Comune di Nicotera. La maggioranza “fascista” perde la componente moderata dei “badogliani”. L’apologia prevale sulla democrazia. Comune di Nicotera. La maggioranza “fascista” perde la componente moderata dei “badogliani”. L’apologia prevale sulla democrazia.

Comune di Nicotera. La maggioranza “fascista” perde la componente moderata dei “badogliani”? L’apologia prevale sulla democrazia.

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Nel Consiglio comunale di ieri, 26 settembre, il consigliere Andrea Albanese ha abbandonato la maggioranza del Sindaco Marasco passando alla minoranza. In pochi giorni si sfalda l’ammucchiata insieme al consigliere Carmelo Staropoli che aveva anch’egli abbandonato la maggioranza con una ferma e dura dichiarazione rilasciata nel Consiglio comunale precedente. Entrambi, ieri, hanno dichiarato di aderire al gruppo della Lega. Grande è la soddisfazione del Capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Antonio Macrì, che ha dimostrato di essere uno stratega politico, con una dichiarazione resa in aula che ha spiazzato tutta la maggioranza, incredula e basita, per aver perso un ulteriore consigliere.

Il post incriminato. “Non v’è spazio per i badogliani”

Un grave situazione istituzionale, con dichiarazioni agli atti che, il Prefetto di Vibo Valentia, S.E. Paolo Giovanni Grieco, non potrà sottovalutare, atteso il perdurate di un metodo antidemocratico più volte denunciato dalle opposizioni. Gli altri tre consiglieri del MoviVento invece di abbandonare l’aula, hanno deciso di non essere presenti, disertando l’assise, probabilmente per protesta contro questa maggioranza arrogante e antidemocratica, come più volte avevano dichiarato.

Dopo le dirompenti dichiarazioni del Consigliere Albanese, nella maggioranza è calato un funereo silenzio, rimanendo tutti ammutoliti e senza replica alcuna. Ma come di consueto, si attendeva l’immancabile sfogo cafonal sui social di qualcuno della stessa maggioranza, di solito è il sindaco, ma questa volta non ha tardato ad intervenire l’assessore La Malfa, con il livore e la rabbia per l’immatura perdita di due membri che ha, di fatto ed irrimediabilmente, reso fragilissima la tenuta dei non magnifici sette rimasti alla poltrona, ma con un prevedibile ulteriore sfaldamento a breve. Ormai un solo voto divide la maggioranza dalla minoranza.

L’assessore La Malfa. Casa Pound. L’intervista.

E’ apparso subito grave, agli occhi dei cittadini, il tenore del post scritto sui social dall’assessore al Bilancio, Antonio La Malfa, componente della destra estrema di Casa Pound in seno alla maggioranza che era nata dalla lista civica di Marasco denominata ambiziosamente “Rinascita Nicoterese”, i cui macabri risultati hanno invece affossato la città.

Non appena finito il consiglio, La Malfa ha postato una foto che riprende la stanza del sindaco con i sette consiglieri di maggioranza che fanno finta di mostrare soddisfazione, ma con una scritta inneggiante alla sottintesa apologia fascista, rafforzata dall’inserimento di due cuori rigorosamente di colore nero, in segno di amore a quella medesima ideologia che la storia ha seppellito, senza se e senza ma. La scritta incriminata sopra la foto è: <Non v’è spazio per i Badogliani.>

Quindi, tolti i due “Badogliani” Albanese e Staropoli, si deduce storicamente che dovrebbero essere rimasti in maggioranza solo i fascisti che ancora inneggerebbero a Benito Mussolini. Il bidello La Malfa, lavorando in ambienti culturali-didattici, sa che la storia ha dato ai Badogliani la vittoria sul fascismo cancellando, a suo tempo, con il primo governo Badoglio, tutte le leggi razziali fasciste. Adesso gioiscono per aver fermato la storia della fine del fascismo? Ma questa apologia attuale che mira a portare indietro negativamente la storia, è veramente stomachevole visto che è postata con la foto dentro l’istituzione democratica dello Stato italiano: il Comune di Nicotera, precisamente nella stanza del Sindaco. Non le dimissioni sarebbero da chiedere, ma una retata da parte della Digos contro questo rigurgito disgustoso.

