Nicotera, D’Aloi (ex dipendente Asp) propone la sua ricetta per far ripartire la guardia medica

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Guardia medica ancora a singhiozzo, ressa davanti agli uffici esenzione ticket, carenza di personale, mancanza di parcheggi, struttura ospedaliera senza manutenzione, servizio di protesica ridotto al lumicino, ecografo multidisciplinare nuovo e inutilizzato per mancanza del collaudo: tutto concorre, da una parte, ad alimentare la tensione tra gli utenti sanitari del comprensorio e, dall’altra, ad evidenziare la scarsa sensibilità del management dell’Asp nei confronti della sanità sul territorio. Il caos creatosi lunedì mattina davanti agli uffici esenzioni ticket, in verità, ha pochi precedenti nella storia del poliambulatorio nicoterese. Decine e decine di persone accalcate nei corridoi e progressivamente logorate dall’estenuante attesa hanno faticato a controllare la loro rabbia. Fortunatamente non è successo nulla di grave, ma la situazione potrebbe ripetersi lunedì prossimo. E potrebbe anche peggiorare. Il dottor Mercurio De Carlo, responsabile dell’Ufficio cure primarie e specialistiche, costretto avant’ieri a prolungare la permanenza in ufficio per quasi cinque ore oltre l’orario di competenza, non ha nascosto, infatti, il proprio malumore. Non è da escludere, pertanto, che possa rinunciare al suo incarico qualora l’Asp non provvedesse a mandare altro personale per fronteggiare un’emergenza che ormai, sempre di questi tempi, si ripete da anni.

Le proteste della gente, peraltro, non hanno toccato solo il modo disorganizzato d’affrontare la questione ticket, ma si è allargata a tutti gli altri problemi che attanagliano la sanità nicoterese a cominciare dalla apertura a singhiozzo della guardia medica. Domenica sera sulla porta d’ingresso è ancora una volta comparso il solito avviso che addebita la chiusura del servizio alla carenza di personale. In proposito, non appare del tutto convinto della gestione del personale medico Pino D’Aloi, psicologo dell’Asp da poco collocato in quiescenza. <Tra Ricadi, Spilinga e Caroniti – sostiene – ci sono, nel raggio di meno di dieci chilometri e per una popolazione di circa cinquemila abitanti, ben tre postazioni di guardia medica con organico coperto. Il comprensorio Nicotera-Limbadi, con oltre diecimila abitanti e un vasto territorio, vede, invece, la guardia medica funzionare in maniera discontinua. Il responsabile del servizio – propone – non potrebbe appellarsi a professionalità e sensibilità dei medici delle postazioni già indicate per chiedere loro, a rotazione, qualche turno in più da effettuare su Nicotera?>. Il ragionamento non fa una piega. Escludendo qualsiasi intenzione di aprire una guerra tra poveri, al dottor Raffaele Bava responsabile del Distretto, al dottor Matteo Galletta direttore sanitario dell’Asp e allo stesso commissario Pino Giuliano cosa costa valutare la fattibilità della proposta di D’Aloi?

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