Trump nel 2019 ha istituito e ben finanziato la US Space Force, un ramo indipendente dell’esercito posto sotto la Air Force allocata nell’impenetrabile sito militare delle montagne del Colorado divenendo, con l’ausilio dei satelliti di Starlink e la tecnologia quantistica, l’agenzia spaziale di Intelligence e cyberwarfare che sovrasta tecnologicamente tutte le altre quali, la CIA, l’FBI, la NSC nonché tutte le agenzie di intelligence mondiali, in particolare il Mossad israeliano e l’MI6 inglese, con informazioni strategiche e cruciali che gli altri non riescono a processare, rendendo l’attuale America di Trump potente e forte, tanto da ripeterlo di continuo come minaccia psicologica, essendo un concreto deterrente per evitare la terza guerra mondiale. Sorprende che durante la strana amministrazione Biden, la Space Force Militare di Trump, sia rimasta attiva, prospera e sempre a lui fedele.
La Space Force è un moderno ed avanzato apparato militare satellitare quantistico che, oltre ai tradizionali protocolli di difesa, serve anche per proteggere i sistemi più critici della Terra durante una prossima e imminente guerra di trasformazione economica con gli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale. È un Reset Spirituale umano e finanziario buono, per un riallineamento satellitare contro il sottostante “Grande Reset” del malevolo WEF, guidato da persone che rivendicano la sovranità sui popoli i quali, a loro giudizio psicopatico, dovrebbero accettare anche la sottomissione alle regole dei banchieri privati e delle multinazionali del Deep State.
È un momento biblico, non solo per via dei fatti narrati nella religione in questi tempi escatologici, ma per la sorprendente portata di ciò che viene disfatto. Biblicamente, lo Spirito Santo, non fa cose nuove, ma fa nuove le cose. Trump si sente toccato da una missione spirituale, ed anche Putin lo ripete spesso dicendo che è in una guerra santa contro il mondo occidentale che, a suo dire, è in preda alle pulsioni sataniche. Xi Jinping è ateo, ma pragmatico ed ha fatto la sua giusta scelta di campo.
Da questa posizione di forza forte di tutte le forze, che è la Space Force, Trump intende dettare una sorta di legge divina escatologica verso il mondo non allineato e verso quelle pulsioni di guerra militare che creano morti e distruzione. Ecco perché tira fuori dal cappello l’arma dei dazi che diviene super efficace in questo contesto storico, perché tocca le tasche delle multinazionali, dei banchieri, delle mafie internazionali e dell’impero delle droghe, degli speculatori di borsa e delle 500 aziende più capitalizzate che formano, a Wall Street, l’indice di borsa S&P500, facendo crollare con clamore psicologico e mediatico le borse, poi ritira i dazi e le borse risalgono guadagnando il perduto, ma nel silenzio assoluto dei media. La volatilità del mercato azionario è un fenomeno del tutto normale nell’attività di investimento, sebbene preoccupi molti investitori speculativi per la sua imprevedibilità soprattutto nel breve periodo, ma consapevoli che l’indice di borsa storico, è in salita da sempre.
E’ bastata la mossa dello spauracchio dei dazi per rimescolare e shakerare il mondo, una strategia a lungo studiata con lo staff della Casa Bianca, sin dal suo primo mandato presidenziale e applicata adesso quale arma di scuotimento di massa. La mossa ha già provocato un calcolato accenno di inflazione “psicologica”, non avendo ancora applicato i dazi, ma portando sui tavoli gli interlocutori che sono nel mirino di Trump, e che gli stanno “baciando il fondoschiena” pur di essere ricevuti. Convincerli ad evitare i dazi per investire sui nuovi bond americani sarà un gioco da ragazzi, perché verranno allettati dal fatto che il nuovo corso dei bond sarà garantito dall’oro sottostante e dalle materie prime che verranno estratti anche dalla Groenlandia e dall’Ucraina, rispetto alle volatili azioni delle multinazionali e banche private che poggiano sul nulla e sui profitti a strozzinaggio del debito, tutte riconducibili agli interessi del Deep State.
