Da San Roberto un nuovo modo di ‘fare scuola’: apre il nuovo asilo nido con modello B612

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La comunità di San Roberto riparte dai più piccoli. È da poco iniziata, infatti, l’attività del nuovo asilo “Noi con i bambini”.

Un progetto innovativo sul piano sociale, culturale ed educativo che vede la Cooperativa sociale “Libero Nocera” di Reggio Calabria ente responsabile, al fianco della compagine gestionale composta dall’ass. “Espero“, l’ass. “Gli Amici di Gianluca“, la ludoteca “Funny Club“, la società di comunicazione “DVNO“, l’Istituto Comprensivo San Roberto – Campo Calabro nella figura della prof.ssa Cosentino ed il Comune di San Roberto nella figura del sindaco Micari.

‘Noi con i bambini’: al via l’attività del nuovo asilo di San Roberto

È già partita la fase di inserimento per i 18 iscritti, suddivisi in 3 fasce d’età del nuovo asilo nido “Noi con i bambini”. Il servizio educativo per i minori di prima infanzia di fascia 0-3 anni è una vera e propria rivoluzione, oltre che una best-practice da estendere anche ad altre realtà.

L’asilo nido, infatti, mancava in tutta la vallata, impedendo a molti bambini, specie i più fragili, la frequentazione di un ambiente formativo di base per almeno 3 anni. Un impulso, dunque, ad allargare l’offerta formativa partendo proprio dai più piccoli quello partito dalla Cooperativa reggina che, da anni, si occupa di progetti educativi, su diversi piani.

Grande soddisfazione, per l’avvio, tanto atteso, delle attività, è stata espressa dalla dirigente Ania Pitasi:

“L’apertura dell’asilo nido rappresenta per noi, e per tutta la comunità, motivo di grande orgoglio. Il servizio della scuola dell’infanzia 0-3, fino a questo momento, era solamente un miraggio. Adesso, invece, è divenuto finalmente realtà grazie all’impegno profuso dalle associazioni che hanno fortemente creduto nella valenza del progetto e nella sua realizzazione proprio in questa specifica area geografica”.

Una scelta strategica, dettata dalla necessità di mettere in atto una trasformazione in un territorio che potrebbe diventare vero e proprio modello di lotta alla povertà educativa.

“L’obiettivo – ha spiegato il Presidente della Coop, Gaetano Nucera – è duplice. Da una parte avviare un processo di riscatto culturale offrendo un nuovo servizio alla popolazione, dall’altro dare una risposta concreta alla famiglie e farle sentire realmente sostenute nella loro funzione genitoriale”.

Una novità anche il modello educativo utilizzato al suo interno. Si tratta del B612, un approccio olistico al mondo del minore, monitorato costantemente e supervisionato dalla Mind4children – Spin-off dell’Università di Padova attraverso il coinvolgimento di professionalità che operano da tempo nelle problematiche sociali. Secondo questo particolare modello educativo occorre agire direttamente sull’area potenziale di sviluppo di ogni bambino mettendo al centro il ruolo delle emozioni nell’apprendimento, in un’atmosfera di serenità e accettazione anche dell’errore per poterlo facilmente superare.

Grande la gioia anche da parte dei genitori dei piccoli che l’hanno definitiva non solo “una bella iniziativa”, ma anche un modo per “aiutare lo sviluppo cognitivo un inserimento più precoce”, un “aiuto per le mamme” ed un “contributo a favorire il distacco e la fiducia negli altri non familiari”.

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