Mare inquinato a Nicotera. Foto satellitare svela lo sversamento di fogna comunale nel fosso San Giovanni Mare inquinato a Nicotera. Foto satellitare svela lo sversamento di fogna comunale nel fosso San Giovanni

Mare inquinato a Nicotera. Foto satellitare svela lo sversamento di fogna comunale nel fosso San Giovanni

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Dalle inchieste da parte di MediterraneiNews, relative all’inquinamento del mare, si è dimostrato che viene provocato tramite la condotta comunale fognaria che sversa da anni in ben 12 punti lungo il litorale, la pineta e i torrenti che vanno amare. E’ emerso che a inquinare il mare è stato principalmente il fosso San Giovanni che porta inquinanti fognari e agricoli versandoli tutto l’anno in mare.

Il Mesima e il torrente Vena, che sfociano insieme in mare lato San Ferdinando, sono stati puliti e resi limpidi per tutta l’estate precedente con una operazione di bioattivazione che ha bonificato di continuo le acque prima della foce, a circa 500 metri all’interno, ben oltre il ponte sul fiume sulla provinciale per San Ferdinando. L’intervento di bioattivazione è stato eseguito dalla Wet Stone srl, ed è stato interamente finanziato dalla Regione Calabria tramite il Comune di San Ferdinando che effettua ogni anno tale bonifica, sin dal 2018. Per questo anno inizieranno a breve le operazioni di bioattivazione.

In questo giornale abbiamo più volte scritto della soluzione per avere il mare pulito. Primo, è chiaro che necessita eliminare tutti gli sversamenti ancora in atto per tutto l’anno, e non solo in estate, delle perdite e sversameti della fogna comunale. Secondo, abbiamo proposto la bioativazione da effettuarsi lungo il litorale di Nicotera nella fascia antistante i primi 20 metri di fondale dove sono depositati i gli inquinanti chimici alimentati da anni di sversamenti fognari. Questa proposta è stata mesa per iscritto dalla stessa società, la Wet Staone, che effettua la bioattviazione nel fiume Mesima dal 2017 e, dallo scorso anno, anche nei torrenti dell’Angitola che vanno verso Pizzo e Briatico e altri punti ancora. Il costo per l’intervento, che comprendeva anche la bonifica del tratto spiaggia del fosso San Giovanni, da iniziare ad essere effettuato dal mese di maggio/giugno, ammonta ad appena 20/25.000 euro, ma fossero anche il doppio non ha prezzo riportare il fondale alla normalità, togliendo i batteri nocivi depositati lungo il litorale della battigia,  unitamente agli inquinanti chimici. Il Comune che doveva farsi carico ha fatto orecchie da mercante, preferendo le festicciole natalizie molto costose e senza ritorno per l’economia locale.

Il fosso San Giovanni sfocia nel centro della spiaggia di Nicotera avendo documentato diversi sversamenti di fogna provenienti dalla condotta comunale di Nicotera con grave danno ambientale e grave inquinamento marino. Nel fondale del litorale di Nicotera si sono depositate quantità enormi di residui da liquami con inquinanti chimici quali i fosfati, nitrati ecc. provenienti dagli scarichi fognari dei cittadini nicoteresi. Sono questi inquinanti chimici e non i batteri coliformi fecali che nutrono in questi giorni le microalghe marine che vanno in vegetazione, fioritura e poi a morire lasciando anche un odore fetido. Insomma, uno schifo che si ripete ogni anno nonostante le inchieste fatte con precisa documentazione da noi di Mediterraneinews.

Nonostante l’ostracismo del Comune contro le nostre inchieste, con minaccia e intimidazioni sui social, scritte più volte,  di essere querelati, ma fino ad oggi nulla è stato notificato. Noi andremo avanti finché i responsabili comunali non si attiveranno per interrompere lo sversamento della fogna comunale. Ci meraviglia ad oggi, il silenzio della Procura della Repubblica, del Prefetto e delle altre autorità preposte ma, fiduciosi, immaginiamo che siano solo i tempi burocratici a permettere ancora lo scempio e il reato ambientale ben documentato e perpetuato con continuità. Il 17 luglio prossimo si compirà un anno dalla visita di controllo subita da parte degli uffici comunali, nel tentativo di trovare illeciti nell’abitazione del direttore e giornalista Montuoro con controlli urbanistici al fabbricato, all’impianto idrico, all’impianto di irrigazione e all’impianto fognario, ma sono dovuti andare via senza poter contestare nulla, trovando ogni cosa a regola di legge. Come dire, non ci lasciamo intimidire.

In questi giorni tra fioritura algale anticipata e fogna galleggiante, il mare era da paura. Il tutto sempre alimentato dalla condotta fognaria che ha sversato per tutto l’anno in mare in vari punti ancora attivi, mentre in altri sono intervenute la Guardia Costiera e la Capitaneria di Porto con ordinanze contro il Comune  obbligando a tappare i tubi e i pozzetti illecitamente attivi nello sversamento. La soluzione per avere un mare pulito sta nell’evitare che il Comune continui a sversare  nei punti da noi individuati. In particolare ancora attivi sono gli sversamenti sul fiume Mesima, sulla condotta della città lato San Francesco che scola fino alla scogliera lato Preicciola e torrente Tuccina, poi ancora lo sversamento di fogna sotto la stazione ferroviaria con scolo continuo. Altro sversamento è in zona villaggi turistici/Valtur con un tubo abusivo ancora attivo che sversa la fogna nei momenti di spinta di piena delle pompe verso i terreni privati e la Valtur finendo nelle acque sotterranee e a mare.