La Federal Reserve, in mano al Deep State, ha cercato di non appoggiare Trump, rifiutandosi di abbassare i tassi d’interesse nel timore di favorire la sua politica anti globalizzazione, temporeggiando per provocare una inflazione pilotata, ma la FED è su una posizione suicida e perdente oltre che ininfluente, avendo già ri-azzerato i dazi per i prossimi tre mesi. Con questa mossa Trump tende ad attrarre sul suolo americano da subito le merci e poi le industrie che dovranno produrre prima per il mercato interno e per l’esportazione, in una guerra dei dazi che mira tatticamente ad azzerare i dazi stessi già esistenti e non ad aumentarli. Un dazio al 50% con un contro dazio analogo, costringe entrambi ad azzerare i dazi a beneficio del consumatore, dell’economia interna e dell’import/export. A questo sta mirando Trump, con effetti già nel breve periodo.
Trump, dopo aver allarmato e spiazzato tutti con l’annuncio dei dazi, gettando il fatidico sasso nello stagno, adesso ha dimostrato al mondo che è rimasto il solo ed unico attrattore e attore al tavolo delle trattative contro il Deep State cinese, al quale ha applicato dazi esorbitanti e aggressivi al 145%. Hanno risposto emotivamente ed orgogliosamente, come previsto, con altrettanti dazi al 125% impossibili a resistere alle spinte del mercato interno e internazionale. Uno scontro a due estremamente gestibile specie se, Xi Jinping, gioca facendo da sponda con Trump per colpire il Depp State cinese e, dall’altra, per accreditarsi senza colpo ferire nella futura annessione di Taiwan e far mantenere il silenzio su Hong Kong in una strategia di spartizione su nuovi riassetti dell’area geopolitica di influenza. Su queste basi, la Cina guarderà ad espandersi nel mercato urbano e rurale interno per compensare le perdite dell’export USA e portà chiudere un occhio anche come contropartita sulla Groenlandia e sul canale di Panama entrati irreversibilmente nelle mire di Trump, in attesa del compimento degli accordi veri che prevedono un riequilibrio geopolitico con una migliore e razionale spartizione commerciale del mondo tra le sole superpotenze, un piano già discusso da anni segretamente.
Con l’arma dei dazi anche l’Europa deve fare i conti con la volontà degli USA di volersi scrollare il peso di una Unione europea che è diventata un peso economico, strategico e politico, con la NATO in frantumi e sempre più inutile dopo il crollo del muro di Berlino. Tenuta in piedi solo per interessi della casta militare, inutilmente sostenuta con i fondi pubblici per una difesa logora, inefficiente, e insufficiente a tutelare la sicurezza, con l’aggravante di essersi trasformata da una forza di pace ad una forza di guerra valicando i compiti assegnati all’interno del Patto atlantico. Con la guerra in Ucraina si è scoperchiata l’anima nera della NATO, mal gestita e perdente sul piano militare e strategico favorendo, per incapacità e presunzione, la vittoria della tattica militare russa.
Adesso, con lo scossone dei dazi, l’Europa deve svezzarsi e trovare una via d’uscita per spegnare ai popoli cosa si vuol fare da grandi, altrimenti non rimane altro che prendere atto del fallimento di questa Europa dei banchieri e non dei popoli, per ritornare alla tranquillità ed autonomia degli Stati Nazione. Giorgia Meloni con la sua leadership, ormai riconosciuta a livello mondiale, con i tre viaggi ufficiali in visita da Trump, ha sovrastato tutta questa classe politica europea che si è infilata in un cool de sac, senza via d’uscita.
L’Italia ha le carte in regola per fare da apripista e attrattore di interessi strategici e commerciali per l’Europa intera per iniziare a prepararsi alle sfide del futuro tecnologico innovativo e dell’intelligenza artificiale. Gioco forza, l’Europa deve prendere atto della fine della folle globalizzazione e riflettere per tempo, anzi da subito, per tracciare le linee guida per un mondo diverso, più normale e multilaterale, rispetto a come ci era stato imposto ed immaginato ideologicamente su un modello antidemocratico e unipolare.
