Sabato 2 Marzo a Reggio Calabria alle ore 17,00 presso l’aula Magna del seminario Arcivescovile Pio XI, in via Pio XI, 232, si terrà un interessante e importante incontro dal tema: “LA CRISTIANIZZAZIONE DEL BRUTTIUM E LA DIOCESI NELLA TARDA ANTICHITA’”.

Nessun commento Share:

 

Sabato 2 Marzo a Reggio Calabria  alle ore 17,00 presso l’aula Magna del seminario Arcivescovile Pio XI, in via Pio XI, 232, si terrà un interessante e importante  incontro dal tema: “LA CRISTIANIZZAZIONE DEL BRUTTIUM E LA DIOCESI NELLA TARDA ANTICHITA’”.

Relazionerà  Domenico Benoci, Professore di Archeologia Cristiana presso l’Università Pontificia Regina Apostolorum.

L’evento è organizzato dal Serra Club di Reggio Calabria presieduto da Oreste Arconte.

Introdurrà Rosario Idotta Vice Presidente ai Programmi, condurrà il prof. Peppe Livoti e concluderà Don Antonio Pangallo, Rettore del Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria.

Il dott. Domenico Benoci, sposato vive a Roma, ha conseguito nel 2013  la Laurea Triennale in Scienze Archeologiche presso L’Università “La Sapienza” di Roma e nel 2015 la Laurea Magistrale in Archeologia presso l’Università “Roma Tre” con la tesi: “La topografia di Betlemme dal IV a VII secolo”. Il giovane ricercatore reggino, nel 2017 presso Il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (PIAC), ha conseguito la Licenza di Archeologia Cristiana  e nel 2020 il dottorato di Epigrafia Cristiana con la tesi “Le iscrizioni cristiane dell’Area I di Callisto” conquistando l’alto riconoscimento della Medaglia d’argento del Premio delle Pontificie Accademie.

L’intervento del prof. Benoci  intende esaminare il processo di diffusione del cristianesimo nel Bruttium, con particolare attenzione alla diocesi di Reggio. La Tarda Antichità, periodo di transizione storica e sociale, infatti è uno dei momenti fondamentali per il processo del divenire storico entro cui il fenomeno cristiano si innesta per influire in modo determinante sulla cultura Occidentale. In questo ambito le ricerche sul Bruttium, uno dei territori della Penisola più precocemente cristianizzati, hanno ancora in parte disatteso lo studio delle attestazioni tardoantiche.

Attraverso una carrellata di testimonianze indirette (fonti scritte e documentarie) e fonti dirette (ritrovamenti archeologici), il contributo intende ripercorrere rapidamente questo processo, per poi passare alla contestualizzazione della Tarda Antichità cristiana della diocesi di Reggio, una delle maggiori e più antiche della regione.

Condividi questo Articolo
Previous Article

PRINCI INAUGURA LA BIBLIOTECA DI CAULONIA: “CON I FONDI REGIONALI FINANZIATI 84 INTERVENTI: I LIBRI SONO SEMPRE PIÙ VEICOLO DI CAMBIAMENTO”

Next Article

VIBO, CIAO ELISABETTA PICCIONE. SPLENDIDA DONNA DI ALTRI TEMPI

You may also like