Ci sono aspetti sociali e di educazione alimentare relativi alla sempre maggiore diffusione delle mense scolastiche nella nostra regionee questi per Coldiretti vanno promossi a pieni voti. I primi riguardano il diritto all’istruzione con l’incentivazione del tempo pieno, una opzione che contribuisce ad evitare dispersione scolastica e povertà educativa e viene incontro alle famiglie e ai genitori che lavorano. Vi è poi, sottolinea Coldiretti, un percorso di educazione alimentare perché proprio le scuole devono diventare parte attiva nella concreta diffusione e promozione della Dieta mediterranea, togliendo merendine e snack dai distributori. Un impegno che vede in prima fila Coldiretti con il progetto Educazione alla Campagna Amica, un percorso educativo che viene portato avanti nelle scuole e nei mercati coperti di Campagna Amica. In Calabria al momento sono oltre 20mila tra bambini e ragazzi che mangiano nelle mense scolastiche occasione di per se già utile per eliminare i cibi ultra-processati da menu e distributori e per privilegiare negli appalti i cibi locali e a kmzero, come previsto anche dalla legislazione regionale di cui Coldiretti è stata promotrice, che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi. Ci sono – precisa la Coldiretti – già buone pratiche portate avanti dai comuni che hanno aderito a specifici bandi per favorire ad esempio i prodotti bio. Ma occorre continuare e fare sistema – è l’invito di Coldiretti. Le mense scolastiche devono essere un luogo per difendere la salute e contrastare – rileva Coldiretti – i pericoli legati ad una cattiva alimentazione che minacciano le giovani generazioni, dove i cibi ultra-formulati stanno prendendo sempre più spazio, facendo crescere l’allarme nelle famiglie. Basti dire che secondo un recente rapporto Coldiretti/Censis l’82% dei genitori italiani chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli, sempre più “drogati” di energy drinks, merendine e simili, una vera e propria dipendenza che crea enormi pericoli per il loro sviluppo e che va fermata con forme di etichettatura sui pericoli ad essi collegati. L’obiettivo – conclude la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli per valorizzare i fondamenti della Dieta Mediterranea e della stagionalità dei prodotti e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare così il consumo del cibo spazzatura che mette a rischio la salute e fa aumentare l’obesità, ma anche il fenomeno dello spreco, ponendone l’accento sugli alti costi etici ed economici. Il finanziamento con il PNRR di 139 progetti in Calabria per la realizzazione e messa in sicurezza delle mense scolastiche è un risultato positivo poichè incide in modo determinante sugli aspetti educativi e salutistici.
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