A Nicotera i cittadini denunciano i ritardi nella consegna a domicilio della posta

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L’ufficio postale di Nicotera

Mancata distribuzione della corrispondenza, ritardi nella consegna a domicilio dei bollettini relativi alle utenze domestiche e non solo, in pratica, servizio recapito in “tilt”. La situazione denunciata più volte da numerosi cittadini riguarda in particolare alcune zone della città, le vie Madonna della Scala, Tondo, Filippella, Foschea, Pozzo, dove da circa due mesi il postino non arriverebbe più e molte buche delle lettere sono praticamente vuote. “La corrispondenza che avremmo dovuto ricevere da parecchi giorni – afferma una signora – , non è arrivata, né sappiamo quando ci sarà recapitata. Spesso sono stata costretta a recarmi personalmente all’ufficio recapiti di Badia per cercare di recuperare fra la tanta posta in giacenza la mia”. Una situazione paradossale, che si sarebbe protratta eccessivamente a discapito della pazienza degli utenti molti dei quali sono, adesso, più che mai convinti a denunciare la situazione anche perchè la puntuale consegna della corrispondenza rientra nel campo di quei diritti inalienabili del cittadino, una buona pratica che incide non solo sulla sfera personale e relazionale, ma anche su quella economica e sociale. Il tutto sembrerebbe legato alla mancata sostituzione degli addetti al recapito quando questi si assentano, provocando, così, incresciosi disservizi che si ripercuotono negativamente sulla cittadinanza. Il rischio, divenuto ormai reale, è che la posta giacerebbe negli uffici venendo consegnata con notevole ritardo o addirittura restituita al mittente con gravi conseguenze, in alcuni casi arrivando alla sospensione delle utenze, con l’interruzione dei servizi. E intanto i cittadini sono sempre più arrabbiati. Ogni giorno giungono nell’ufficio postale utenti per lamentarsi di aver ricevuto bollette, fatture  a scadenza già passata o avvisi, riviste, comunicazioni, ben oltre la data programmata, con consequenziali ritardi nei pagamenti ed il rischio di incorrere in ulteriori aggravi di spese. “Ho dovuto aprire un conto corrente – afferma un altro nicoterese – e farmi addebitare le bollette di luce, gas e telefono e di altre utenze, in quanto non mi arrivavano mai le bollette. Dovevo essere io a recarmi a Badia e fare cercare le varie fatture”. Sembra non avere, quindi, fine la politica al risparmio intrapresa da Poste italiane sul territorio nicoterese che ha condotto, inoltre, alla soppressione o al ridimensionamento di alcuni uffici con conseguente ricaduta negativa sul livello di efficienza del servizio.

Nicotera Marina
Il postamat “estirpato” a Nicotera Marina

Dopo la chiusura degli uffici periferici di Comerconi e Badia, e aver dislocato in un container quello di Marina con la conseguente eliminazione dello sportello postamat installato nel marzo 2014, fuori servizio a gennaio 2016 e successivamente definitivamente “asportato” , nell’ufficio postale del capoluogo il conseguente aumento dell’utenza e la lentezza esasperante con cui vengono svolte le operazioni portano, soprattutto in coincidenza di particolari scadenze e del ritiro delle pensioni, a lunghe code sia fuori che all’interno dell’ufficio. Come è successo ieri, con gli utenti costretti per ore sotto il sole all’esterno dell’ufficio sin dalle prime ore del mattino per poter riscuotere la pensione. Situazioni che evidenziano la precarietà e l’inadeguatezze dei locali dell’ufficio nicoterese per nulla adatto a far fronte ai numerosi servizi.

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