L’Alleanza militare, sostenuta dall’ombrello di supervisione della Space Force, ha imbastito una rete geopolitica di ammortizzatori economici e di nuovi strumenti finanziari che stanno stravolgendo lo stato attuale delle cose con l’immissione di tecnologie avanzate che spiazzano il vecchio apparato con la nuova generazione dei computer quantistici satellitari che sono in mano a Musk e ai militari Withe Hats (Cappelli Bianchi) di Trump.
Tutto ciò è integrato con il nuovo sistema bancario e finanziario implementato sul QFS-Quantum Financial System che garantirà a breve il denaro su base sottostante di oro, argento e materie prime strategiche. Anche le due monete digitale USA e Cinese saranno garantite e sostituiranno, pian piano, la moneta cartacea che è in mano a pochi oligarchi e speculatori, con monete virtuali, anch’esse con sottostante equivalente a garanzia di oro e materie prime, cosa mai accaduta prima nel mondo delle cripto valute.
E’ il contrario di quello che stava propinando il Deep State con una moneta virtuale senza garanzie, ma con l’aggiunta di una green card con chip incorporato, sul modello biblico scimmiottato del 666 dell’Anticristo. Per contrastare il tutto, il progetto dei Cappelli Bianchi di Trump e Xi Jinping, mira a fornire token digitali con certificazione su piattaforme blockchain per la tracciabilità a garanzia degli investitori e dei risparmiatori. Tutto questo sta insinuando e mettendo in crisi il sistema attuale di scambi interbancari su piattaforma Swift in mano al Deep State e al loro logoro e vetusto sistema monetario FIAT basato sulla fiducia e garanzie fluttuanti statali; in pratica su dei beni sottostanti inesistenti. Nel silenzio mediatico, tutte le banche centrali occidentali, compresa la Banca d’Italia, hanno già implementato i protocolli di adesione per il QFS e sono pronti, non appena riceveranno istruzioni, a bypassare sul nuovo sistema altrimenti rimarranno tagliati fuori da ciò che è il prossimo e inevitabile futuro.
Siamo difronte a un cambio epocale che richiede uno stravolgimento della Matrix e degli stili di vita basati su posizioni ideologie superate e fallimentari. Trump ha più volte anticipato questa transizione nel dire che vi saranno delle giornate di buio (Dark to Ligth) informatico che serviranno a bypassare l’attuate piattaforma buia finanziaria, verso la luce del nuovo sistema QFS.
L’odio ingiustificato verso Trump, da parte delle élite e dei potentati della fratellanza universale confluiti nella meno consunta ideologia del globalismo, è in contrasto con il voto popolare ampiamente ricevuto. Notizie fake news sono state sistematicamente alimentate dai media del mainstream che sono sotto il ferreo controllo del Deep State, provocando un effetto diapason per istinto riflesso nella sinistra mondialista e globalista che protesta istintivamente se toccata psicologicamente nella sfera dell’ideologia. Una cassa di risonanza stonata con al comando gente senza scrupoli che spesso si auto giustificano, con la superiorità illusoria, di comandare nell’interesse del popolo che poi usa e getta relegandolo sistematicamente all’angolo ritenendo, ingannevolmente, che molte decisioni vadano prese in maniera verticistica, altrimenti il popolo non capendo per paura o ignoranza, bloccherebbe molte decisioni e scelte impopolari, quelle che, furbescamente, solo ai loro sporchi interessi ritorneranno convenienti e congeniali.
Sono gli stessi che applicano la falsa ragion di Stato per sentirsi autorizzati all’uso e abuso di metodi antidemocratici quali, ad esempio, fermare l’elezione in Romania del candidato non allineato alla élite europea con la generica accusa di essere filo russo. Lo hanno fatto con Trump, nel 2016, con il falso scandalo “Russia Gate”. Lo stanno facendo con Marin Le Pen in Francia; con il candidato della destra in Germania e lo hanno fatto in passato anche in Italia contro il centro destra di Berlusconi tramite l’imposizione degli antidemocratici governi tecnici e, adesso, ci provano disperatamente contro il governo Meloni.