Post del sindaco che specula sugli anziani, senza aver avvisato il consigliere Albanese.

Ritornando alla democrazia, possiamo riscontrare che a nulla è valso il tentativo maldestro del sindaco di “mascariare” il consigliere Albanese, postando su Facebook nei giorni scorsi, la foto di una gita per 100 anziani, con l’immagine del Consigliere Albanese insieme all’assessore ai servizi sociali, Lorella De Stefano, forse entrambi ignari di tutto. Il tentativo di voler far credere che Albanese stava ancora con il sindaco si è invece ritorto contro, suscitando l’indignazione dello stesso che nulla sapeva della fantomatica gita speculando, il sindaco, sugli anziani, quelli veramente bisognosi di assistenza e svago che non possono essere cinicamente strumentalizzati. Sui social è partita l’indignazione popolare con il video di Cetto La Qualunque che rappresenta la scenetta durante la quale si vede la gita organizzata con l’obiettivo di sfruttare gli anziani per carpire i loro voti.

Un sindaco sulla cui immoralità istituzionale abbiamo già a lungo documentato. Ha dichiarato Albanese nel consiglio comunale odierno, con grande senso di maturità politica e istituzionale: <È con profonda preoccupazione che mi trovo a commentare una recente iniziativa dell’Amministrazione Marasco: la gita gratuita per anziani. In qualità di consigliere di maggioranza, devo far presente che sono stato completamente ignorato e non ho ricevuto alcuna informazione o consultazione su questa decisione assurda. La scelta di organizzare questa gita in un momento di risalita dei contagi da COVID-19 solleva gravi perplessità. La salute pubblica dovrebbe essere la nostra massima priorità, soprattutto quando si tratta di persone fragili come gli anziani.>

Dopo questa stoccata al sindaco infermiere, il quale con brutale cinismo aveva lanciato nelle settimane precedenti un procurato allarme con dichiarazioni infondate su un reparto covid di appena otto posti letto, prontamente smentito dalla direzione generale dell’Azienda Sanitaria, ha proseguito Albanese dicendo: <In un momento in cui dovremmo essere estremamente cauti, l’Amministrazione Marasco sembra aver scelto l’irresponsabilità… Invece di questa gita gratuita, avremmo dovuto concentrarci su soluzioni più responsabili per garantire il benessere degli anziani.>

Staropoli, Macrì e Albanese. Gruppo Lega

Conclude Albanese: <Questa iniziativa è un affronto alla responsabilità e al buon senso. L’Amministrazione Marasco dovrebbe riflettere seriamente sulle sue decisioni e ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e dei consiglieri. La salute e la sicurezza di tutti i cittadini sono in gioco, e non possiamo permettere scelte tanto irresponsabili come questa.> Nella dichiarazione resa da Albanese in seno al Consiglio comunale di ieri, non è passata inosservata la lamentela sul <profondo disaccordo con l’operato del sindaco Marasco e del capogruppo Pino Leone  che hanno operato in modo individualista imponendo le loro idee e le loro decisioni al resto della maggioranza. Questo approccio ha creato un clima in cui la diversità di opinioni è stata messa da parte a favore di un’autorità centralizzata il che non riflette i principi democratici che dovrebbero guidare il nostro lavoro>

L’intervento del capogruppo della Lega, Antonio Macrì, è stato altrettanto puntuale e preciso inchiodando questa risicata maggioranza, alle proprie responsabilità con una dichiarazione da stratega politico: <…desidero comunicare che il Gruppo Consiliare LEGA SALVINI PREMIER ha preso la decisione di abbandonare l’aula del Consiglio Comunale durante la seduta in corso. Questa decisione è stata presa a seguito di un profondo senso di insoddisfazione riguardo al rispetto dei principi fondamentali della buona collaborazione all’interno di questo organo istituzionale…La mancanza di coinvolgimento e di dialogo costruttivo all’interno di questo Consiglio Comunale rappresenta un ostacolo significativo al nostro impegno per il benessere della comunità. Riteniamo che sia essenziale rispettare il diritto di ogni consigliere di essere coinvolto nelle decisioni che riguardano il futuro della nostra città… Continueremo a lavorare per garantire che i principi democratici, il dialogo e il coinvolgimento dei cittadini rimangano al centro delle nostre azioni politiche.>

Continua…

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