E’ stata la cantautrice Loredana Bertè a vincere il “Premio della Critica”, intitolato proprio all’adorata sorella, nel corso della 74^ edizione del Festival della Canzone Italiana. Il brano “Pazza” ha conquistato le radio, il pubblico e anche il Premio della Critica, raccogliendo 54 preferenze da parte dei giornalisti accreditati. Dietro, con ampio margine, i brani di Fiorella Mannoia, che ha raccolto 16 voti e di Diodato, 15. Il premio della Critica Mia Martini, inizialmente era nato solo come premio della Critica del Festival della Canzone Italiana, ideato nel 1982 dai giornalisti Giò Alajmo, Cristina Berretta e Santo Strati, nasce come riconoscimento informale assegnato dalla stampa specializzata in sala alla canzone e all’interprete che riscuotesse un giudizio positivo di qualità per addetti ai lavori. Dal 1983 venne istituzionalizzato trasformandolo in uno dei premi conferiti nel corso del Festival, e dal1996 in poi il premio è stato poi intitolato a Mia Martini morta l’anno precedente. Questo omaggio venne pensato proprio perché la grande Mimì era stata più volte insignita del riconoscimento, ed inoltre era stata la prima in assoluto a ricevere questo Premio. Un’ emozionatissima Loredana Bertè ha dunque ricevuto la scultura ideata e creata da Michele Affidato, un altro calabrese, che da anni realizza questo ambito riconoscimento. Il Premio consiste in una scultura galvanizzata in oro e argento ed è composta da un leone che si appoggia ad una chiave di violino, con alla base una composizione di fiori in argento, dove sono state incastonate pietre di topazi azzurri. La Bertè ha dedicato proprio alla sorella e a tutte le donne, alle quali è rivolto il brano, questa vittoria. Un cerchio che si chiude ed una piccola rivincita personale, carica di significato, per un’artista ed un brano che racconta in chiave rock la libertà di essere sé stessi nel bene e nel male. Ma il maestro orafo Michele Affidato che da 14 anni crea i premi speciali del Festival, non realizza solo il “Premio della Critica – Mia Martini”, ma tanti altri che vengano assegnati ai grandi artisti ed interpreti del Festival della Canzone Italiana. “Ho sempre sperato – commenta Michele Affidato – che il Premio della Critica, in qualche edizione del Festival lo potesse vincere Loredana Berté, premio che nelle scorse edizioni aveva solo sfiorato, e tanto desiderato. Finalmente è arrivato ed è stato bello vedere la Bertè che durante la consegna, con tanta gioia ha detto: “questo premio mi è sempre sembrato irraggiungibile, Mimì l’abbiamo portato a casa!”.
È stata la cantautrice Loredana Bertè a vincere il “Premio della Critica”, intitolato proprio all’adorata sorella, nel corso della 74^ edizione del Festival della Canzone Italiana. Il brano “Pazza” ha conquistato le radio, il pubblico e anche il Premio della Critica, raccogliendo 54 preferenze da parte dei giornalisti accreditati. Dietro, con ampio margine, i brani di Fiorella Mannoia, che ha raccolto 16 voti e di Diodato, 15. Il premio della Critica Mia Martini, inizialmente era nato solo come premio della Critica del Festival della Canzone Italiana, ideato nel 1982 dai giornalisti Giò Alajmo, Cristina Berretta e Santo Strati, nasce come riconoscimento informale assegnato dalla stampa specializzata in sala alla canzone e all’interprete che riscuotesse un giudizio positivo di qualità per addetti ai lavori. Dal 1983 venne istituzionalizzato trasformandolo in uno dei premi conferiti nel corso del Festival, e dal1996 in poi il premio è stato poi intitolato a Mia Martini morta l’anno precedente. Questo omaggio venne pensato proprio perché la grande Mimì era stata più volte insignita del riconoscimento, ed inoltre era stata la prima in assoluto a ricevere questo Premio. Una emozionatissima Loredana Bertè ha dunque ricevuto la scultura ideata e creata da Michele Affidato, un altro calabrese, che da anni realizza questo ambito riconoscimento. Il Premio consiste in una scultura galvanizzata in oro e argento ed è composta da un leone che si appoggia ad una chiave di violino, con alla base una composizione di fiori in argento, dove sono state incastonate pietre di topazi azzurri. La Bertè ha dedicato proprio alla sorella e a tutte le donne, alle quali è rivolto il brano, questa vittoria. Un cerchio che si chiude ed una piccola rivincita personale, carica di significato, per un’artista ed un brano che racconta in chiave rock la libertà di essere sé stessi nel bene e nel male. Ma il maestro orafo Michele Affidato che da 14 anni crea i premi speciali del Festival, non realizza solo il “Premio della Critica – Mia Martini”, ma tanti altri che vengano assegnati ai grandi artisti ed interpreti del Festival della Canzone Italiana. “Ho sempre sperato – commenta Michele Affidato – che il Premio della Critica, in qualche edizione del Festival lo potesse vincere Loredana Berté, premio che nelle scorse edizioni aveva solo sfiorato, e tanto desiderato. Finalmente è arrivato ed è stato bello vedere la Bertè che durante la consegna, con tanta gioia ha detto: “questo premio mi è sempre sembrato irraggiungibile, Mimì l’abbiamo portato a casa!”.
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