In Romania la corsa alle presidenziali contro Celin Georgescu va ricondotta, da distaccati analisti di intelligence, al fatto che se un attacco va programmato contro la Russia da parte della NATO, questo deve partire dalla Romania per motivi logistici e strategici essendo anche una porta sul confine del Mar Nero, in seconda battuta dalla Polonia e dai paesi baltici. Nel territorio rumeno insiste la costruzione della più imponete base militare NATO d’Europa, destinata a superare in dimensioni persino la celebre base di Ramstein in Germania. Con questa aspettativa bellica e con un candidato filo russo contrario anche all’attuale guerra tra Russia e Ucraina, questa morbosa voglia di conflitto mondiale dell’Armageddon, non si potrà attuare, ma tutto questo, i signori “democratici”, non lo possono dire apertamente perché i popoli …non capirebbero questa nobile e cinica ragion di Stato.
Per l’élite del Deep State il popolo va sempre considerato bue perché se lasciato votare liberamente e democraticamente avrebbe sicuramente scelto Georgescu, un candidato che non vuole lo scontro con la Russia. Un candidato che, con la sua elettiva presenza insieme ad altri capi di governo già eletti, potrebbe divenire un ulteriore ostacolo all’élite guerrafondaia, quella che influenza il Consiglio d’Europa composto dai Capi di Stato o di Governo dei 46 paesi dell’Unione. Storico rimane il discorso del Vice presidente USA J.D. Vance, fatto a febbraio scorso in Germania, strigliando i presenti <Il vero nemico dell’Europa non è nè la Cina nè la Russia, ma è all’interno, in quei governi che non ascoltano i loro popoli e, anzi, reprimono le voci dissenzienti, portando a una vera e propria ritirata della libertà d’espressione, nell’Ue come in Gran Bretagna.>
Trump e la sua amministrazione, con i militari di alto rango e fedeli alla Costituzione, hanno dichiarato guerra alla politica globalista e all’economia dettata dalle multinazionali e dai banchieri d’assalto, fautori della corruzione dilagante e dei crimini contro l’umanità perpetrarti per i loro loschi fini, dichiarando altresì guerra al terrorismo di Stato e internazionale, alla Cabala, Deep State e mafie. Con la declassificazione di molti dossier secretati, quali il caso degli assassini dei fratelli Kennedy, di Martin Luther King e la pubblicazione di vari documenti coperti della CIA, collegati ai casi di pedofilia di Epstein e Puff Daddy, si scopriranno gli scheletri negli armadi di vari leader e celebrità con effetti devastanti, non appena le libere coscienze di quel popolo considerato bue, ne prenderà atto.
Cruciale per l’innesco della battaglia contro il Deep State da parte di Trump è stata la vicenda delle fughe di notizie riservate e secretate di carattere militare, industriale e bancario pubblicate dal 2006 sul web, noto come WikiLeaks, che ha visto protagonista Julian Assange. Un operazione d’intelligence riconducibile all’alleanza militare dei Cappelli Bianchi utile a smascherare le nefandezze fatte in giro per il mondo su crimini di guerra, corruzioni, reti pedofili dell’élite, stupri, traffico di minori e tanto altro che hanno poi generato e smascherato il caso Jeffrey Epstein e il più recente caso di Puff Daddy che coinvolgono élite della politica, della finanza e celebrità del mondo hollywoodiano.
La CIA, l’MI6 o il Mossad hanno esitato ad eliminare Assange, l’uomo che li ha messi in grave esposizione, perché non era un hacker solitario: faceva parte di un’operazione militare così segreta, così avanzata, che nemmeno il Deep State poteva permettersi di agire contro di lui. Se Assange o il suo team avessero subito danni, si sarebbe scatenata una valanga di documenti top secret che avrebbero svelato ulteriori segreti più oscuri sulle organizzazioni più potenti del mondo. Stiamo parlando di operazioni classificate che coinvolgono capi di stato, servizi segreti, mafie e trafficanti di esseri umani e pedofilia, uno scandalo da mille Watergate. Non si trattava solo di una minaccia; era una condanna a morte per l’élite.
Elon Musk non è solo un miliardario eccentrico: è il più grande appaltatore militare degli Stati Uniti. Musk controlla tecnologie militari classificate e le sue aziende, SpaceX e Starlink, sono cruciali per le operazioni militari in corso volte a smantellare il Deep state. La tecnologia di Musk viene utilizzata per raccogliere e archiviare dati anche su queste reti di traffico sessuale, garantendo che ogni attore coinvolto venga smascherato.
