Si è svolta a Gioia Tauro presso la Sala “Le Cisterne” la presentazione del libro di Fortunato Costantino, dal titolo: Madonna Dell’Era <<Stella Maris>> Cappella Del Porto.
L’evento è stato magistralmente presentato e moderato dalla prof.ssa Miryam Costa, che dopo aver ringraziato tutte le Associazioni presenti, autorità civili, religiose e militari; si è soffermata sulla preziosità dell’opera, una cronistoria fotografica della Cappella del Porto e la nascita dell’Apostolato del Mare Stella Maris.
A seguire il cav. Natal Zucco Presidente dell’ Associazione Pensionati, ha rimarcato l’importanza dell’evento, ringraziando il signor Costantino per il suo prezioso lavoro.
Subito dopo Michelino Verzì Presidente Associazione ALAGA, ha affermato:
” Noi abbiamo una stretta collaborazione con la cappella del Porto.
Le opere di Costantino sono importanti, perché regalano alla città la memoria storica che purtroppo molti disconoscono”.
L’avv. Simona Scarcella sindaco di Gioia Tauro, ha subito sottolineato che il signor Costantino è amico della città, perché si spende quotidianamente per lasciare a Gioia Tauro dei segni che costituiscono un patrimonio storico e culturale.
Continuando l’avv. Scarcella ha aggiunto: “ La prima cosa che mi ha colpito è stato il concetto di comunità.
La Cappella mi piace pensarla come il prototipo delle prime comunità cristiane. Raccontare la sua storia è importante. E’ bellissimo il titolo del volume, perché questo è il tempo della Madonna e nel porto la Stella Maris è il faro”.
Infine l’avv. Scarcella ha concluso dicendo:” Il signor Costantino ci lascia spunti di riflessione importanti, un bene prezioso che contribuisce ad arricchire il patrimonio della città”.
Don Natale Ioculano parroco della Parrocchia san Francesco da Paola e primo sacerdote della Cappella del porto, nel suo intervento ha raccontato la sua esperienza, quando nel 2005 gli era stato affidato l’incarico.
Don Natale ha affermato:” Grazie alla guida di don giacomo Martino ho conosciuto un mondo che disconoscevo, ma che ho imparato ad amare.
Ho capito che il Signore voleva quello per me e mi sono impegnato.
La fede aiuta ad affrontare e superare ogni cosa.
Ringrazio il signor Costantino per aver documentato la nascita della Cappella e dell’Apostolato.
L’opera è importante, è una memoria che ci invita ad impegnarci ed andare avanti”.
Don Ermenegildo Albanese Cappellano portuale, dopo aver ringraziato il signor Costantino per il prezioso lavora che ci aiuta a riconsiderare la storia locale sotto un altro aspetto; si è soffermato sull’azione pastorale della Chiesa nei riguardi della gente di mare.
Dopo la seconda Guerra Mondiale la Santa Chiesa ha istituito le missioni per i pescatori e la gente di mare.
Don Albanese ha ricordato il lavoro importante dei Padri Domenicani e di Padre Biagione .
L’azione pastorale della Chiesa riguarda anche la promozione dell’uomo e le famiglie, non solo la fede.
Don Albanese ha poi spiegato la motivazione del perché Mons. Bux ha istituito la missione nel porto.
L’otto agosto del 1991 a Bari erano arrivati 20 mila Albanesi in cerca di condizioni di vita migliori.
Da quell’episodio Mons. Bux aveva capito che era importante la presenza della Chiesa nel porto, istituendo la missione portuale con un decreto.
E’ importante la presenza umana , sociale, psicologica e d’incontro.
Il cap. Martino Rendina, nel suo intervento si è soffermato sulla condizione dei marittimi che vivono lontano da casa.
Oggi, per la prima volta il legislatore ha colto il disagio del marittimo, che ha bisogno di un supporto spirituale a terra.
Ed ecco l’importanza del Welfare della gente di mare e dell’apostolato del mare.
Il cap. Rendina, ha poi ringraziato il Signor Costantino per l’altissima valenza sociologica dell’opera.
Il mare è storia, è vita.
Gioia Tauro è un piccolo miracolo italiano a cui fa parte anche la Cappella del porto.
Infine il cap. Rendina, ha conclusi dicendo:” Spero di riuscire ad unire ancora di più il mondo marittimo alla città di Gioia Tauro. A breve nei nuovi alloggi ci sarà la nuova Cappella del porto ,ma io ci terrei che la prima cappella del porto rimanesse lo stesso”.
Mons. Giuseppe Alberti Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina -Palmi, ha affermato:
” Fin dall’antichità i mari uniscono i territori, non li dividono. La nostra fede con San Paolo è arrivata dal mare.
Il libro è storia, è amore che arriva al cuore. Ci sono memoria e ricordo e per questo ringrazio l’autore.
Ringrazio anche don Natale Ioculano e don Albanese per l’impegno profuso”.
Continuando Mons. Alberti, si è soffermato sull’importanza dell’Apostolato del mare, segno di comunità cristiana in uscita, l’incrocio fra popoli, e l’ interculturalità che diventa attenzione alle periferie.
Gesù Cristo nacque a Betlemme un piccolo centro.
Gesù è stato un rivoluzionario e noi dobbiamo imitare Lui, essere aperti e non chiusi, riconoscendo l’altro come persona.
La Cappella del porto è un promontorio di spiritualità. E’ una stella luminosa, un segno di una grande presenza, e la nuova cappella sarà la continuità.
Infine Mons. Alberti ha concluso:” Anche noi dobbiamo essere Stella Maris, una luce che non si spegnerà mai. Preghiamo che il Signore ci aiuti a leggere il presente per costruire il futuro”.
Infine il signor Costantino, con il garbo e la signorilità che da sempre lo contraddistinguono, ha raccontato la genesi dell’opera e la sua prima visita alla Cappella del porto nel 2012, insieme a Gioacchino Saccà veterano dei giornalisti gioiesi. Tanti i ricordi e gli eventi.
La cronistoria si ferma il 24 ottobre con la celebrazione della messa da parte di Mons. Giuseppe Alberti.
Infine il signor Costantino ha ringraziato l’editore Nunzio porcelli.
L’artista Franco Petrolo ha consegnato delle sue opere al sindaco Scarcella, a Mons Alberti e al Cap. Rendina.