Si è svolta a San Procopio la 2° Marcia per la Giornata Mondiale Della Pace

Nessun commento Share:

Nonostante il periodo difficile che l’umanità sta attraversando, la pace  è ancora possibile, non è un’utopia, va cercata con forza  ed  è più ragionevole di ogni guerra. Non possiamo fermarci davanti alla difficoltà di indicare una via di uscita concreta per le situazioni di conflitto.

La guerra è sempre la madre di tutte le povertà e distrugge il futuro di interi popoli. Le popolazioni civili sono le prime vittime del conflitto; tra i civili i più colpiti sono i poveri  la donne e i bambini.

La guerra è un male, un orrore , ma non è un destino ineluttabile nella storia dell’umanità e la pace è sempre possibile.

Occorre trovare le vie per realizzarla anche quando queste sono tortuose.

Per questo anche quest’anno, per la seconda volta, si è svolta a San Procopio la Marcia della Pace, fortemente voluta e organizza dalla Parrocchia San Procopio Martire, guidata dal parroco don Leonardo Vincenzo Manuli.

Quest’anno la marcia è stata impreziosita dalla  presenza del nuovo vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Alberti.

Prima dell’avvio del corteo verso Piazza Mons. Bruno Occhiuto, Don Leonardo Manuli ha salutato Mons. Giuseppe Alberti e le autorità civili e militari, e subito dopo si è soffermato sul valore della pace a partire dal quotidiano e dalle piccole realtà.

Don Manuli ha poi presentato la Parrocchia di San Procopio e le altre chiese presenti  nel grazioso Comune.

In particolare, per  la  celeste presenza di Maria Santissima degli Afflitti, San Procopio dovrebbe essere dichiarata “Città Mariana”.

Inoltre è in corso di allestimento(concessa dal comune) la stanza della Giustizia e della  Legalità, nel nome di don Pino Puglisi, per avviare attività con i giovani

A seguire Mons. Giuseppe Alberti, dopo aver ringraziato il parroco e la comunità per l’accoglienza, si è soffermato sull’importanza del momento, sottolineando che la pace è un processo che non finisce mai.

Ogni “goccia di pace” diventa un mare importante e se anche una sola goccia manca, l’assenza si nota.

Il sindaco di San Procopio avv. Francesco Posterino,  nel suo intervento si è subito rivolto a Mons. Alberti dicendo:<< La sua nomina, da parte di Papa Francesco,  è stata un grande dono per la nostra Diocesi, lavoreremo insieme per la crescita della comunità>>.

L’avv. Posterino, ha più volte sottolineato la necessità di fare rete a favore del territorio, Chiesa e Politica devono essere unite a favore della collettività.

Infine l’avv. Posterino, si è soffermato sulle difficoltà che ogni giorno le famiglie affrontano e sulle problematiche del territorio.

La marcia della pace è stata arricchita  da momenti di preghiera e riflessione.

Dopo la marcia Mons. Giuseppe Alberti ha presieduta la Santa Messa.

Don Manuli, rivolgendosi a Mons. Alberti  ha ricordato una frase di Don Pino Puglisi:” Dio ci ama sempre attraverso qualcuno vicino a noi”

E ancora: ” Voi, ci insegnate e ci indicate Gesù”.

Nel corso della sua omelia, Mons. Alberti ha detto:<< Sono felice di essere oggi con voi. Gesù ha scelto di nascere a Betlemme, ha scelto una realtà piccola. Gesù insegna a tutti noi l’atteggiamento dei giusti. >>

E ancora:<<Il Signore ci chiama perché ci vuole bene, se una persona mi chiama e perché mi ama. Lui l’ha fatto con Samuel, con i discepoli di Gesù e anche con noi, prima con il nostro Battesimo, poi con la Comunione e in seguito  con i momenti importanti della nostra vita. E’ importante rimanere in ascolto con il cuore aperto>>.

Infine Mons. Alberti ha concluso:<< Oggi Gesù ci ha chiamati ad essere piccoli costruttori di Pace, artigiani della pace>>.

Dopo la Santa Messa, l’evento si è concluso con un conviviale rinfresco e il poeta Carmelo Marafioti ha declamato una poesia dedicata al vescovo.

 

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

E’ volato in Cielo il prof. Pino Calzone,preside dell’istituto scolastico Giacomo Leopardi in Roma. Il ricordo di Salvatore Reggio

Next Article

Dialettando. Poesie in vernacolo calabrese di Vincenzo Leonardo Manuli

You may also like