Con i dati già immagazzinati dai rilevamenti satellitari di Starlink, si sveleranno ai popoli gli intrighi vari e le elezioni con il dubbio di essere state truccate in USA nel 2020, favorite dalla pandemia con l’uso di schede elettorali inviate per posta e lette tramite macchine elettroniche elettorali collegate alla rete internet e truccabili, nonché di altri casi analoghi anche in varie nazioni del mondo. Con l’avvento di Musk al neo dipartimento DOGE, sulla verifica dei fondi federali, molte teste, a migliaia, stanno già cadendo, tramite licenziamenti e dimissioni dalle cariche di posti apicali e molte ancora ne cadranno, insieme a personalità di alto livello per crimini inimmaginabili.
Il colpo di grazia è stato inferto al Deep State sin dal 2014 quando voleva trasferire sul volo MH370 da Kuala Lumpur in Cina un carico di microchip superconduttivi avanzati che dovevano entrare in dotazione al Deep State cinese. Da allora ad oggi, con l’elezione di Trump dal 2016, è stata esposta al mondo tutta la pericolosa galassia che gira intorno al Deep State per far prendere coscienza da che parte sta il nemico dei popoli. Non si trattava di componenti tecnologici di uso comune; erano mille volte più avanzati dei chip RFID, in grado di captare ed emettere energia con le frequenze elettromagnetiche naturali presenti nell’aria che li auto caricavano, in grado di tracciare a livello quantistico e persino interferire con la tecnologia militare globale, inclusi i sistemi radar e sonar. Una tecnologia che, se utilizzata, l’avrebbe posizionato al disopra di tutti i sistemi militari attuali, con una predominanza assoluta consentendo di portare a termine il nefasto progetto dittatoriale del Nuovo Ordine Mondiale unipolare.
A bordo del volo MH370 c’erano agenti delle Forze Speciali di uno stato medio orientale al servizio delle forze White Hats statunitensi travestiti da civili che, dopo un breve conflitto a fuoco, riuscirono a impossessarsi del volo con l’ausilio di Operazioni Speciali dell’Aeronautica Militare statunitense, tra cui un’unità AWACS (Airborne Warning and Control System), prendendo il controllo a distanza del Boeing 777-200ER, registrato come volo MH370 della Malaysia Airlines. Aereo dato per disperso dalle autorità malaysiane, fino a tutt’oggi, e mai alcuna parte di esso è stata ritrovata.
Siamo giunti in una fase da scontro finale tra il bene e il male e, forse, sapremo che fine malvagia hanno fatto e stanno facendo 8 milioni di bambini che scompaiono ogni anno nel mondo, nell’indifferenza totale, finendo nella tratta della prostituzione, della pedofilia, dell’espianto di organi e dei riti satanici. Uno scandalo enorme che dovrebbe riempire ogni giorno le pagine dei giornali e TV, ma non è così perché gli editori e le massime agenzie internazionali di stampa sono sotto il controllo del Depp State, tranne i media online indipendenti e i social, (X, Truth, Telegram, Rumble, ecc.) unico mezzo di sfogo per le menti libere e illuminate, social garantiti prevalentemente dai Cappelli Bianchi che ne hanno fatto largo uso per diffondere una informazione alternativa.
Secondo i dati di Telefono Azzurro, in Europa, si segnala 1 milione di bambini scomparsi ogni anno e, secondo i dati di Missing Children Europe, ogni 2 minuti, sul territorio europeo, un bambino viene dichiarato scomparso. Negli Stati Uniti risultano scoparsi 460.000 bambini all’anno e il dato è molto sottostimato. In Italia il 64,5% delle segnalazioni riguardano la scomparsa di minori migranti non accompagnati.
E’ forse giunta l’ora del risveglio totale e della fine della connivenza di chi ha colpevolmente messo la testa sotto la sabbia? …
Quarta e ultima parte
Antonio Leonardo Montuoro, Analista di Teo Intelligence
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