forza politica, che il Movimento sociale è stato un partito nato nell’Italia Repubblicana che ha caratterizzato la sua intera esistenza nell’ottica di una pacificazione nazionale, per il rispetto dei valori costituzionali e delle dinamiche parlamentari>.
Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane si è fatta portavoce della protesta dichiarando <Si celebrano oggi i 75 anni dalla promulgazione della Costituzione repubblicana, l’affermazione della nostra democrazia antifascista. Eppure c’è chi ritiene di esaltare un altro anniversario – quello della fondazione del Movimento sociale italiano – partito che, dopo la caduta del regime fascista, si è posto in continuità ideologica e politica con la Rsi-Repubblica sociale italiana, governo dei fascisti irriducibili che ha attivamente collaborato per la deportazione degli ebrei italiani. Grave che siano i portatori di alte cariche istituzionali a ribadirlo, legittimando quei sentimenti nostalgici>.
Pochi gironi fa, il 21 dicembre 2022, a Noemi Di Segni è stata conferita la Cittadinanza onoraria a Nicotera, città sede di una delle cento giudecche presenti in Calabria. In quella occasione si è vista la presenza della comunità ebraica per la celebrazione della festa della Chanukka. Un evento culturale e spirituale di alta valenza storica, seppur stranamente sotto tono da parte dell’Amministrazione comunale, svolto alla presenza del Rabbino capo della comunità di Napoli, Cesare Moscati, del delegato per la Calabria, Roque Pugliese, del Vice presidente delle Comunità ebraiche italiane, Giulio Di Segni e il Vescovo della Diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea, Attilio Nostro. Assente il sindaco Marasco per impegni di lavoro. In sua vece facevano gli onori di casa il vice sindaco Marco Vecchio e il delegato alla cultura Pino Leone.
I tre rappresentanti ebraici sono stati inseriti nell’Albo d’oro del Comune di Nicotera, mentre a Noemi Di Segni, in collegamento da Gerusalemme, il sindaco Marasco, le ha conferito la Cittadinanza onoraria.
La reazione di Noemi Di Segni contro la destra neo e post fascista del MSI e della galassia della destra estrema di Casa Pound e Forza Nuova che da sempre sono additati come neofascisti, ha sorpreso molti cittadini di Nicotera che hanno collegato la conferita Cittadinanza onoraria con l’Amministrazione comunale di Nicotera caratterizzata al suo interno da uno spiccato orientamento di destra. Difatti, l’attuale maggioranza è composta con un rappresentante eletto sotto il simbolo di Casa Pound. Le cronache giornalistiche ne hanno parlato ampiamente a suo tempo, (CN24News del 30.09.2018 con il titolo: ”Nicotera. Nella lista di Casapound un nuovo militante” ed anche Mediterraneinews del 1.10.2018 con il titolo: “Elezioni a Nicotera. Casa Pound si schiera con Marasco”). Il 16 marzo 2019 Nicotera ha assistito all’inaugurazione della sede politica di Casa Pound con la presenza del maggiore esponente nazionale, Simone Di Stefano, segretario nazionale di Caspound Italia. L’attività sul territorio è poi proseguita sabato 2 febbraio 2022 con la Festa del tesseramento Casapound Italia alle ore 16:00 presso “Il Maniero” di Corso Cavour, 14 di Nicotera.(Vedi locandine)
L’attuale minoranza in consiglio comunale pochi mesi addietro, l’11 luglio 2022, si lamentava di un loro emendamento presentato in consiglio comunale e rinviato al mittente, che recitava <Il Comune attua ogni iniziativa utile a reprimere ogni forma di discriminazione di matrice xenofoba, razziale e omofoba, favorendo su tali temi anche i processi educativi. Anche in questo abbiamo potuto registrare, da parte del sindaco, Giuseppe Marasco, dell’esponente di Casa Pound e del consigliere leghista enfatiche enunciazioni sui diritti universali dell’uomo, con la rituale premessa che nessuno di loro, è razzista, xenofobo e ancor meno omofobo. Salvo a compattarsi subito dopo nello stabilire che tali termini è meglio bandirli dal vocabolario; non profferirli perché “pleonastici”, dal momento che “queste categorie hanno già una protezione all’interno del divieto di discriminazione generale previsto dalle leggi esistenti>. (Mediterraneinews, 11 luglio 2022 dal titolo: “A Nicotera, il gruppo di minoranza Movi@Vento sempre più anti-Marasco”).
L’Italia è un paese altamente democratico e la libertà di espressione, anche se politicamente vicina all’estrema destra, è consentita, ma stride spesso con alcuni ricordi che giustamente ci riporta alla mente Noemi Di Segni quando afferma che ”la nostra democrazia è antifascista” ricordandoci la grave storia della <deportazione degli ebrei italiani> considerando <Grave che siano i portatori di alte cariche istituzionali a ribadirlo, legittimando quei sentimenti nostalgici>.
L’attuale guerra in Ucraina annovera tra i suoi militari l’ormai famoso Battaglione Azov riconducibile ai nostalgici fascisti e nazisti, ma, in tal caso, essendo schierato dalla parte dei patrioti e partigiani ucraini che combattono contro la Russia viene, al momento, da quasi tutti tollerato.
