Decreto per Taurianova capitale del libro, le prime dichiarazioni del sindaco Biasi e dell’assessore Fedele: Grazie al Governo, sapremo onorare la fiducia accordata nel nome del riscatto di tutta la Calabria. Ecco i primi punti fermi nella fase preparatoria in corso

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Sono orgoglio e gratitudine le parole più ricorrenti nei commenti che a Taurianova accompagnano il decreto, approvato nel pomeriggio di ieri dal Consiglio dei ministri, che conferisce alla città il titolo di Capitale Italiana del Libro per il 2024.

«Grazie alla presidente Giorgia Meloni, al Governo e al ministro Gennaro Sangiuliano – dichiara il sindaco Roy Biasi – per la definitiva conferma dell’apprezzamento che la Giuria indipendente, all’unanimità, aveva tributato al nostro progetto. Grazie per aver voluto credere, insieme a noi, che una piccola cittadina del Sud sappia fare e possa fare nell’interesse dell’intera Nazionale quel salto di qualità che l’essenza stessa del fare cultura attraverso i libri rende possibile».

Il via libera di Palazzo Chigi, giungendo per suggellare dal punto di vista normativo quanto già il 12 febbraio scorso aveva ufficializzato una nota della commissione ministeriale, arriva in una fase preparatoria che l’Amministrazione comunale sta vivendo intensamente.

«Abbiamo già assicurato la nostra partecipazione alla Fiera dell’editoria per ragazzi di Bologna e al Salone del libro di Torino – aggiunge l’assessore alla Cultura, Maria Fedele – nel quadro di un lavoro prospettico che ci ha visti già tenere ben due riunioni fra i 35 sottoscrittori del Patto per la lettura, e mentre sono già cominciati i lavori per completare la riqualificazione che ci consente di inaugurare la rinnovata biblioteca monumentale Antonio Renda».

Un lavoro organizzativo intenso, che ora continua con la copertura formale e amministrativa definitiva delle iniziative programmate nell’anno di attività, in vista del passaggio di consegne, a Genova il prossimo 30 aprile. «Dopo la manifestazione di interesse lanciata – aggiunge l’assessore Fedele – stiamo dettagliando le prime tre iniziative, Taurianova legge, Taurianour e la Fiera del Libro, che vogliamo confermare nel periodo dell’anno di sempre, inizio estate, proprio a segnalare la nostra volontà di intendere il titolo ottenuto come il premio per quanto già abbiamo dimostrato di saper fare, aggiungendo però una amplificazione nazionale che ci consente di legare la promozione del libro e della lettura, specie presso le giovani generazioni, alla voglia di riscatto che la Calabria intera avverte».

La decisione del Consiglio dei ministri, arrivata nel giorno in cui la giovane assessora taurianovese ha festeggiato il suo compleanno – come lei stesso ha comunicato sui canali social – conferisce proprio a lei, principale motore culturale e politico di un progetto che l’Amministrazione comunale della cittadina calabrese ha curato con risorse interne all’Ente, una soddisfazione particolare in più, dopo aver annunciato che la manifestazione non si avvarrà di alcun direttore artistico esterno, volendo il Comune mantenere la centralità di un indirizzo culturale e operativo che si dipanerà attraverso il coinvolgimento di diverse professionalità.

«Al progetto architrave – conclude il sindaco Biasi -vogliamo aggiungere alcuni lasciti proficui che nell’anno che ci attende faremo fruttare, per spiegare che l’onore che proviamo per la fiducia accordata vogliamo che diventi un lievito che consente alle Capitali italiane, via via indicate negli anni, di creare delle strutture organizzative pubbliche stabili, in cui gli Enti scambino fra loro e all’esterno buone pratiche che possono servire anche a chi si candiderà in futuro, parallelamente ad uno sforzo che la mia amministrazione vuole fare per unire tutti i borghi calabresi che stanno investendo nel turismo culturale. Con le iniziative in cantiere non solo promuoveremo la lettura, ma, muovendoci nella indicazione che il Governo ha voluto consacrare, sentendo il titolo assegnato come una leva di riscatto, vogliamo portare il mondo a Taurianova e dialogare con il mondo intorno alla nuova reputazione che la Calabria ha ottenuto agli occhi del resto del Paese».

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