Dimensionamento, il Comune non molla: inoltrato ricorso al Consiglio di Stato

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Piano di dimensionamento scolastico, ultimo atto. Su delibera della Giunta guidata dal sindaco Pino Marasco, l’Ente, difeso dall’avv. Antonella Smiriglia Fava, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la modifica dell’ordinanza con cui, lo scorso 28 febbraio, il Tar ha rigettato l’istanza cautelare tendente ad ottenere il mantenimento dell’autonomia dell’Ic “Antonio Pagano” e, in subordine, il suo accorpamento all’Omnicomprensivo “Bruno Vinci”. I motivi che il legale del Comune pone a base del ricorso non sono né pochi né infondati e contemplano <error in giudicando, carenza assoluta di motivazione, erronea valutazione e travisamento dei fatti e degli atti in causa, violazione del giusto procedimento, ingiustizia manifesta e abnormità>. L’avv. Smiriglia Fava argomenta il ricorso accompagnando il suo dire semplice ed efficace con tutta una serie di dati che mettono in evidenza come il Comune non abbia mai messo in discussione le normative ministeriali né le linee guida dettate dalla Regione. Anzi, arriva a sostenere che, contrariamente a quanto si legge nell’ordinanza del Tar, <la decisione della Regione non ha rispettato il procedimento né ha adeguatamente valutato gli interessi pubblici coinvolti e rappresenta un provvedimento irragionevole, irrazionale e, soprattutto, incongruo e non coerente con le medesime linee guida emanate dallo stesso Ente>.

Parole dure che poggiano la loro forza su tutta una serie di contraddizioni in atti e su dati inoppugnabili. Dati suffragati anche dalla stessa Prefettura, nonché dalle delibere dei Comuni interessati (Nicotera, Limbadi e Joppolo) e dai dirigenti degli istituti comprensivi di Rombiolo e Tropea manifestamente non disponibili ad accorpare gli alunni del “Pagano” e di Joppolo. Tutto ciò non viene preso in alcuna considerazione condannando Nicotera a fare i conti non solo con la perdita del “Pagano”, ma anche con il divieto di accorpamento con il “Vinci”, scelta che avrebbe stabilmente tutelato l’intero comprensorio. Non viene, altresì, concessa alcuna deroga, anche se prevista, soprattutto per l’alto indice di criminalità del territorio, a differenza di quanto deciso per altri undici Comprensivi delle province di Cosenza e Catanzaro in condizioni di difficoltà irrisorie rispetto a Nicotera. Peraltro, l’accorpamento del “Pagano” col “Vinci” non avrebbe comportato né la nascita di un nuovo Omnicomprensivo né di una nuova dirigenza. L’auspicio è che il CdS colga tutte le contraddizioni di Regione e Tar restituendo alla Scuola nicoterese la sua dignità storica.

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