E’ iniziata al Bosco di Rosarno l’Estate Ragazzi

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E’ iniziata al Bosco di Rosarno l’Estate Ragazzi che finirà il 22 luglio con la serata conclusiva.

Anche quest’anno la comunità parrocchiale del Bosco di Rosarno con grande gioia, visto il successo dello scorso anno,   vive l’ esperienza dell’Estate Ragazzi.

Quest’anno ci  sono  circa 35  animatori che si prenderanno cura dei più piccoli, circa 70 bambini, i principali protagonisti dell’estate, guidati dal parroco don Pasquale Ciano.

Il tema di quest’anno è “Tu x Tutti”, “chi è il mio prossimo”, incentrato sulla parabola del “Buon Samaritano” (Lc 10,29-37) che si prende cura dell’ uomo lasciato mezzo morto sul ciglio della strada.

Prendersi cura dell’altro vuol dire amare, ogni atto di amore dato ad ogni prossimo e un atto di amore fatto a Gesù.

“Tutto quello che avete fatto ad un di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me” (Mt25, 40).

Le giornate del campo estivo saranno pieni di momenti gioiosi, con giochi, canti e balli, ma non mancheranno i momenti della preghiera ed i  momenti della formazione, con laboratori su tematiche molto importanti , esposti alla portata dei bambini, come la cura del creato, la cura di sé stessi, la cura dell’altro, ma soprattutto la cura che Dio ha di ciascuno di noi.

Don Pasquale Ciano afferma:<< Questa sarà la nostra preghiera: di tutti noi (o Dio), di prenderti cura, non smettere mai. Noi vogliamo fare l esperienza della gioia dello stare insieme, perché insieme siamo certi che da questa estate ragazzi diventeremo sempre più maturi nella fede e fratelli tutti amati dal Signore. Noi siamo chiamati a “dare la nota giusta a chi ci sta a fianco” questo è il motto di ogni animatore. Se saremo vigili ed attenti a chi ci sta a fianco, se avremo braccia tese per prenderci cura degli altri, se sapremo custodire la nostra vita e quella degli altri, se avremo un cuore libero per amare gli altri, allo si che saremo testimoni della nuova civiltà dell’  amore. Questo è l’ augurio che faccio a tutti gli animatori che sappiano essere testimoni, nei confronti dei più piccoli, di una nuova civiltà, quella della cura dell’altro e dell’ amore>>.

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