“Riteniamo che, di fronte a queste evidenze, il sindaco dovrebbe assumersi la responsabilità delle proprie azioni, dimettendosi e presentando pubbliche scuse ai cittadini di Nicotera. La figura del sindaco deve riflettere i principi di legalità e trasparenza che la nostra città merita”.
Ad affermarlo il gruppo consiliare “Lega Salvini Premier“, dopo gli ultimi eventi che hanno coinvolto il sindaco Giuseppe Marasco. (https://mediterraneinews.it/2024/03/01/contro-il-sindaco-di-nicotera-emessa-unordinanza-di-demolizione-per-opere-abusive-su-indagine-dei-carabinieri)
“In seguito alle recenti indagini dei Carabinieri relative agli abusi edilizi emersi nella villa del sindaco di Nicotera – dichiarano il capogruppo Antonio Macrì, Andrea Albanese e Carmelo Staropoli -, esprimiamo profonda preoccupazione per la gravità di tali fatti. La nostra comunità merita rispetto per la legalità e la trasparenza, valori che il sindaco Marasco ha evidentemente violato. In segno di protesta e in coerenza con i nostri principi, il gruppo Lega non parteciperà al prossimo consiglio comunale. Crediamo che la presenza del sindaco non rispecchi gli standard etici che la nostra comunità si aspetta dai propri rappresentanti. Nicotera non merita questa pubblicità negativa, e auspichiamo che si possa ripristinare la fiducia tra i cittadini e le istituzioni attraverso scelte responsabili e trasparenti”.
Anche Antonio D’Agostino, capogruppo di Movi@Vento, parla di “sindaco abusivo”. “La recente vicenda che ha avuto ancora una volta al centro il sindaco di Nicotera – afferma -, si va ad aggiungere al già fosco scenario precedente, che quindi non aveva certo bisogno si quest’altra ombra, di per sé infamante, coinvolgente com’è la figura del “controllore” che diventa l’attenzionato prima e il destinatario poi di un’ordinanza di demolizione per abuso edilizio. C’è da chiedersi cos’altro di più grave dovrebbe succedere perché il “primo” cittadino tolga le tende da palazzo Convento, peraltro già posto sotto la lente d’ingrandimento della commissione d’accesso prefettizia. Anche in questo caso però le forme occorre che siano più che mai sostanza. Ecco perché il nostro gruppo intende porre la questione nella sede più appropriata per un epilogo necessariamente urgente della vicenda: quella del consiglio comunale dove ognuno dei componenti, a partire dal capo della maggioranza, renda pubblico conto ai cittadini di quanto avvenuto,
assumendosene per intero la responsabilità e le conseguenze. Per quanto riguarda il nostro gruppo Movi@Vento, riteniamo che lo strumento istituzionale più corretto sia quello della mozione di sfiducia che però, per regolamento, deve essere presentata da almeno un terzo dei consiglieri. Da qui il nostro invito al gruppo della Lega di condividere tale prassi e non quella della richiesta di dimissioni del sindaco attraverso la stampa, seguita dell’aventinismo. C’è un’occasione immediata per farlo nel consiglio comunale di dopodomani 8 marzo, convocato peraltro in forma aperta agli interventi dei cittadini. Noi, comunque, mozione o no, ci saremo”.
