Nicotera: entra in funzione l’Aft “Ippocrate”, ma non c’è più la guardia medica di giorno

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Apre i battenti “Ippocrate”, Aggregazione funzionale territoriale (Aft) privata, chiude la guardia medica diurna. Il bicchiere più che mezzo pieno appare mezzo vuoto. In sostanza, i medici di base dei comuni di Rombiolo, San Calogero, Nicotera e Limbadi, stanno già prestando servizio nei locali della guardia medica e nei soli giorni feriali, osservando i turni 8-14 e 14-20. Nei giorni festivi, invece, funzionerà a tempo pieno, la guardia medica. Le prestazioni, naturalmente, non saranno a titolo gratuito, ma l’Asp, attualmente guidata dal commissario Antonio Battistini, incentiverà i medici con indennità rapportate al loro numero di assistiti. Anche i turni saranno calibrati in rapporto a tale numero. Chi ha più mutuati, in altre parole, dovrà coprire più turni, ma guadagnerà di più. Ad oggi, hanno dato la loro adesione all’iniziativa i medici Antonio Teramo, Aurora Corso, Rosalba Sesto, Domenica Montalto, Maddalena Grasso, Alfonso Galasso, Ubaldo Larosa, Domenicantonio Carrà, Alfonso Ferraro, Nicodemo Castagna, Giovanni Lo Gatto, Maria Adelaide Scuticchio, Alessandro Grillo e Antonio Vallone. Le perplessità non mancano. Nei giorni scorsi, con l’Aft già in funzione, era stato Alfonso Galasso, uno dei medici che hanno aderito al progetto “Ippocrate”, a mettere le mani avanti asserendo che <se non si organizza in maniera efficace, l’Aft potrebbe risultare non solo un servizio inutile, ma potrebbe anche dar luogo a incomprensioni con gli utenti e compromettere la normale attività ambulatoriale. L’Aft ha ragion d’essere in una struttura con infermiere, servizi e un’ambulanza medicalizzata del 118>.

Antonio Battistini

Ma c’è un altro aspetto non secondario da valutare. A differenza dei loro colleghi della guardia medica, i medici dell’Aft potranno trattare solo casi di codici bianchi. Soprattutto, non potranno rispondere a chiamate esterne né intervenire in casi di incidenti. Non potranno neppure effettuare visite domiciliari. In tal caso, ogni cittadino dovrà rivolgersi al proprio medico curante tenuto ad essere reperibile sino alle 20, allorchè entra in servizio la continuità assistenziale. Per le situazioni più gravi e più urgenti bisognerà recarsi al pronto soccorso dello “Jazzolino” di Vibo oppure richiedere l’intervento del 118. In passato, l’esperimento dell’Aft è fallito in tempi brevi. Questa volta sembrerebbe esserci più organizzazione ivi compresa la possibilità di effettuare, tramite Internet, prescrizioni on line e accedere al programma “Netmedica” utilizzandone i servizi.

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