Una condotta abusiva comunale della fogna è stata individuata che va verso il mare, da noi segnala da almeno tre anni, ricevendo anche minaccia di querela, si è poi rivelata fondata e, questa primavera 2025, il Comune è stato costretto ad intervenire individuando il tubo che partiva dall’ex depuratore di Nicotera Marina in direzione mare, sversando sotto la sabbia all’altezza del fosso San Giovanni, scolando occultamente il tutto in mare, creando inquinamento e continuo nutrimento per le micro alghe che sono in atto in questi giorni, con fecali che galleggiano ben fotografati da turisti e cittadini. La fioritura algale non è la “Via del Vischio estiva” ma la via dello schifo estivo. Purtroppo, i cittadini oltre ad indignarsi sui social, altro non sanno fare.

Una foto satellitare rilevata il 7 maggio 2023 (vedi in alto a sinistra 5/2023) dimostra quanto da noi sostenuto in merito all’inquinamento del San Giovanni che, seppur ingannevolmente appare sbarrato alla foce del mare, in foto si documenta la fogna che entra in mare mantenendo la colorazione identica di quella stagnante all’interno del fosso, passando attraverso i pochi metri di sabbia senza alcun filtro, immettendo il 100% dei veleni e degli inquinanti in mare distribuendosi, per via delle correnti, lungo la battigia del litorale sui lati sia destro che sinistro dalla foce, divenendo il nutrimento continuo per la fioritura algale che tanto danno ha provocato al turismo e ai bagnanti, questa estate in particolare. Questa primavera in particolare, le correnti marine sono state in prevalenza di scirocco, portando gli inquinanti verso la scogliera e, per questo motivo, da giorni il mare è nero e schifoso, con fogna i cui nutrimenti alimentano le alghe che stanno fiorendo in mare nutrite da nitrati e fosfati con la fotosintesi solare che alimenta fortemente dall’eccessivo caldo di questi giorni. Motivo per il quale in inverno non vi è fioritura algale in mare.

Come potete osservare  in foto, lo stesso colore intenso di inquinanti dentro il Fosso San Giovanni, lo trovate esattamente nel mare alla foce, (cerchiato in rosso) spargendosi lungo il litorale verso la la spiaggia lato scogliera, mantenendo lo stesso colore scuro pieno di veleni per centinaia di metri lungo la battigia.

Difronte a tale evidenza di un documento inconfutabile, la responsabilità del Comune di Nicotera è piena e totale. Con la salute dei cittadini non si scherza e non si dicono bugie per sviare l’attenzione, nel tentativo di pararsi la botta giudiziaria e penale che inchiodano alle dirette responsabilità.

Abbiamo documentato con foto e video ed anche con una relazione della Guardia Costiera, che già a fine aprile 2023 il Comune sversava fognatura proveniente dall’ex depuratore di Nicotera Marina attraverso un tubo ben camuffato che butta la fogna non depurata nel Fosso San Giovanni. Pare sia quello tagliato questa primavera. Stesso sversamento lo abbiamo documentato e filmato in diretta Facebook dal fosso san Giovanni, nel mese di aprile e maggio 2015, con un odore nauseabondo, sversando pian piano tutta la porcheria nel tratto di mare antistante.

Dopo le analisi effettuate dall’Arpacal  negli scorsi anni, su indagine della Guardia Costiera, relativi allo sversamento che avevamo documentato, le acque in quel tratto del San Giovanni sono risultate inquinate. Nel 2013 una ordinanza della Capianeria di Porto ha obbligato il Comune di Nicotera ad emettere un divieto di balneazione, adottato con ordinanza sindacale n. 5991 del 25.05.2023, interessando anche il tratto della Praicciola, subito dopo la scogliera, per fognatura proveniente solo dal torrente Tuccina, nel territorio di Nicotera, dove a monte insistono le frazioni Preitoni e Comerconi. Se quest’anno ripetono le analisi, la situazione è ancora più grave. Quindi, per quanto documentato e non per “fantasia”, si tratta fondamentalmente di fogna e altri inquinanti che si sversano in mare, provenienti dal Comune di Nicotera e non dagli altri comuni costieri. Ieri 30 giugno 2025, il Sindaco ha pure emesso una ordinanza di inquinamento da colifecali della condotta di acqua potabile del grande serbatoio della Madonna della Scala di Nicotera Città.

Insomma, Nicotera si è re-infognata ancora ….

Difronte a tali inconfutabili evidenze e realtà, i responsabili rimangono inchiodati alle loro malefatte, in attesa di provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria, che non potranno tardare a venire, stante le relazioni della Guardia Costiera.

https://www.youtube.com/watch?v=s0qwst9SF0Y

 

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