Reggio Calabria: Premio Rhegium Julii 2022

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Valeria Parrella, premio Corrado Alvaro per la narrativa con il volume La fortuna (Feltrinelli); Gemma Calabresi Milite, premio Leonida Repaci per la saggistica con il volume La crepa e la luce (Mondadori), Giuseppe Manitta, premio Lorenzo Calogero per la poesia con la raccolta L’etica dell’acqua (Avagliano); Pietro Massimo Busetta, premio Gaetano Cingari per gli studi meridionalistici con il volume Il lupo e l’agnello. Dal mantra del Sud assistito all’operazione verità (Rubbettino), sono i vincitori della cinquantaquattresima edizione dei Premi Rhegium Julii edizione 2022. Sono stati assegnate, inoltre,  tre menzioni speciali a: Antonio Salvati per il romanzo Pentcho, Antonella Radogna per la raccolta poetica Ciò che sai amare e Michele Caccamo per il libro su Pasolini Le sacche della rana .

Sono queste le conclusioni a cui è pervenuta la giuria presieduta da Corrado Calabrò e composta da: Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Nadia Crucitti, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Dante Maffia, Annarosa Macrì e Domenico Nunnari, dopo un estenuante lavoro di selezione.

I premi saranno consegnati il 26 novembre prossimo, alle ore 18.00, presso l’Aula magna Antonio Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria in una serata molto speciale condotta dalla giornalista Ilda Tripodi.

Sarà presente per l’occasione a Reggio Calabria la scrittrice e docente di letteratura russa presso l’Università di Oxford, Cambridge e Tromso (Norvegia) Josephine Von Zitzewitz, esperta di letteratura russa underground e del dissenso, a cui è stato attribuito il Premio internazionale “Città dello Stretto” 2022.

Josephine Von Zitzewitz, intervistata recentemente a tutta pagina dal quotidiano Avvenire, sta conducendo importanti ricerche sulla poesia in lingua russa contemporanea e, in particolare, sulla più recente letteratura della resistenza e del dissenso diffusa su internet, o sotto forma l’autopubblicazione, o presente sul web. Si è interrogata, inoltre, sul rapporto tra il poeta e il traduttore.

Dal 2003  svolge ricerche volontarie presso il Centro di ricerca e informazione “Memorial” di San Pietroburgo, dove ha ottenuto un prestigioso premio, tiene conferenze per FHS Papers ed è coordinatore del MPhil Special Subject “Gender ad representation in Russian Culture from 1800.

L’importante scrittrice sarà intervistata, inoltre, dalla giornalista Elena Kostioukovich Traduttrice di Umberto Eco in Russia e autrice del recente volume Nella mente di Vladimir Putin (La nave di Teseo).

Con il 2022 si rinnova il patto di rilancio del Mezzogiorno attraverso una rinnovata intesa tra le Istituzioni, l’associazionismo, la comunità e il mondo della cultura e del pensiero rigenerante.

Saranno presenti giornalisti delle più importanti testate italiane, la RAI e il mondo della scuola e delle università di Reggio Calabria e di Messina che si apriranno a un confronto importante con le personalità presenti sul territorio.

La storia del Rhegium, del resto, non ha mai avuto connotazioni effimere e consumistiche, ma ha offerto sempre qualcosa di più: un cielo aperto sulla vita ricco di idee, di passione civile, di spinte all’edificazione culturale alimentata dai contributi di pensiero dei fondatori e l’entusiasmo dei nuovi talenti.

Il Rhegium Julii in 54 anni di vita, grazie alla spinta ed alla generosità dei tanti soci volontari che hanno assicurato la continuità, ha saputo coinvolgere straordinarie  personalità calabresi  come Gilda Trisolini, Emilio Argiroffi, Pasquino Crupi, Ernesto Puzzanghera, Francesco Fiumara, esaltare le presenze importanti di Leonida Repaci, Fortunato Seminara, Saverio Strati, Mario La Cava, Antonio Piromalli prima e oggi degli scrittori Mimmo Gangemi, Gioacchino Criaco, Mimmo Nunnari, Annarosa Macrì, Benedetta Borrata, Nadia Crucitti, i poeti Corrado Calabrò e Dante Maffia che hanno trascinato tutti con la forza di un fiume in piena.

Ed è da queste opportunità, dal desiderio di accrescere ulteriormente il confronto oltre ogni barriera culturale, ideologica e di pensiero, che nacquero i Premi nazionali e internazionali Rhegium Julii che hanno registrato la presenza delle più grandi firme culturali del Paese e del mondo.

Oggi l’Associazione sembra non fermarsi in più. Ha rafforzato la fede nella cultura, nella creatività, nell’antico sogno che ha fatto nascere la Polis prima, un Paese democratico poi.

C’è la coscienza di un servizio non ancora concluso, di una missione da compiere. Sotto i nostri occhi il mondo è sofferente per le insopportabili violenze, diseguaglianze, disumanità e a tutti appare essenziale lottare con convinzione per la promozione e la salvaguardia della bellezza, del pensiero, dell’educazione al dubbio, che restano principi fondamentali per la qualità della nostra vita. Siamo consapevoli che il Rhegium Julii è solo uno strumento di questo territorio, di questo Paese, e, come sempre, continuerà presente a rispondere all’appello. Il Rhegium Julii ci sarà.

 

 

 

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